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One More Chance: how MJ’s movie dream turned into a nightmare One More Chance: Un sogno che si trasformò in un incubo

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Video: 

By Charles Thomson

Cattura thomson

Nel 2003 Michael Jackson, ha realizzato il video musicale di “One More Chance,” anche se non era quello che necessariamente voleva, con l’intento di adempiere a due obblighi contrattuali: uno con Sony e l’altro con CBS. Inoltre, avrebbe chiuso la porta della sua carriera musicale per aprirne una nuova sull’industria cinematografica.

Michael pensava di aver dato tutto di sé al mondo della musica. Il suo futuro era di realizzarsi nel fantastico settore del cinema. Questa porta, tuttavia, non si è mai aperta, come una favola non a lieto fine, quando lui era pronto a varcare la soglia che divideva le due carriere, il suo sogno si è infranto per due volte in un nano secondo con un colpo di “bacchetta magica” brandita dal Procuratore Distrettuale Tom Sneddon.

Il video di “One More Chance”, è rimasto incompleto e Sony a quel tempo ha ritenuto opportuno di non rilasciarlo, invece in qualche modo, oggi si adatta bene al consumo del pubblico. Il video, infatti, mostra solo riprese laterali e posteriori di Michael. Dovevano essere filmate nuove prese da prospettive diverse, come i primi piani, ma il video non fu mai completato perché Michael, dovette affrontare per la seconda volta un’accusa di pedofilia.


– One More Chance –
Un sogno che si trasformò in un incubo
By Charles Thomson

Dopo alcuni anni d’inattività, Michael Jackson auspicava già nel 2003 un ritorno trionfale nel mondo dello spettacolo, con il video musicale di One More Chance, ma il sogno si trasformò nel suo peggior incubo.


Prima parte

– Il progetto per il ritorno di Michael Jackson –
Nell’estate del 2003 Michael Jackson e il suo team stavano progettando un ritorno straordinario. Nell’atmosfera tranquilla, del suo immenso Neverland Ranch, Jackson aveva organizzato incontri di lavoro regolari con i propri partner d’affari, consulenti e il suo pubblicista, per sviluppare un programma per una partecipazione diversificata e un ritorno che avrebbe nuovamente illuminato la star. Il ritorno avrebbe colpito l’opinione pubblica, poiché Jackson avrebbe promosso nuovi settori e industrie, e allo stesso tempo riabilitato la sua immagine.

– Michael Jackson lascia la Sony –

Gli ultimi anni erano stati spietati per Jackson. Il suo album Invincible, del 2001 aveva ricevuto recensioni contrastanti ed era stato ridicolizzato dalla stampa come un fallimento commerciale. Nell’estate del 2002, Jackson aveva accusato la sua casa discografica, la Sony, a causa delle scarse vendite dell’album, ed aveva nominato il presidente della società, Tommy Mottola un ‘razzista’ e ‘diabolico’. Egli sosteneva che la casa discografica aveva sabotato Invincible, omettendo la vera e propria promozione. Dopo una serie d’incontri pubblici, annunciò l’intenzione di recedere dalla società. Tuttavia, le sue divergenze nei confronti di Sony, agli occhi del pubblico lo avevano condotto ad un’inutile derisione dei tabloid e la sua campagna in definitiva si rese inefficace.

– Pubblicità negativa dal Documentario di Martin Bashir’s –
La fiducia di Jackson era stata scossa da altri due incidenti. Nel novembre del 2002, il cantante si era trovato al centro di uno scandalo a livello mondiale, dopo che le immagini di lui che sporgeva suo figlio dal balcone di un hotel in Germania, fecero il giro del mondo. Nel febbraio del 2003, subì un altro duro colpo, quando il documentario Living with Michael Jackson di Martin Bashir aveva provocato un gran putiferio – il giornalista aveva mostrato le immagini di Michael Jackson, mentre tiene la mano del giovane malato di cancro Gavin Arvizo, e ha ammesso di dormire nello stesso letto con i bambini di altri. Fu proprio in seguito a quest’episodio che il team di Jackson decise che era il momento di mettere fine a tutto questo.

– Controllo dei danni –

I consiglieri di Jackson erano preoccupati che il nome del cantante era soltanto un facile bersaglio d’inesorabile scherno e insulto senza fine. La sua immagine aveva un disperato bisogno di essere riabilitata con urgenza. In un primo momento tutti gli sforzi sono stati fatti per controllare i danni. Il gruppo di Jackson pubblicò una confutazione video al documentario di Bashir, che comprendeva filmati che contraddicevano le stesse dichiarazioni espresse da Bashir, e dimostrarono che il giornalista aveva omesso importanti risposte che Michael aveva dato alle sue domande. Dopo aver reso evidente la duplicità di Bashir, il gruppo di Jackson rilasciò un ulteriore documentario, Michael Jackson’s Private Home Movies, in cui la star presentò al pubblico un video divertente e interessante dal suo archivio privato.

L’apparizione alla cerimonia di BET Awards nel giugno 2003, per onorare il suo idolo e mentore James Brown, con il premio Lifetime Achievement, contribuì a sollevare lentamente Jackson su un’onda positiva nelle pubbliche relazioni. La breve apparizione dell’artista alla manifestazione, portò parte del pubblico in lacrime e per Jackson fu una buona pubblicità – consegnò il premio a qualcuno invece di riceverne uno per una volta. Gli eventi stavano cominciando a volgere al meglio, e ora i suoi elaborati piani per il ritorno potevano davvero essere attuati.

– Ricreare l’immagine di Michael Jackson –
“Jackson stava riacquistando gran parte della sua autostima e fiducia, dopo aver vissuto in ombra di scandali pubblici e di trascurare se stesso” – dice il pubblicista Stuart Backerman, assunto da Jackson nel 2002. “In termini di marketing, significava parlare che l’immagine di Michael stava per essere ricreata.”

Il progetto di ritorno fu denominato MJ Universe e tutto era in prospettiva “the People’s Michael”, se si vuole vederlo in termini politici. Il presupposto alla base di tutto il progetto – era che doveva essere più accessibile. Dopo aver trascorso molti anni seguendo uno stile di vita solitaria, e sotto lo scherno dei tabloid, la finalità da raggiungere era quello di essere trattato in modo oggettivo.

Il primo passo per migliorare la disponibilità di Michael Jackson è stato quello di creare un link tra la star e i suoi fan. Una società di Web Design a Vancouver, denominata Blast Radius, stava lavorando in segreto su un nuovo sito web ufficiale Michael Jackson (quello vecchio era detenuto e controllato completamente dalla Sony). Secondo Stuart Backerman, il sito avrebbe contenuto, i “più incredibili video interattivi” e una sorta di intermediario tra Jackson e i suoi fan che gli avrebbe permesso di rimanere in contatto con loro.

Il passo successivo è stato l’apertura del ranch Neverland. Dopo il documentario di Bashir, il suo santuario era stato considerato come un luogo pubblico inquietante. In questo modo, la gente poteva verificare personalmente Neverland e dare un breve sguardo al mondo di Michael Jackson. La star aveva intenzione di trasformare il ranch come un resort, per brevi soggiorni, che gli avrebbe generato così un reddito, oltre a migliorare la propria immagine.

Il merchandising di Jackson negli ultimi anni si era un po’ “impoverito”, dice Backerman, e il suo team aveva sviluppato diversi piani di lancio per vari nuovi prodotti, cominciando dalla “linea di moda” Michael Jackson. Inoltre era in trattative con un imprenditore giapponese per un parco divertimenti a tema.

– Dalla musica al cinema –

Ma il fiore all’occhiello dei piani di ritorno di Jackson, era un affare che recentemente lui e il suo gruppo avevano concluso con una società di produzione cinematografica a Montreal. Da anni Jackson sognava di allontanarsi dalla musica per il mondo del cinema. Nel 1993 aveva fatto un accordo con Sony sui film, ma questi progetti erano stati demoliti dopo un’irruzione, per opera del procuratore di Santa Barbara, Tom Sneddon, a casa di Jackson e il cantante aveva dovuto affrontare le accuse d’abuso su minori. Negli ultimi anni, Jackson aveva intrapreso alcune iniziative in tal senso, in principio come attore, facendo un cameo nel film Men in Black II, e nella commedia a basso budget di Miss Castaway. Ora era pronto per i grandi risultati.

Lui non voleva ricominciare con la musica”, dice Dieter Wiesner, manager di Jackson dal 1997 al 2003. “Dopo quello che aveva realizzato con la Sony, aveva altri piani per il futuro. Non voleva trattare esclusivamente con il mondo della musica. Sentiva di aver già fatto in questo settore tutto quello che doveva fare nella vita. Egli aveva creato tutto. Aveva fatto Thriller e altre cose del genere, e, sapeva che era difficile da superare certi traguardi. Intravedeva nuovi orizzonti e per lui era importante affermarsi come regista e attore, fare film, cortometraggi, prodotti del genere. Questo era davvero ciò che desiderava.”

Sapeva che doveva fare qualcosa per i suoi fan, ma era chiaro che non voleva andare di nuovo in tour, perché non era mentalmente preparato per esso e non voleva farlo. Voleva esibirsi in concerti di grandi dimensioni, ad esempio, presso le piramidi in Egitto – in prestigiose località – durante il corso di due o tre anni. Era d’accordo nel fare ciò, perché sapeva che i fan avrebbero voluto vederlo, ma sentiva che il suo futuro era nell’industria cinematografica.”

Passati alcuni mesi di trattative, il gruppo di Jackson era riuscito ad ottenere un finanziamento per l’acquisto di una società canadese d’animazione, Cine groupe. Secondo Stuart Backerman, Jackson voleva rimodellare l’intera azienda in una sorta di Pixar. In previsione dell’acquisizione, la società aveva invitato Jackson a contribuire con nuove idee sul film pianificato, Pinocchio 3000. Un decennio dopo, che il suo sogno di realizzare film era stato completamente schiacciato, Jackson finalmente era pronto per la transizione dal settore della musica verso il cinema. Prima però, c’era da risolvere una questione prioritaria: rescindere dal suo contratto con la Sony.

Non era in buoni rapporti con Sony”, dice Stuart Backerman. “Il catalogo dei Beatles era uno dei problemi, ma dopo l’ alterio con Tommy Mottola, era chiaro che fosse tutto finito. Non voleva fare nessuna cosa con la Sony.”

Secondo Dieter Wiesner, Jackson non aveva nessun’intenzione di passare in un’altra etichetta discografica a seguito dell’adempimento contrattuale con la Sony. Voleva concentrarsi solo sui film, e c’erano tutti i segni che rilevavano che Jackson avesse un atteggiamento serio nel raggiungere l’obiettivo. Una mattina a Neverland Ranch, nel corso di una riunione per discutere sul ritorno, Jackson regalò a Stuart Backerman uno dei suoi cappelli Fedora autografati come ringraziamento per tutto il suo duro lavoro. All’interno Jackson aveva scritto: “Caro Stuart, grazie infinite per il gentile supporto e per favore non fare piani per il prossimo decennio”.


Seconda parte

– Il sogno di Michael Jackson prende forma –

Nell’ottobre del 2003, Michael Jackson era andato a Las Vegas per iniziare una serie d’apparizioni personali, che avrebbe segnato l’inizio del suo ritorno secondo i piani elaborati. In linea con la nuova immagine “più aperta” al pubblico, prese parte a diverse sessioni d’autografi, i cui proventi andarono a scopo benefico. Sabato 25 ottobre, presso ilDesert Passage Mall gli furono presentate dal sindaco le chiavi della città di Las Vegas, e tre giorni dopo partecipò alla cerimonia di Radio Music Awards, per presentare il suo nuovo singolo di carità, What More Can I Give.
– Il video musicale di One More Chance –

Jackson era in città per registrare un nuovo video musicale e questa era forse la cosa più interessante per i fan. Il 18 novembre doveva essere pubblicata una compilation di successi dal titolo Number Ones e Jackson pensando di adempiere ai suoi obblighi contrattuali di Sony, aveva contribuito con un brano inedito, One More Chance, e ha concordato e accettato di promuoverlo come singolo. Inoltre vide la possibilità di assolvere ad un altro obbligo contrattuale, nello stesso tempo – era stata programmata un’esibizione nell’ambito di un contratto con la CBS – Jackson decise di registrare un video musicale di accompagnamento. L’anteprima del video era stata prevista per il 26 novembre, come completamento di uno speciale di CBS, dedicato all’artista, e poi il video sarebbe stato trasmesso in rotazione anche su altri canali.

A termine delle riprese del video, era stato programmato per Jackson – com’è chiamato da Stuart Backerman – di intraprendere “un trionfale tour pubblicitario” in Europa, Africa e sud dell’America. “Avevamo programmato la promozione per un periodo di tre mesi”, dice Stuart Backerman. “Poi c’era intenzione di tenere una sessione d’autografi agli eventi con i fan, e avevamo organizzato qualcosa ai grandi magazzini Harrods, di Londra.”

Egli doveva consegnare un premio a Muhammad Ali alla cerimonia dei Bambi Awards in Germania”, aggiunge Dieter Wiesner. “Inoltre c’era un progetto per realizzare qualcosa con Nelson Mandela.” Nick Brandt, un collaboratore esperto di Jackson, era stato designato per dirigere il nuovo video. Brandt aveva lavorato su numerosi cortometraggi con il cantante in passato – il più famoso di loro – il video Earth Song, dove aveva combinato l’intensa visione di Jackson sui problemi ambientali con la Wildlife Photography dell’acclamato regista. L’ultimo lavoro (insieme) era stato il video di Cry, del 2001, in cui Jackson si era rifiutato di comparire a causa di un conflitto con la Sony.

– Voltare le spalle alla musica, per dedicarsi alla cinematografia –

Le riprese del video accaddero nello studio CMX Productions e il concetto in sé era molto semplice. La canzone era una ballata struggente, su un amore perduto, in cui Jackson implorava l’ex-fidanzata di una ‘nuova possibilità d’amore’. Il video era caratterizzato da un’inversione di ruolo unico, in cui il pubblico era disposto sul palco a guardare Jackson, che eseguiva il brano in una sala di un esclusivo night club vuoto, mentre scavalca ringhiere e balla sui tavoli. La situazione sembrava avere scarsa correlazione con la canzone e appariva più un commento alla costante ingerenza della stampa e del pubblico sull’invasione nella vita privata di Jackson – un tema abbastanza comune nei video della star. Il video mostra una folla di persone che guardano Jackson in uno dei rari momenti fuori del palco, trafitto dal suo dolore e il cuore spezzato.

Tecnicamente, Jackson doveva una performance live alla CBS, e l’obiettivo era quello di creare un ibrido, che avrebbe soddisfatto l’emittente televisiva, e allo stesso tempo servire come un comune video musicale. L’idea era di conferire al video, una “performance live”. Le telecamere inseparabili avrebbero seguito Jackson attraverso il club, piuttosto che eseguire il taglio di scena in scena, come di solito è fatto nei video musicali.

Avevamo cinque telecamere puntate su di lui, che lo seguivano in ogni momento”, dice un anziano membro della troupe, che ha parlato senza permesso dell’etichetta discografica, e per questo ha chiesto di rimanere anonimo. “L’idea apparteneva di catturare Michael, per quanto possibile, in continuo movimento nel club, e filmare come una sorta di performance dal vivo. Letteralmente sarebbe fluito da una telecamera all’altra. Il tempo a nostra disposizione per lavorare con Michael è stato poco. Aveva un suo programma ben delineato, e così fu deciso di catturare ogni singolo istante in modo da assicurarci di ottenere tutte le prese in modo coeso.”


La produzione doveva essere fatta in tempi ristretti, e con un budget contenuto, perciò la troupe aveva solo un giorno per filmare, durante le prove con Jackson. “Michael arrivò quel giorno con Nick per le prove di ballo e pianificare i suoi movimenti nel club,” dice il membro della squadra. “In quello stesso giorno fu deciso su quali tavoli avrebbe saltato, così abbiamo sistemato la luce correttamente e definito in generale altri dettagli. In pratica, Nick e gli altri membri chiave della troupe, lavorarono con Michael circa due o tre ore – forse quattro.

Guardare le sue interazioni con Nick era molto appassionante. Si vedeva che gli piaceva creare qualcosa con Nick. Lui era coinvolto in ogni cosa del processo. Era ovviamente un artista esperto nei video musicali e conosceva il processo, sapeva quali erano le persone principali con le quali parlare per risolvere un particolare problema. Lui e la troupe ebbero una conversazione per definire la composizione e l’illuminazione e il modo migliore per filmare una serie di passi di danza, e le inquadrature necessarie da utilizzare. Era davvero un vero maestro. Lui era entusiasta di fare questo lavoro, felice di partecipare al processo e voleva creare qualcosa di veramente speciale.”

Ma l’impresario di Jackson, Dieter Wiesner, sostiene che il cantante non era troppo felice, come sembrava. La maggior parte del video era stato concepito in sua assenza, ed era molto infastidito dal modesto bilancio. “Michael non era troppo soddisfatto di tutto questo. La situazione non era troppo difficile, ma non era quello che Michael voleva fare in realtà. Lui voleva creare il meglio del meglio, e questo concetto – non era certo quello che lui avrebbe scelto. Non era una delle sue realizzazioni d’alta qualità che aveva prodotto prima.”

Wiesner riferisce che Jackson era anche insoddisfatto per il set che somigliava ad uno dei suoi migliori videoclip degli anni ‘80. “Quando siamo arrivati in studio, il set era già pronto. E Michael disse: ‘Questo è proprio come Smooth Criminal’. Ma fece ugualmente il suo lavoro. Credo che quando iniziava qualcosa, il suo scopo era di farlo bene. Lui non era felice, ma consapevole che doveva consegnare un prodotto, e questo è quello che fece.” Michael Jackson sognava nel 2003 con il video musicale di One More Chance un ritorno trionfale nel mondo dello spettacolo, dopo anni d’inattività, ma questo suo sogno si trasformò nel suo peggior incubo.

Terza Parte
– Le riprese di One More Chance –
Lunedì 17 novembre 2003, presso lo studio CMX aspettava una folla di comparse. Sapevano che erano lì per le riprese di un video musicale, ma a parte questo – niente di più. “L’audizione c’era stata il venerdì, e sapevamo che le riprese sarebbero iniziate il lunedì,” racconta Ken Yesh, un partecipante selezionato per il film. “Abbiamo trascorso l’intero fine settimana, chiedendoci per chi fosse il video. E quando siamo tornati, abbiamo firmato alcuni documenti. Sul retro di essi c’era scritto ‘Michael Jackson, One More Chance, Sony Productions’. Tutti noi eravamo scioccati.”

Fu un momento incredibile”, dice Juliette Myers un’altra partecipante. “Quando siamo andati lì, abbiamo esultato, perché wow, si sa, quello era un momento iconico. Eravamo parte di qualcosa che faceva la storia.” Ma l’euforia durò poco. “Quando siamo andati sul palco, c’è stato detto –‘sì, questo è un video di Michael Jackson, ma lui non sarà qui’”, dice Ken Yesh. “Quindi eravamo tutti piuttosto delusi. Lo studio aveva un sosia, che stava lavorando per tutti i preparativi sul set con la macchina da presa e definire tutto il resto. Abbiamo pensato che quello sarebbe stato tutto ciò che avremmo visto. Semplicemente un sosia.”

I partecipanti sono stati invitati a salire sul palco a disporsi in coro, mentre i tecnici allestivano l’illuminazione. Quindi, un piccolo gruppo di persone fu selezionato per scattare foto ai loro volti- con lo sguardo in lontananza o l’espressione smarrita. La troupe fece una panoramica sul pubblico, ma le comparse, spesero molto del loro tempo stando in piedi sul palco. “Se non avevano bisogno di noi per una scena, ci accompagnavano fuori, nella sala d’attesa”, dice Stephen McClelland.

Ricordo che mentre abbiamo atteso fuori, loro erano occuppati con la disposizione dei tavoli per attuare un’idea di qualcosa.” “Il piccolo gruppo selezionato, ha iniziato a lavorare presto, ma, per noi non c’era troppo lavoro”, aggiunge Juliette Myers. “Ci hanno sistemato sul palco, e loro hanno messo a punto l’iluminazione e la musica, per fare delle prove. Noi siamo rimasti lì e abbiamo svolto il ruolo a noi assegnato, poi c’è stata una sospensione per una pausa. In verità non c’è mai stato molto da fare. C’era molto tempo libero, e l’atmosfera era abbastanza serena, divertente.”

– L’arrivo a sorpresa di Michael Jackson –

Poche ore dopo la ripresa, da un ingresso sul retro dello studio, a sorpresa arrivò Michael Jackson in jeans neri e una maglietta bianca. “Il suo ingresso in scena non fu qualcosa di grandioso”, dice Ken Yesh. “Tutto fu fatto con molta calma. Noi al momento eravamo sul palco , e qualcuno iniziò a sussurrare, come ‘Oh mio Dio’, e pensai che fosse lui! L’ambiente era piuttosto buio con l’atmosfera tipica di un night club. Sui tavoli c’erano solo poche lampade e la luce sul palco era molto soffusa, ma nonostante tutto era piuttosto impossibile non notarlo.”
“C’era qualcosa d’elettrizzante nell’aria”,aggiunge Stefan McClelland. “Subito l’atmosfera si riscaldò, e tutti erano molto eccitati.” “Non eravamo per niente preparati per mostrarci di fronte a lui”, dice Juliette Myers. “Eravamo in piedi sul palco, in fondo alla sala, e stavo parlando con qualcuno, e improvvisamente ho sentito applaudire. Alzai lo sguardo, e lui era lì. È strano come non si riesce ad immaginare quanto sia potente la sua presenza fino al momento in cui non lo si vede. È come un raggio. Non riuscivo a smettere di urlare. Volevo essere professionale, ma semplicemente non ha funzionato. Eravamo tutti emozionati. Sono sicura che lui sapeva del nostro stato emotivo, e così ci concesse il tempo di dargli il benvenuto, giusto un abbraccio e poi siamo andati a lavorare.”


– I passi di danza di Michael Jackson: sono inimitabili –


La troupe passò la gran parte della giornata, in preparazione per l’arrivo di Jackson, al fine di evitare di farlo attendere una volta arrivato lì. Quando tutto fu pronto, Jackson si esibì quasi subito nella sua prima performance, dove serpeggiava intorno a tutto il night club e mostrò i suoi famosi passi di danza.


“Penso che ci assicurarono che non sarebbe stato in studio, in modo da riprendere le nostre reazioni nel film, quando lui cominciò a ballare”, dice Ken Yesh, – “perché da quando fece il suo primo ingresso, non erano trascorsi nemmeno cinque minuti, che iniziò ad esibirsi. Cominciò con le sequenze di danza spostandosi tra i tavoli in tutto il night club, cantava, e saltava sopra i tavoli e le sedie – e guardai le facce degli altri, e l’espressione dei loro volti era uguale al mio. Essi semplicemente non credevano a quello che vedevano.”


“È stato stupefacente”, ricorda Juliette Myers. “Shock e stupore dovevano essere una parte del nostro agire, ma la nostra reazione fu autentica. Abbiamo tutti esclamato solo ‘Oh mio Dio, è qui! Lui è reale! Lui è proprio davanti a noi!’ Era facile mostrarsi felici, e guardare con stupore, è stato facile ai suoi occhi. Era in piedi sul tavolo di fronte a noi, fece un passo di danza, ed è stato come, ‘Wow. Tuto qui. Questo è l’eroe della nostra infanzia’. La sua presenza rese la nostra reazione e quel momento reale.”

Su ogni faccia vidi un’autentica espressione di sorpresa”, dice Ken Yesh. “Ognuno aveva un sorrisso permanente sul volto. Solo che non riuscivamo a crederci. Penso che tutti noi sappiamo cosa significava. Eravamo in presenza ad uno dei migliori artisti del mondo. Beh, chi altro ha la possibilità di fare una cosa del genere?”

Era come se fossimo ad una performance live d’Elvis, o dei Beatles,” aggiunge Steve McClelland. “Ti trovi con una leggenda. È stato magico. Tutte quelle dicerie sul suo passato, erano del tutto infondate, …. Lui era ancora in una forma perfetta. È stato magico. Davvero degno d’ammirazione.”

Ogni volta che Jackson finiva la sua parte, le riprese furono interrotte, in modo che la squadra potesse preparare il set per la scena successiva; in ogni performance Jackson ha preso a calci lampade, bicchieri e ha interagito occasionalmente con le persone sul palco, dice Stephen McClelland.
– MJ: Concentratto durante le riprese, premuroso e riflessivo durante le pause –

Siamo rimasti tutti in piedi sul palcoscenico per un periodo piuttosto lungo. E lui ci diceva cose come, ‘ragazzi, spero che non siate troppo scomodi lassù sul palco’, perché le luci erano rivolte proprio su di noi e dovevamo stare in piedi uno accanto all’altro senza poterci muovere molto. Tra una ripresa e l’altra siamo dovuti rimanere in scena. Così lui si preoccupò un po’ per noi. Quando iniziò ad esibirsi, era molto concentrato, e poi, quando le telecamere si fermavano, era piuttosto informale e ci ha detto cose come: ‘Spero che vi sia piaciuto’. Lui stava scherzando e si è mostrato divertente.”
Ma per la maggior parte Jackson fu molto riservato. “Era gentile e distinto”,dice Juliette Myers.“Penso che sia stato solo timido. Ricordo che ci hanno ricordato che lui era molto riservato e che non lo dovevamo guardare direttamente in faccia.”

Sono rimasto molto sorpreso dalla sua umiltà”, aggiunge Ken Yesh. “Ma quando la telecamera iniziò a riprenderlo e fu diffusa la musica, era com’elettrizzato. Quel ragazzo era assolutamente incredibile. Ha eseguito la stessa sequenza di danza per cinque o sei volte, perfettamente.”

Michael parlava con una voce dolce e calma”, conferma un membro di squadra. “Ma quando le telecamere hanno iniziato a riprenderlo, era solo Michael Jackson. I passi di danza, i movimenti, e tutto il resto, era solo Michael Jackson tutto e per tutto. È stato incredibile. Ricordo come saltò in piedi su un tavolo facendo una rotazione, e le sue mani erano tese verso l’alto ed era solo e puro stile Michael Jackson al 100%. Io non lo dimenticherò mai.”

Dopo aver provato il numero cinque o sei volte per circa tre ore, Michael Jackson fece la sua uscita. “Era veramente gentile con tutti i partecipanti”, dice un membro della troupe. “Poco prima di andare via, ha salutato con un caloroso arrivederci e li ha ringraziati per il loro lavoro. Era un vero gentiluomo.” “Lui non si affrettò ad uscire, come tanti, ma rispettosamente ringraziò anche i membri della troupe,” ha detto Juliette Myers. “Io non so nemmeno per cosa ci ha ringraziato a dire il vero”. Lei ride. “Lui era la star, e noi solo uno sfondo.”

Jackson aveva programmato di tornare il giorno dopo a girare la vista frontale e i primi piani per il film. “Era nostra intenzione di filmare Michael dal retro verso il pubblico, e quindi risparmiare sugli extra, il giorno dopo su tutti i membri del pubblico, e chiudere con i primi piani di Michael”, dice un membro della troupe. “Così, il primo giorno lo avevamo ripreso solo di profilo o da dietro, con il pubblico sullo sfondo.”

Le riprese di quel giorno mostrarono filmati di Jackson in gran forma, saltava energicamente da un tavolo all’altro, correndo per la sala, e in generale sembrava davvero felice. Ha mostrato accenni ai video del passato; durante un passo di danza ha fatto scivolare la giacca giù dalle spalle, in piedi di fronte al pubblico, ricordando il video di Dirty Diana, e poi, come ha fatto cadere le lampade dei tavoli, sembrava il cortometraggio di Black or White.

Alla fine d’ogni ripresa Jackson annuì e s’inchinò verso il pubblico, voltò le spalle al palco – con il suo generoso sorriso sul volto – e uscì dal’inquadratura. Questa presa sarebbe servita come finale del video musicale a simboleggiare la sua intenzione di ritirarsi dal mondo della musica e di intraprendere un nuovo percorso di carriera. Forse il suo sorriso significava tanto sollievo quanto la felicità, infatti, lui, stava voltando le spalle con quel suo ultimo video musicale, anche alla Sony, e pensava, di lasciarsi dietro questo contratto, da cui voleva disperatamente uscire. In realtà, desiderava dare un taglio alla sua storica carriera ed era pronto ad inseguire un sogno, così crudelmente tolto dieci anni prima. Michael Jackson avrebbe finalmente realizzato un film.

Parte quarta
– Un sogno che si trasformò in un incubo –

La mattina successiva circa le 8:30, Stuart Backerman e Marc Schaffel, socio di Jackson, parlarono al telefono per discutere la partenza per l’Europa il giorno dopo. La loro conversazione fu interrotta da una chiamata telefonica in arrivo per Schaffel da Joe Marcus, coordinatore della siccurezza presso il ranch Neverland. “Era un’ora insolita per chiamare per Joe”, dice Backerman, “così Schaffel mi ha riferito che mi avvrebbe richiamato più tardi.”

Poco dopo, il telefono di Backerman squillò di nuovo. “Accendi la televisione”, ha detto Schaffel. Backerman accese la tv e vide il famigerato filmato, ripreso dall’elicottero, con la polizia che come onda entrava al Ranch di Michael Jackson. Guidati dal procuratore distrettuale Tom Sneddon, settanta sceriffi del Dipartimento di Polizia di Santa Barbara stavano effettuando una perquisizione a casa di Michael Jackson. “Onestamente, era più simile all’incursione di un battaglione militare in un villaggio iracheno. C’erano tanti di quei poliziotti,” ricorda Backerman.

Il suo cuore affonddò. “In quel momento mi resi conto che il tour europeo e l’intero progettoMJ Universo era stato annulato, perché da quel momento era in onda Diane Dimond, riferendo che era tuto a causa di una seconda accusa di pedofilia.”

Michael aveva appena dimenticato e superato le accuse del 1993 e riorganizzato la propria vita. Avevamo appena finito di occuparci dello scandalo di Martin Bashir e se ne stava presentanto uno nuovo.” Sospira. “Ci risiamo di nuovo.”

A Las Vegas, fu compito del manager Dieter Wiesner di comunicare la notizia a Michael Jackson. “Michael era ancora nella sua stanza”, spiega Wiesner. “Quando entrai, era seduto accanto al camino in silenzio. Non fu facile riferire una notizie come questa. Michael era così di buon umore e finalmente vedeva un nuovo futuro. Quando emerse, il problema con Bashir era molto depresso. Ma ora le cose erano cambiate e Michael era pronto a fare qualcosa di nuovo. E poi, andare in camera sua per riferirgli questa brutta situazione … fu un disastro.”

Gli dissi ‘Michael, c’è una brutta notizia, ma d’altra parte, sono anche buone. La cattiva notizia è che la polizia sta perquisendo il tuo ranch. ’ Michael era completamente scioccato. Ero seduto proprio accanto a lui e avevo messo la mia mano sulla sua spalla.”

Lui mi guardò e davvero….si poteva vedere il sangue fluire dal suo volto. Era in uno stato di shock profondo. Ma io gli dissi, ‘Michael, ora hai finalmente la possibilità di chiarire tutto. Una volta e per tutte, si può risolvere il problema’.”

La notizia si diffuse rapidamente tra i membri della squadra. “Avevo sentito la notizia in TV quella stessa mattina, e quando sono sceso nella hall dell’hotel, tutti gli altri lo sapevano già”, dice un membro della troupe. “Siamo andati a lavorare, come di consueto, e abbiamo aspettato di vedere cosa sarebbe successo.”

Quando siamo arrivati allo studio, naturalmente, c’era una folla di paparazzi e fan. La notizia di dove stavamo girando, era trapelata all’esterno. Il giorno prima, nessuno sapeva nulla circa il luogo delle riprese.” Abbiamo aspettato per l’intera giornata l’arrivo di Michael e mi sembra di ricordare che ci siamo ritornati il giorno dopo. Poi finalmente chiamò e disse: ‘Io non so, quando sarò in grado di venire’.”

Jackson trascorse la maggior parte di questi due giorni in lacrime”, ricorda Dieter Wiesner. “Stavo vicino a lui giorno e notte. Era scioccato…piangeva continuamente … non sapeva cosa fare. La situazione era terribile. Dovevamo partire per l’Europa. Era pronto per andare avanti nella sua vita e carriera. Era solo meraviglioso e questa notizia lo sconvolse profondamente. Davvero, lo uccise letteralmente.”

Due giorni dopo l’incursione a Neverland, la depressione di Jackson si trasformò in rabbia. Quando fu chiaro che il ragazzo dietro l’accusa non era altro che Gavin Arvizo, il ragazzo la cui mano Jackson teneva nel documentario di Martin Bashir, Jackson decise di combattere.”

Sai, quando fu chiaro che queste accuse erano state formulate dalla famiglia Arvizo, iniziò a reagire e realmente volle fronteggiare la situazione”, riferisce Wiesner. “Michael mi disse, ‘Dieter, sai una cosa, dovrebbero portare questo ragazzo in qualche posto, invitare la stampa e lasciare che mi guardi negli occhi e dirmi che gli ho fatto questo’. Così lui era davvero pronto a combattere.”

Le accuse della famiglia Arvizo, avevano distrutto il progetto MJ universo, e la cosa irritò ancora di più Stuart Backerman. “Sneddon non aveva nulla come prova, tranne la parola di Janet Arvizo, e lei era completamente pazza”, dice Backerman. “E io lo so, perché ero lì e l’ho vista. Lei aveva una lunga storia di falsa testimonianza. Sneddon voleva solo infastidire Jackson.”

Questo fu molto frustrante. Avevamo la più grande celebrità del mondo e lui era più che mai concentrato sulla sua carriera. E tutto crollò a causa di Sneddon.” Era semplicemente incredibile, Sneddon era riuscito per la seconda volta a rubare a Jackson il sogno di una carriera nel mondo del cinema, nel momento in cui aveva quasi raggiunto il suo scopo. Prima delle accuse del 1993, Jackson non riusciva a pensare ad altro, se non quello di far parte del mondo del cinema. Poi queste possibilità sono state rovinate a causa dello scandalo con Jordy Chandler, ha dovuto suonare musica e fare tour – che non avrebbe voluto – e ogni giorno è cresciuto più stanco negli affari della musica.

Realizzare film di successo, era l’unico tipo di trionfo che sembrava sottrarsi a Jackson – per l’artista più brillante della storia dello spettacolo – ed era questo consenso che voleva ottenere più d’ogni altra cosa. Come aveva deciso, che One More Chance avrebbe adempiuto il suo contratto con la Sony, Jackson anelava la sua libertà di perseguire finalmente il suo sogno.

Devo proprio ammettere, che era un ragazzo molto intelligente. Sapeva esattamente quello che voleva veramente”, compiange Dieter Wiesner. “Penso che se avesse avuto più tempo, e nessuno si fosse interferito, avrebbe avuto un gran successo nella seconda parte della sua carriera, con film e video d’animazione. A mio parere, sarebbe ancora qui con noi.”

Chiaramente con l’impostazione di un obiettivo – per ottenere successo nel mondo del cinema, Jackson stava semplicemente facendo i passi necessari prima di poter inseguire il suo sogno al cento per cento e dedicare le sue energie e attenzioni. Pensava, che One More Chance fosse l’ultimo ostacolo. Michael Jackson era convinto che con il singolo e il video di poter riconquistare la sua libertà, ma in una crudele ironia, la prossima volta che, come i suoi fan lo videro, lui era in manette.
– One More Chance –

 


Fonte:
http://www.charles-thomson.net/one_more_chance.html

Traduzione: Grazia28

 

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1993-2003 The scheme

 

Cattura. lo schema

 

 

To say that all of Michael Jackson�s enemies have converged in Santa Barbara might be an understatement. Contrary to the flimsy observations of the likes of paperboy Dan Abrams of �The Dan Abrams Show� as well as those of media ho Diane Dimond, this is a setup, folks. Just take a look at our chart below. One would have to suffer from cataracts not to see the �pattern� of conspiracy perpetrated against Jackson, not by him.

When persons involved with this project first resolved to do it, we took it on with the sole purpose of reporting what mainstreaming media appears to be afraid to report. For reasons still not clear (alright we think we know why), few if any news/media outlets have even touched on the subject of the suspicious involvement of virtually the same players from the 1993 allegations in the latest case against Mr. Jackson. It is our hope that persons reading this report will take the time to ponder what we have found, process the information, and decide for themselves. We are particularly hopeful that journalists interested in reporting the story as objectively as possible will consider this modest offering and perhaps decide to investigate both sides of the case for themselves. All we can do is hope.

Sneddon and the Chandlers

(1) District Attorney Tom Sneddon, who attempted to bring charges against Michael Jackson in 1993 and who is now prosecuting the current case against Jackson, is on the faculty at the Santa Barbara College of Law. Ray Chandler, (2-3) the uncle of the boy who accused Jackson of sexual abuse in 1993, studied law at the Santa Barbara College of Law and is currently a real estate lawyer.

(4) Dave Schwartz, the stepfather of Jackson�s first accuser, is the founder of Rent-a-Wreck, a car rental agency that is represented by the public relations firm Tellem. After Jackson was arrested in 2003, Tellem offered Tom Sneddon their services – for free.

The Chandlers� Former Attorneys and their Ability to Find �Victims�

(5) Civil lawyer Larry Feldman represented Jordan Chandler, the boy who accused Michael Jackson of sexual abuse in 1993. (6) Feldman sent Jordan Chandler to see psychiatrist Stan Katz for an evaluation.

(7) In 1993, Jackson’s former maid Blanca Francia was deposed by civil lawyer Larry Feldman for the Chandlers’ lawsuit. In the deposition, Francia claimed to have seen Jackson act inappropriately with other children, including her own son. She later recanted these statements but members of the District Attorney’s office often refer to Francia’s son as an alleged victim of Jackson’s.

(8.) After getting in contact with Larry Feldman, John Arvizo accused Michael Jackson of sexual abuse; the boy was then sent to see Dr. Katz (9). Note that less than four months earlier John Arvizo and his family had vehemently defended Jackson on numerous occasions.

Feldman is not the only former attorney for the Chandlers who can�t seem to stay away from the Jackson case. (10) The Chandlers’ first attorney Gloria Allred has also made it her life mission to seek out other accusers. We’re sure her efforts are solely motivated by justice and have nothing to do with the cut of the settlement that she would inevitably receive if one of her clients were to successfully sue Jackson.

(11) In February 2003, after seeing a documentary that put a sinister spin on Jackson’s relationship with John Arvizo, Gloria Allred contacted Tom Sneddon and demanded that he investigate Jackson. At the same time, �media psychiatrist� Carole Lieberman also filed a complaint against Jackson. Sneddon responded to Allred and Lieberman’s complaints by stating that although he would take the matter seriously, he could not reopen the Jackson case without a cooperative victim.

Months later, John Arvizo told Larry Feldman that Michael Jackson sexually abused him. Once again, Allred missed out on the opportunity to represent a Jackson accuser. As for Lieberman, she made sure to advertise on her website that she was the first psychiatrist to demand that Jackson be investigated.

(12) Not to be one upped by Feldman and Katz, Allred and Lieberman teamed up on another collaboration � an accuser named Daniel Kapone. After being treated by Dr. Lieberman, Kapone suddenly remembered having been abused by Jackson when he was just three years old. Once Lieberman helped him recover his �repressed memories,� Allred signed on as his attorney. Unfortunately for Allred and Lieberman, it was later determined that Kapone had never even met Michael Jackson.

1993: The Media

(13) During the 1993 case, many of Jackson’s former employees cashed in on the allegations by selling salacious stories to the media. The most visible opportunist from the 1993 case was the aforementioned Blanca Francia, Jackson’s former maid. She first sold her story to Diane Dimond during an interview on Hard Copy and later collaborated with Chilean journalist Victor Gutierrez on his book Michael Jackson was my Lover.

(14) Aside from providing Blanca Francia with a platform for her sensational stories, Gutierrez and Dimond had something else in common; they were both were sued by Jackson for spreading a false story about him in the mid-90s. During an interview on Hard Copy, Gutierrez claimed to have seen a videotape of Jackson molesting one of his nephews; Dimond later repeated his story on a local radio station. It was eventually proven that no such tape existed and Jackson filed a lawsuit against Gutierrez and Dimond for defamation of character.

2003: The Media

While the mainstream media has been collectively irresponsible in their coverage of the Jackson case, NBC seems particularly intent on ruining Jackson�s reputation by hiring several well-known Jackson detractors to cover the case. The following people either have an axe to grind with Jackson, have spread false rumours about him in the past or have connections to the Santa Barbara District Attorney�s office. Take a look:

(15) Despite the fact that Jackson sued her for spreading an irrefutably false story about him, NBC hired Diane Dimond to cover the Jackson case in 2003. (16) Dimond also admittedly receives information from the District Attorney’s office and there has been much speculation regarding the nature of her relationship with Tom Sneddon.

(17) Tim Russert, the senior vice president of NBC News, is married to Maureen Orth, a journalist who has written three slanderous articles about Jackson for Vanity Fair magazine. Two of these articles were written about the case and were full of half-truths and rumours.

(18.) NBC hired Jim Thomas as a special analyst; Jim Thomas is admittedly good friends with Tom Sneddon.

(19) NBC produced two salacious Dateline NBC specials about the Jackson case. The most recent one featured interviews with Jim Thomas and Ray Chandler and was heavily slanted in favour of the prosecution�s version of events. (20) The special was produced by none other than Victor Gutierrez, who was hired by NBC to cover the Jackson case even though he still owes Jackson $2.7 million dollars from a defamation of character lawsuit that Jackson filed and won against him. Conflict of interest anyone?

Gutierrez and the Chandlers

(21) Many have speculated that Victor Gutierrez collaborated with Evan Chandler, the father of Jackson’s first accuser, to write Michael Jackson was my Lover. The book contains personal photographs of Jordan Chandler and court documents that only somebody directly involved in the case could possibly have access to.

(15) Victor Gutierrez and Ray Chandler recently worked together on the Dateline NBC special, which Gutierrez produced.

Conclusion

Is it merely a coincidence that all of the people who have accused Michael Jackson of acting inappropriately with a child are connected to one another? Every accuser, every professional who has worked with each accuser, every tabloid hack who has reported negative stories about Jackson – literally all of the players involved in both the 1993 case and the 2003 case are related to one another.

source:mjjsource.eu

A deep look inside the 1993 and 2003 trials

– In 1992, Michael Jackson met and befriended the Chandler family, becoming particularly close to 12-year-old Jordan, his half-sister Lily and their mother June Schwartz. Jackson often travelled with the family and they were frequent guests at his Neverland Ranch in Santa Barbara.

– According to June Schwartz’s former divorce attorney Michael Freeman, the boy’s father and June’s ex-husband Evan Chandler “began to get jealous of their involvement [with Jackson] and felt left out.”

– In June 1993, Evan Chandler hired attorney Barry Rothman to represent him in his custody case against June Schwartz. Rothman was not a family lawyer but he had recently handled a custody case that involved child molestation allegations.

– At Jordan’s 8th grade graduation that month, Evan Chandler confronted his ex-wife with his alleged suspicions of sexual misconduct on Jackson’s part. Freeman says that June Schwartz “thought the whole thing was baloney” and announced that she and her children still planned to accompany Jackson on his Dangerous world tour. According to Freeman, Chandler then threatened to go to the press with his suspicions.

– Chandler’s behaviour prompted Jackson to hire lawyer Bert Fields and Private Investigator Anthony Pellicano. Taking Pellicano’s advice, Jordan Chandler’s stepfather Dave Schwartz recorded a telephone conversation that took place between him and Evan Chandler. On the tape, Chandler said:

I had good communication with Michael. We were friends. I like him and I respect him and everything else for what he is. There was no reason why he had to stop calling me. I sat in the room one day and talked to Michael and told him exactly what I want out of this whole relationship. I’ve been rehearsed about what to say and not to say.”

[Jackson] broke up the family. [Jordan] has been seduced by this guy’s power and money.”

I am prepared to move against Michael Jackson. It’s already set. There are other people involved that are waiting for my phone call that are in certain positions. I’ve paid them to do it. Everything’s going according to a certain plan that isn’t just mine. Once I make that phone call, this guy is going to destroy everybody in sight in any devious, nasty, cruel way that he can do it. And I’ve given him full authority to do that.”

And if I go through with this, I win big-time. There’s no way I lose. I’ve checked that inside out. I will get everything I want, and they will be destroyed forever. June will lose [custody of the son] and Michael’s career will be over.”

[Jordan’s welfare is] irrelevant to me. It’s going to be bigger than all of us put together. The whole thing is going to crash down on everybody and destroy everybody in sight. It will be a massacre if I don’t get what I want.”

This attorney I found, I picked the nastiest son of a bitch I could find. All he wants to do is get this out in the public as fast as he can, as big as he can, and humiliate as many people as he can. He’s nasty, he’s mean, he’s very smart, and he’s hungry for the publicity.”

– Upon hearing the taped phone conversation between Evan Chandler and Dave Schwartz, Pellicano immediately interviewed the boy in question. According to Pellicano, Jordan Chandler denied any wrongdoing on Jackson’s part.

– In mid-July, Evan Chandler convinced his ex-wife to allow him a one-week visitation period with their son. From that point on, the boy was isolated from his friends and family members.

– According to Rothman’s former legal secretary Geraldine Hughes, Chandler was receiving advice from Rothman on how to report child abuse without liability to the parent.

– Taking Rothman’s advice, Chandler contacted psychiatrist Mathis Abrams and presented him with a hypothetical situation (i.e- my son spent time alone with an adult male- is it possible that sexual abuse might have occurred and if so, what are the various ways that it can be reported to authorities?). In a written response to Chandler’s phone call, Abrams wrote that if a child were to come out with sexual abuse allegations during a therapy session, the therapist would be required by law to report it to the police.

– Chandler took this letter and, according to Pellicano, attempted to blackmail Jackson with it. In a meeting that took place in early August 1993, Chandler allegedly made a demand for a $20 million screenwriting deal in return for his not going forward with the child abuse allegations.

– Several days after the meeting, Pellicano tape recorded a conversation that took place between him, Barry Rothman and Evan Chandler. On the tape, Rothman and Chandler can be heard negotiating the amount of money it would take to keep Chandler from going forward with the child molestation allegations. Chandler restated his demand for $20 million and, according to Geraldine Hughes, was later told by Pellicano that Jackson would not pay him any money. Keep in mind that if Jackson had paid Chandler at that point, the entire criminal investigation would have been avoided.

– According to an investigative reporter from KCBS-TV, Evan Chandler then gave his son a controversial psychiatric drug known as sodium amytal. It has been widely documented that you can easily plant false memories into a person’s mind when they are under the influence of this drug.

– Evan Chandler claimed that he only used sodium amytal to pull Jordan’s tooth and that while under the drug’s influence, the boy came out with the allegations. According to Mark Torbiner, the anaesthesiologist who administered the drug: “If I used it, it was for dental purposes.” Numerous medical experts have agreed, however, that the use of sodium amytal to pull a tooth would be a highly questionable practice at best.

– During an interview with a psychiatrist, Jordan Chandler recalled the first time that he told his father about the alleged sexual abuse. His story corroborates the allegation that his father used sodium amytal to extract a confession from him: “[My father] had to pull my tooth out one time, like, while I was there. And I don’t like pain, so I said could you put me to sleep? And he said sure. So his friend put me to sleep; he’s an anesthesiologist. And um, when I woke up my tooth was out, and I was alright – a little out of it but conscious. And my Dad said – and his friend was gone, it was just him and me – and my dad said, ‘I just want you to let me know, did anything happen between you and Michael?’ And I said ‘Yes,’ and he gave me a big hug and that was it.” [Note: The transcript of Jordan Chandler’s interview with the psychiatrist was made public by the boy’s uncle Ray Chandler]

– On August 16th, 1993, June Schwartz’s attorney filed an ex-parte motion on her behalf to assist her in getting her son back. While in court the next day, Chandler never made any mention of child abuse allegations. If Chandler had told the judge about the supposed suspicions he’d had for the past three weeks, the judge would have immediately ordered for the boy to be taken away from his mother. But Chandler said nothing, presumably because his plan was to report the abuse using a third party (the psychiatrist). By filing the ex-parte motion, June Schwartz had thrown her ex-husband a curveball. The court ordered Evan Chandler to return Jordan to his mother immediately.

– On August 17th, 1993, the same day that Jordan Chandler was supposed to be returned to his mother, Evan Chandler took him to see Dr. Abrams. While there, the boy came out with the sexual abuse accusations against Michael Jackson and so began the police investigation into alleged misconduct on Jackson’s part.
……

THE CIVIL LAWSUIT

– Because of double jeopardy, anyone accused of a crime will never have to defend themselves for the same allegation twice unless one trial takes place in civil court and the other in criminal court. This was the situation with Michael Jackson in 1993.

– On September 14 1993, less than a month after the child abuse allegations against Michael Jackson had been reported to the police, the accusing family filed a $30 million lawsuit against Jackson with the help of civil attorney Larry Feldman.

– Up until that point, the alleged victim’s mother June Schwartz had maintained that Jackson was innocent of the allegations. As soon as the civil suit was filed, however, she changed her tune and joined forces with her ex-husband Evan Chandler and their son Jordan. At that point, June Schwartz’s divorce attorney Michael Freeman resigned. “The whole thing was such a mess,” he explained. “I felt uncomfortable with Evan. He isn’t a genuine person, and I sensed he wasn’t playing things straight.”

– The Chandlers sued Jackson for sexual battery, battery, seduction, willful misconduct, intentional infliction of emotional distress, fraud and negligence.

– The civil suit was filed while the police investigation was still ongoing. As a result, the civil trial was scheduled to take place before the criminal trial began which would have been a violation of Jackson’s constitutional right to not self-incriminate. Typically, when there are two trials dealing with the same allegation, the criminal trial takes place before the civil trial (i.e- the O.J Simpson case). This is to ensure that the Defendant’s defense in the criminal case will not be compromised as a result of the civil proceedings.

– Jackson’s attorneys filed a motion asking for the civil trial to be delayed until after the criminal trial was over. They cited numerous cases such as Pacer, Inc. v. Superior Court to support their request. The Federal case held that, “when both criminal and civil proceedings arise out of the same or related transactions, the Defendant is entitled to a Stay of Discovery and trial in the civil action until the criminal matter has been fully resolved.” Other cases cited include Dustin W. Brown v. The Superior Court, Dwyer v. Crocker National Bank, Patterson v. White and Huot v. Gendron.

– Larry Feldman argued that if the civil trial were to be postponed, the plaintiff, being a minor, might forget certain details about what had supposedly happened to him. The judge felt that the boy’s “fragile state” was more important than Jackson’s 5th Amendment rights and ruled in the boy’s favour.

– Jackson’s attorneys filed another motion asking that District Attorney Tom Sneddon be blocked from obtaining evidence used in the civil trial. Again, the Jackson team lost the motion. The DA made it clear that he was planning to use the evidence from the civil proceedings to assist him in his criminal case against Jackson.

– If Jackson had not settled the civil lawsuit, he would have put his entire defense strategy in jeopardy by revealing it to the prosecution months before the criminal case went to trial.

– Let’s pretend for a moment that Michael Jackson had gone through with the civil trial. What would have happened? He would have presented the court with all of his evidence of extortion and Sneddon would have been watching the entire thing unfold. He could have then taken Jackson’s most critical exonerating evidence from the civil trial and found ways to discredit it so that Jackson would have nothing left to defend himself with in the criminal trial.

– During the civil trial, Jackson’s lawyers would have undoubtedly revealed any inconsistencies in the accuser’s story. This would have given Sneddon the opportunity to examine and amend the weaknesses in his own case against Jackson.

– As you can see, allowing the civil trial to proceed would have given the prosecution the upper hand in the far more important criminal trial. Although this is the primary reason behind Michael Jackson’s decision to settle the case, there were many other factors involved:

1) In a criminal trial, the burden of proof lies with the affirmative; in other words, it is up to the prosecution to prove beyond reasonable doubt that the Defendant is guilty of a crime. In civil trials, if the jury thinks the Defendant might be responsible for what he or she is accused of, they can still hold the Defendant liable.

2) In criminal law, if the Defendant chooses not to testify, their refusal cannot be used against them. In a civil trial, however, the Defendant must be cooperative for all depositions and testimony. If the Defendant in a civil trial invokes his or her Fifth Amendment privilege, the judge will tell the jury that they may make an inference against the party who refused to testify. If Michael Jackson had not settled the civil lawsuit, his entire personal life would have been put on display. Defendants in sex abuse crimes are often asked extremely personal questions on the stand; imagine what this process would be like for somebody like Michael Jackson who is admittedly shy and whose personal life is always subject to severe media scrutiny.

3) In civil trials the jury’s verdict does not have to be unanimous. If at least 50% of the jurors find the Defendant liable, the Plaintiff will still get money.

4) The Defendant in a civil trial has fewer rights. In criminal law, police must obtain search warrants before searching or seizing items from a person’s property. In civil law, a lawyer may demand information from the defense about any matter relevant to the case. This is known as the discovery process and it does not usually involve the court. Discovery may include: written questions to be answered under oath; oral deposition under oath; requests for pertinent documents; physical or mental examinations where injury is claimed; and requests to admit facts not in dispute. If Jackson had allowed the civil trial to proceed, Larry Feldman would have had access to Jackson’s medical and financial records without obtaining a warrant.

5) The civil trial would have taken months to resolve. Michael Jackson would have been paying millions of dollars in legal fees while at the same time limiting his source of income by putting his career on hold. There was probably also a lot of pressure from his record company to settle the lawsuit because the case was affecting his career.

6) Such a long, drawn out process would have caused Michael Jackson and his family immeasurable amounts of stress. Even after the civil trial was resolved, he would still have the criminal proceedings to contend with. Why go through all of that twice?

7) According to Jackson family attorney Brian Oxman, the negligence allegation included in the lawsuit might have prompted Jackson’s insurance company to force him to settle the case. “I have brought child molestation cases against Defendants and I always include a negligence allegation,” Oxman explained. “That means that the homeowners’ insurance policy takes over and a homeowners’ insurance policy can settle right out from under the Defendant. The Defendant can scream, ‘I will not settle that case,’ and they have no choice because the insurance company settles it.”

For the above reasons, Michael Jackson reluctantly settled the civil lawsuit that had been filed against him.
…….

THE CIVIL SETTLEMENT

For various legal, personal, professional, financial and practical reasons, Michael Jackson settled the civil lawsuit filed against him by his accuser’s family in 1993. The recently leaked settlement document reveals several interesting facts:

1) Michael Jackson denied any wrongdoing.

2) The boy and his parents could have still testified against Jackson in the criminal trial.

3) Jackson only settled over claims of negligence and not over claims of child molestation.

Tabloid reporter Diane Dimond, who leaked the details of the settlement, tried to make it seem as if Jackson admitted to molesting the boy simply because he settled over the negligence allegation. Dimond pointed out that the original lawsuit said: “Defendant Michael Jackson negligently had offensive contacts with plaintiff which were both explicitly sexual and otherwise.” It is clear, however, from the wording of the settlement document, that the “negligence” allegation was redefined:

Such claims include claims for bodily injuries resulting from negligence; whereas, Evan Chandler has made claims against Jackson for bodily injuries resulting from negligent infliction of emotional distress; whereas, Jordan Chandler has made claims against Jackson for bodily injuries resulting from negligent infliction of emotional distress.”

Negligence has been defined in the settlement as the “infliction of emotional distress”; there is no mention of sexual abuse. Referring to the lawsuit’s definition of “negligence” is inconclusive because each legal document intentionally defines the terms to ensure that there is no misunderstanding. Furthermore, if the negligence allegation was directly related to the child molestation allegations, why did Evan Chandler also claim to be the victim of negligence?

OTHER INTERESTING EXCEPRTS FROM THE DOCUMENT:

This Confidential Settlement shall not be construed as an admission by Jackson that he has acted wrongfully with respect to the Minor, Evan Chandler or June Chandler, or any other person or at all, or that the Minor, Evan Chandler and June Chandler have any rights whatsoever against Jackson. Jackson specifically disclaims any liability to, and denies any wrongful acts against the Minor, Evan Chandler or June Chandler or any other persons. The Parties acknowledge that Jackson is a public figure and that his name, image and likeness have commercial value and are an important element of his earning capacity. The Parties acknowledge that Jackson claims that he has elected to settle the claims in the Action in view of the impact the Action has had and could have in the future on his earnings and potential income.”

Jackson repeatedly asserts his innocence while the accusing family does not once maintain that the boy’s allegations are true.

The Parties recognize that the Settlement Payment set forth in this paragraph 3 are in settlement of claims by Jordan Chandler, Evan Chandler and June Chandler for alleged compensatory damages for alleged personal injuries arising out of claims of negligence and not for claims of intentional or wrongful acts of sexual molestation.”

Sorry Diane.

THE PAYMENT:

The document states that $15,331,250 was put into a trust fund for Jordan Chandler. Both of his parents, as well as their attorney Larry Feldman, got a cut of the settlement. (Barry Rothman and Dave Schwartz, two principle players in the case who were left out of the settlement, later filed their own individual lawsuits against Jackson). Eight pages detailing the payment were allegedly missing from Dimond’s copy of the settlement but according to Jackson’s current attorney, the negligence allegation included in the lawsuit prompted Jackson’s insurance company to step in and settle the case for him. This means that Jackson might not have paid the Chandlers anything. It also means that the insurance company most likely conducted their own investigation into the allegations and concluded that Jackson did not molest the boy; insurance companies generally do not settle if they believe the Defendant is liable. They will, however, settle for negligent behaviour.

DISMISSAL OF THE ACTION:

The document also shows that the Chandlers dropped the child molestation allegations from their complaint:

Forthwith upon the signing of this Confidential Settlement by the Parties hereto, the Minor through his Guardian ad Litem shall dismiss, without prejudice, the first through sixth causes of action of the complaint on file in the Action, leaving only the seventh cause of action pending.”

Upon the full and complete payment of all Settlement Payments… the Minor, through his Guardian ad Litem, shall dismiss the entire action with prejduice.”

The first through sixth causes of action were the sexual abuse allegations; the seventh cause of action was negligence. Again, Jackson settled over the family’s claims of negligence and not over their claims of child molestation.

[u\WAS IT HUSH MONEY?[/u]

Finally, the document makes it clear that the Chandlers could have still testified against Jackson in a criminal trial:

The Minor, by and through his Guardian ad Litem, and Evan Chandler and June Chandler , and each of them individually and on behalf of their respective agents, attorneys, media representatives, partners, heirs, administrators, executors, conservators, successors and assigns, agree not to cooperate with, represent, or provide any information, to any person or entity that initiates any civil claim or action which relates in any manner to the subject matter of the Action against Jackson or any of the Jackson Releases, except as may be required by law.”

The only stipulation in the settlement is that the parties could not testify about the allegations in civil court.

In the event the Minor, the Minor’s Legal Guardians, the Minor’s Guardian ad Litem, the Minor’s attorneys, Evan Chandler or June Chandler, or any of them individually… receive a subpoena or request for information from any person or entity who has asserted or is investigating, any claim against Jackson… they agree to give notice in writing to Jackson’s attorneys regarding the nature and scope of any such subpoena request for information, to the extent permitted by law. This notice shall be given before responding to the request.”

The above paragraph makes it clear that the Chandlers were not prohibited from testifying against Jackson in a criminal trial, as long as they notified Jackson’s attorneys beforehand. Contrary to popular belief, the settlement did NOT silence anybody. It was the family’s own decision not to testify in the criminal case; they could have gotten money and justice but they only opted to take the money.

Ask yourself this: if your child was molested, would you not do everything in your power to put the person responsible behind bars? The Chandlers did not. Instead, they dropped the claims of child abuse against Jackson, signed a document where he basically called them liars, took his money and refused to talk to authorities. I have already pointed out the numerous reasons why Jackson settled the case; what reason did the Chandlers have to not testify?

One could argue that they did not want to be put through a public trial, however, this assertion does not make sense when you consider the fact that the Chandlers were more than willing to testify in the civil trial. In fact, court documents reveal that the only reason the judge refused to stay the civil proceedings was because Feldman was allegedly worried that Jordan Chandler would forget his story when testifying. Furthermore, Evan Chandler later sued Jackson and asked the court to allow him to produce an album of songs about the allegations. The actions of the Chandlers are not indicative of a family reluctant to tell their story.

For the past ten years, the media have been referring to the settlement as a “pay off” but here is my question: what exactly did Michael Jackson “buy” when he settled the civil lawsuit? How can anyone call it “hush money” when it did not prevent the accuser from testifying against him? How can anyone call it “hush money” when the entire world already knew about the allegations? How can anyone call it “hush money” when there was still an ongoing criminal investigation that was not affected by the civil suit?

Finally, Evan Chandler asked for $20 million before the allegations were reported to authorities. Assuming Michael Jackson had actually molested Jordan Chandler, why did he not take that opportunity to avoid getting caught? He could have paid Evan Chandler and avoided the entire ordeal. Instead, he rejected Chandler’s initial demand for money. If he was guilty, why did he do that?

If it is still your contention that Jackson’s plan was to settle the civil lawsuit in order to bribe the boy into not testifying against him in the criminal trial, can you please explain to me why Michael Jackson asked for the civil trial to be postponed? He wanted the civil trial to take place after the criminal trial was resolved, which means any potential settlement would have been negotiated after Jackson was either acquitted or convicted. This would have made it impossible for him to “bribe” the boy into not testifying. Jackson’s actions contradict the notion that he wanted to buy Jordan Chandler’s silence.

A more logical explanation as to why Michael Jackson settled is that he was innocent and although he initially refused to be blackmailed by Evan Chandler, he had no choice in the end. Once the alleged abuse was brought to the attention of authorities, it suddenly became apparent to Jackson just how ugly things would get. The media went into overkill, the justice system was not working in his favor and the civil lawsuit filed by the Chandlers had backed Jackson into a corner. He could have either gone through with the civil trial and risked a weakened defense in the more important criminal trial or settled the civil lawsuit and risked people thinking he had something to hide. Obviously, Michael Jackson valued his life more than he valued the opinions of other people so he opted to settle the lawsuit.

Once the civil lawsuit was settled, Michael Jackson still had the criminal investigation to contend with.
……..

THE CRIMINAL INVESTIGATION

– When the boy who accused Michael Jackson of sexual abuse in 1993 refused to cooperate with authorities, the police investigation fell apart.

– Police obtained Jackson’s telephone books and contacted about thirty children and their families. Although investigators allegedly used aggressive interrogation techniques to scare the children into making accusations against Jackson, they still could not find another accuser. All of the children questioned maintained that Jackson had never sexually abused them.

– In an attempt to find corroborating evidence, the Santa Barbara Police Department subjected Jackson to a strip search to see if the description the accuser provided of Jackson’s genitalia was accurate. According to an article from USA Today: “photos of Michael Jackson’s genitalia do not match descriptions given by the boy who accused the singer of sexual misconduct.”

– By February 1994, police still did not have a witness who was willing to testify against Jackson. Investigators consequently turned to the tabloids for leads, contacting several of Jackson’s former employees who had sold their stories to the media. For example, investigators flew to the Philippines to interview the Quindoys, a couple who had told the tabloids that they’d seen Jackson act inappropriately with a child. Police decided that their story was not credible based on the fact that the more money they received, the more salacious their story became.

– Police also got in contact with Blanca Francia, Jackson’s former maid who had sold her story to Hard Copy for $20,000. On December 15 1993, Francia told the tabloid show that she had witnessed Jackson showering with young boys and that she had also seen him act inappropriately with her own son. Francia repeated these statements in a sworn deposition for the Chandlers’ civil lawsuit. While under deposition by one of Jackson’s attorneys, however, Francia admitted that she had exaggerated details during her Hard Copy interview and that the producers had paid her for her story.

– In the mid 90s, Francia threatened to accuse Jackson of molesting her son unless she received money from the Jackson camp. To avoid the negative publicity that would have inevitably resulted from a second child abuse allegation, Jackson’s associates advised him to quietly settle the case. After receiving $2 million from Jackson, Francia did not go forward with the civil lawsuit.

– While Francia seemed more than willing to make accusations against Jackson in exchange for financial compensation, she did not have anything incriminating to reveal when authorities questioned her during the criminal investigation in 1994. Contrary to what she had previously claimed (and to what she would claim in the future), Francia told investigators that her son had repeatedly denied being sexually abused by Jackson. Here is an excerpt from a USA Today article that was published on February 7th, 1994:

Investigators from the county sheriff’s office recently arranged for the 13-year-old son of Jackson’s former maid to see a therapist. The boy was first interviewed by police after his mother told them he had spent time alone with Jackson. According to his mother, the child has repeatedly denied being abused in any way by the pop music star.

The offer of a therapist was made after the woman, an immigrant from Central America, complained about meetings and phone conversations sheriff’s deputies had with the boy while she was not present.

It made her “feel uncomfortable,” she said in a deposition, that she didn’t know what the deputies were talking about with the young boy. When she asked them “who should I talk to” about her concerns, they arranged for the woman and her son to see separate therapists at the county’s expense, she said in the sworn statement.

– In 1994, two grand juries were convened to hear evidence in the Jackson case but no charges were ever brought; in fact, evidence was so scant that prosecutors did not even ask for an indictment. According to a report from CNN that aired on May 2, 1994: “One jury member said no damaging evidence was heard.”

– If the case against Jackson was so weak, why did District Attorney Tom Sneddon spend the next ten years slandering Jackson’s name in the press? Read on to find out.
…………

THE DISTRICT ATTORNEY

– After having spent millions of dollars on the Michael Jackson investigation in 1993, District Attorney Tom Sneddon did not find enough evidence to bring charges against the pop star.

– Over the next few years, Sneddon and several of his employees made numerous statements to the press where they implied that there was indeed evidence to corroborate Jordan Chandler’s story. They failed to explain, however, why two grand juries did not indict Michael Jackson if such evidence actually existed.

– According to reporter Geraldo Rivera, members of the Santa Barbara Police Department were shown footage of the strip search of Jackson’s genitalia. “I’ve got a videotape that was shown to every cop in Santa Barbara of Michael Jackson’s penis,” Rivera said.

– In 1995, Jackson wrote a song about Tom Sneddon that appeared on his albumHIStory: Past, Present and Future Book I. In the song, Jackson claims that he was over-targetted by the DA’s office and accuses Sneddon of being obsessed with attaining political fame. Click here to read the lyrics.

– Many legal experts dismissed the idea that Sneddon would prosecute Jackson solely for his own self-aggrandizement but perhaps there are other motives involved. According to Thambiah Sundaram, a dentist who filed and won a lawsuit against Santa Barbara prosecutors in 1996, the commercial prospects of Neverland might be one factor influencing authorities’ relentless pursuit of Jackson.

– In 1994, Sundaram attended a private fundraising event where he allegedly heard Sneddon discuss a plan to run Jackson out of Santa Barbara and turn Neverland into a winery. According to Sundaram, Sneddon planned to do this by finding another child to accuse Jackson of sexual abuse. While Sundaram’s allegations are difficult to prove or disprove at this point, it is a widely known fact that winemaking is the leading agricultural industry in Santa Barbara, accounting for about $360 million of the county’s annual economy. The Santa Ynez Valley, where Jackson owns almost 3,000 acres of land, is particularly well suited for growing grapes because of its ideal climate and soil conditions. Numerous wineries located in the Santa Ynez Valley are looking to expand but there isn’t enough available land in the area to do so.

– Whether or not Sundaram’s allegations have any merit remains to be seen, but there are other facts that point to Sneddon having a vendetta against Michael Jackson. Sneddon said in a press conference that after 1993, he changed certain California laws pertaining to child molestation specifically because of the Michael Jackson case.

– In 1995, Sneddon told Vanity Fair magazine: “The state of the investigation [of Jackson] is in suspension until somebody comes forward.”

– Upon viewing the Living with Michael Jackson documentary that aired in February 2003, Sneddon saw an opportunity to re-open the case. In a press statement released on February 6, 2003, Sneddon said: “After conversations with Sheriff Jim Anderson, it was agreed that the BBC broadcast would be taped by the Sheriff’s Department. It is anticipated that it will be reviewed.”

– Regarding Jackson’s comments that there is nothing wrong with sharing a bedroom with a child, Sneddon replied by saying it was, “unusual at best. For this reason, all local departments having responsibility in this are taking the matter seriously.” He then urged any victims to come forward. Read the full press release here.

– Shortly after this statement was released, Sneddon gave an interview to tabloid reporter Diane Dimond where he discussed the 1993 case.

– Coincidentally, the boy who appeared in Living with Michael Jackson – the documentary that Sneddon taped and watched – is the same boy who ended up becoming Jackson’s second accuser. Did Sneddon have something to do with this boy coming forward?

– During his testimony at a pre-trial hearing, Sneddon admitted to having met with the second accuser’s mother in an empty parking lot to give her papers that would qualify her for a state victim’s fund. He also personally investigated the second set of allegations against Michael Jackson, a job that is supposed to be carried out by investigators.

– Linda Fairstein, a leading sex crimes prosecutor, said of Sneddon’s actions: “It’s way too personal. It’s way out of line. If he does any substantive parts of an investigation, he may become a witness in the case.” She continued: “It lets these very talented defense attorneys take him apart before the jury and explain that it’s not his place to do that. He creates trouble in and out of the courtroom for himself by taking on that role.”

– Although the accusing family’s story had numerous holes in it, Sneddon went forward with the case and pressed charges. Read on to learn about the second set of allegations against Michael Jackson.
………..

THE 2003 ALLEGATIONS

THE ACCUSING FAMILY

The relationship between Michael Jackson and his second accuser began innocently enough. Two years ago, the recovering cancer patient made a request through the Make a Wish Foundation to meet the pop superstar. Jackson obliged and eventually formed a friendship with the boy and his family. The boy’s mother characterized her children’s relationship with the singer as a “loving father, sons and daughters one,” even crediting Jackson with helping her son overcome his bout with cancer.

Court documents reveal that this was not the first time the family had used the boy’s cancer as a way to get close to celebrities. According to a report filed by the Los Angeles County Department of Children and Family Services: “Mom said that they met the celebrities due to her son’s illness and that the celebrities are very supportive of her son and their family.” The mother told a caseworker that through her connection to celebrities, she had “found ways to get things for her kids.”

Rush Hour director Brett Ratner was one of the many celebrities who had met and befriended the boy. “[He] would sit in my director’s chair. When I told him to get up, he’d tell me to go to hell… He’s more street smart than I was at that age,” Ratner recalled. “I always had a weird feeling that the mother would set Michael up. I always liked the father. But the mother was an opportunist.”

Adding credence to Ratner’s suspicion was the fact that the family had a history of making unsubstantiated abuse claims. In 1998, they accused security guards from JCPenney and Tower Records of physically assaulting them after pulling them over for shoplifting. Two years after filing a $3 million lawsuit against the companies, the mother also accused the guards of sexually assaulting her during the altercation. She alleged that one of them had fondled her breasts and pelvic area for approximately seven minutes, a detail that had never come up in her initial depositions. The companies settled out of court for $152,500 without admitting guilt.

Tom Griffin, the attorney who represented JCPenney in the case, told NBC’s Mike Taibbi that the family had no evidence to substantiate their claims. “[The mother] just came up with this fairy tale, not a fairy tale, it’s a horror story, and just ran with it,” Griffin said.

A psychiatrist hired by JCPenney during the investigation said that the children’s testimonies sounded scripted and rehearsed, a suspicion that was confirmed by the boy’s father. In an affidavit, he admitted that the kids were coached by their mother to lie. According to Russell Halpern, an attorney for the father, “[The mother] wrote all of their testimony. I actually saw the script.”

Halpern was hired when a bitter custody dispute arose between the parents following their divorce in 2001. The battle took an unexpected turn when the mother accused her ex-husband of spousal abuse, an allegation that was initially denied by the couple’s three children. In October 2001, social workers were called to investigate the family following an altercation that took place in their home. When questioned on their own, the children did not allude to any abuse on the father’s part. The social workers left but were called back when the mother returned. In the presence of their mother, the children all changed their story, alleging that their father was indeed abusive.

The father pleaded no-contest to the charges and was barred from seeing his children as a result. During an interview on Larry King Live, Halpern, who is currently trying to obtain visitation rights for his client, discussed documents from the JCPenney case that suggest the abuse allegations against the father were false. “[The mother] was specifically asked, ‘did he ever hit you?’ and she said ‘no’ and then she elaborated by saying he was a wonderful husband, he had never touched her, he didn’t have it in him to touch a woman and he had never touched the children, never as far as even spanking the kids.”

In court papers that were later filed during the custody proceedings, the mother painted a startlingly different picture of her ex-husband, claiming that her children were terrified of him. “Every single night, one of my sons barricades the front door by putting two chairs in front of the door,” she alleged. “He also puts a boogie board and an archery arrow against the front door… Both boys sleep with baseball bats.”

With their biological father out of the picture, the children were reportedly encouraged by their mother to refer to various other men in their lives as “daddy,” a title that was eventually given to Michael Jackson. The mother told a British newspaper last year that it was Jackson who encouraged the children to refer to him as their father. Sources close to the family, however, suggest that it was the other way around.

Whatever the case may be, Jackson formed a relationship with the family; the eldest son was even featured on the now infamous Living with Michael Jackson documentary. The 12-year-old raised eyebrows when he told journalist Martin Bashir that he had once spent the night in Jackson’s bedroom. The boy’s comments led to two separate investigations into possible sexual abuse on Jackson’s part, investigations that would later help Jackson’s defense.

AUTHORITIES GET INVOLVED

Prompted by what was shown on the Living with Michael Jackson documentary, a school official contacted the Department of Children and Family Services and requested that they investigate Jackson. From February 14th to February 27th, social workers interviewed the family, who all maintained that Jackson had never acted inappropriately around them. The mother stated that her children had never been left alone with Jackson and they had never slept in a bed with him. According to the report: “The investigation by the Sensitive Case Unit concluded the allegations of neglect and sexual abuse to be unfounded.”

Another investigation was launched when media psychiatrist Carole Lieberman filed a complaint with the Santa Barbara County Sheriff’s Department in February 2003. She asked for Jackson to be investigated and also demanded that his children be removed from his custody. “Bubbles the Chimp [Jackson’s former pet] is reportedly now living in an animal sanctuary. One would wonder how and why that came about. If Mr. Jackson is unable to take good enough care of his pet chimpanzee, shouldn’t you be concerned about his children?”

About the boy in the documentary, Lieberman noted: “There was an unmistakable sense that something sexual had occurred with [the boy], as evidenced by his body language and his submissive demeanour towards Michael.”

The SBCSD investigated and closed the case on April 16th with “no further action required.” The SBCSD report cites interviews with the family that were conducted by three Los Angeles social workers. According to the alleged victim: “Michael is like a father to me, he’s never done anything to me sexually.” He added that he had “never slept in bed with Michael,” and that his mother was “always aware of what goes on in Neverland.”

The boy’s mother told social workers that: “Michael is like a father to my children, he loves them and I trust my children with him.” Of Jackson, she said he had “never been anything but wonderful. My children have never felt uncomfortable in his presence. Michael has been a blessing.” The boy’s older sister also defended Jackson saying, “Michael is so kind and loving.”

Despite the fact that the family had nothing but praise for the singer, people within the Jackson camp were already wary of their motives. In early February, Jackson hired criminal defense attorney Mark Geragos to protect him from what seemed to be an opportunistic family. Geragos said in an interview, “I was brought in this February when somebody wisely, in retrospect, felt that there was something wrong here with this particular family.”

On the investigations that were conducted, Geragos commented, “You’re talking about a situation where the sensitive case unit of the L.A bureau… investigated this case. Their most qualified people interviewed all of the participants and they came back… with [an unfounded ruling].”

With two government agencies concluding that no abuse had taken place, Geragos assumed the case was over. “There wasn’t anything more that could have been done at that point.” The mother’s behaviour, however, would soon raise more red flags within the Jackson camp.

NOT AFTER MONEY?

After the airing of the Bashir interview, the mother of the boy who appeared on the documentary made several attempts to cash in on her relationship with Michael Jackson. She sold her story to a British tabloid but, at that point, only had positive things to say about the pop star. She seemed outraged by people’s reaction to Bashir’s documentary and filed an official complaint with the Broadcasting Standards Commission.

The mother also planned to file a lawsuit against the company that aired the documentary and, in February 2003, hired civil lawyer Bill Dickerman to represent her in the case. Dickerman told ABC News: “[The boy] had been on camera, there had been no consent given and when she found out about it, she was absolutely livid.”

Michael Jackson seemed equally angered by the tone of the documentary and began compiling footage for a rebuttal video. To counter the negative publicity surrounding Jackson’s relationships with children, the boy and his family filmed interviews where they made statements in Jackson’s defense. The footage was supposed to be included in the rebuttal video but the mother’s boyfriend Major Jay Jackson (no relation to Michael) demanded financial compensation in return.

During a pre-trial hearing, Major Jackson recalled saying to one of Michael Jackson’s associates: “This family has nothing and you’re making millions from [the rebuttal video] and what are you going to do for this little family?” To appease Major Jackson, the associate offered the family a house and the children a college education in return for their permission to use the footage. Major Jackson refused the offer, instead making a demand for money. While Major Jackson never confirmed whether or not he received any money from the Jackson camp, the footage of the family was not included in the televised version of the rebuttal video, indicating that his demand for financial compensation was not met.

Jay Jackson also testified that in February he was approached by two British journalists who were interested in paying for the family’s story. According to one of the journalists who got in contact with the family, “The starting figure was $500 from myself, and that’s supposedly when [Major Jackson] consulted with the mother.” Major Jackson came back with a demand for $15,000 and was turned away.

When their attempts to cash in on the post-Bashir controversy failed, the family filed for emergency help on March 3, 2003. Court documents reveal that a week later, the mother filed for an increase in alimony from her ex-husband and asked for her child support to be doubled.

Shortly after, she returned to Dickerman with plans to sue Michael Jackson for an issue unrelated to child molestation.

Dickerman began a letter-writing campaign to Mark Geragos, claiming that Jackson was in possession of some of the family’s belongings including furniture and passports. Dickerman demanded the return of these items and also alleged that the family was being “harassed” and “terrorized” by Geragos’ Private Investigator Bradley Miller. It would be months before the family would take these claims to the police.

While the relationship between Michael Jackson and the family had obviously become contentious after the airing of the Bashir documentary, they maintained all along that Jackson had never sexually abused the boy. That all changed in June 2003, when Larry Feldman – the civil lawyer who brokered a $15 million settlement for Jackson’s first accuser – entered the picture.

[*] i filmati in questione sono stati prodotti da Lerry Nimmer e raccolti in un documentario già in commercio in formato DVD: Michael Jackson: The Untold Story of Neverland [la storia mai raccontata di Neverland]www.nimmer.net/
Un piccolo assaggio www.youtube.com/watch?v=sp9KRtkVgOo…ex=0&playnext=1
Al momento presente solo in inglese.

[**] i filmati a cui si fa riferimento sono i famosi “take two the footage you were never meant to see” [i filmati che non volevano farti vedere]
Take Two (Traduzione COMPLETA)
www.youtube.com/watch?v=qDMvL6pf3sw&feature=related
www.youtube.com/watch?v=fAtv22QusrI&feature=related
www.youtube.com/watch?v=WAPHiKvzBSE&feature=related
www.youtube.com/watch?v=s6s4gOL1f_U&feature=related
www.youtube.com/watch?v=JiQXRYiT1-A&feature=related
www.youtube.com/watch?v=UT-w0VKyc-E&feature=related
www.youtube.com/watch?v=M91_DrLikzc&feature=related
www.youtube.com/watch?v=iKuwAwo7BDs&feature=related
www.youtube.com/watch?v=zAbDT4soXlE&feature=related

[in questo estratto c’è una piccola testimonianza di Elizabeth Taylor al Larry King Live, che se non ricordo male non dovrebbe

essere presente negli altri video, in caso contrario ‘pardon’]
Take Two – The Footage You Were Never Meant To See-extract2
www.youtube.com/watch?v=-jDobgJzDjI

[e questa è la dichiarazione spontanea di Bashir dopo il 25 giugno 2009]www.youtube.com/watch?v=kqDXp7X8cd4&feature=related

ENTER LARRY FELDMAN AND STAN KATZ

After meeting with civil lawyer Larry Feldman, the boy finally came forward with the sexual abuse allegations against Michael Jackson. Feldman sent the boy and his family to see psychiatrist Stan Katz, who had also been involved in the 1993 case. According to documents obtained by NBC, Dr. Katz told the boy, “Look, if you go ahead with this civil lawsuit, your family will get money if they win.”

Suddenly, lurid details about the alleged abuse began to materialize. The boy claimed that while at Neverland he “drank alcohol every night and got buzzed.” When he told Jackson his head hurt, he was supposedly told to: “keep drinking, it will make it feel better.”

The boy’s younger brother alleged that he and his brother “constantly sleep in Michael’s room with Michael… in Michael’s bed.” He claimed to have witnessed Jackson touch his brother inappropriately on at least two separate occasions.

These were the same kids who, less than four months earlier, had vehemently defended Jackson to social workers. For some reason, after all of their previous denials of abuse on Jackson’s part, the family drastically changed their story after getting involved with Feldman and Katz.

Feldman took the family back to the Department of Children and Family Services and asked them to overturn their “unfounded” ruling. The DCFS refused, saying that because the boy was not in immediate danger, there was nothing else they could do. Dr. Katz then reported the alleged abuse to the Santa Barbara Police Department who subsequently launched an investigation in June 2003.

In addition to being involved with both of Jackson’s accusers, Dr. Katz had another connection to the Jackson case – one of his patients included Bradley Miller, the Private Investigator who had been hired by Mark Geragos to keep an eye on the family.

Katz told authorities about Miller’s involvement in the case and also informed them about a tape that Miller had made of the family defending Jackson in mid-February. In what appears to be a highly unusual move, Santa Barbara authorities then asked the accuser’s stepfather Jay Jackson to help them investigate Miller. Working as a “confidential agent,” Major Jackson was sent to scope out the location of Miller’s office and report his findings back to the SBPD.

After five months of investigating, the Santa Barbara Police Department was ready to go forward with its case. But first, the family would have to agree to put their civil lawsuit on hold and go forward with the criminal case against Jackson.

JACKSON IS ARRESTED AND CHARGED

In June 2003, Santa Barbara District Attorney Tom Sneddon began to personally investigate the accusing family’s claims against Michael Jackson. Notes from the boy’s therapist reveal that the family was also planning to file a lawsuit against Jackson with the help of civil attorney Larry Feldman. Their plans to sue the pop star, however, would have to wait; after 1993, Sneddon amended California laws so that if civil and criminal proceedings arose over the same allegation, the civil proceedings would be stayed until after the criminal case was resolved. Consequently, if the family chose to go forward with their lawsuit, the proceedings would remain inactive until the statute of limitations in the criminal case expired.

While it would be years before the family could seek monetary damages from Jackson in court, they were informed by Sneddon of a state victim’s fund that would provide them with financial compensation if they persisted with the allegations. In November, Sneddon met with the accuser’s mother in an empty parking lot to provide her with the necessary paperwork to apply for the fund. Less than a month later, the family went forward with the case.

The accuser and his family provided authorities with a fifty-page affidavit detailing their allegations. In addition to the child molestation accusations, the family also claimed that they were held hostage at Jackson’s Neverland ranch for several days in February 2003. Using this affidavit, Sneddon obtained a warrant for Michael Jackson’s arrest as well as a warrant to search Neverland Ranch.

Later that day, authorities also searched the office of Bradley Miller, Mark Geragos’ Private Investigator. During the raid, Sneddon confiscated a tape that featured footage of the accusing family praising Jackson. The contents of the tape would present a problem for the prosecution: the interview with the family was conducted in February 2003 but according to the family’s affidavit, Jackson had molested the boy and kidnapped the family that very same month. Having access to this tape gave Sneddon an opportunity to familiarize himself with Jackson’s defense strategy, which would most likely center around the family’s inconsistent statements.

In spite of this evidence, Sneddon continued with the case. On November 19, he held a press conference where his behaviour led many to believe that he had a grudge against Michael Jackson stemming from the 1993 case. Despite the serious nature of the allegations, Sneddon and Sheriff Jim Anderson created a jovial atmosphere by making several jokes at Jackson’s expense.

After Jackson was arrested, Sneddon gave an exclusive interview to Diane Dimond where he referred to the pop star as “Jacko Wacko” but strongly denied having a vendetta against him. He later apologized for his comments, saying, “If my mom was still alive she would take me to task for not being a good person.”

In early December, news that Jackson had already been cleared of any wrongdoing by the Department of Children and Family Services in February was leaked to the press. Sneddon dismissed the DCFS investigation as an “interview,” failing to point out that his own department had also investigated Jackson in February and had come back with the same conclusion as the DCFS. Regardless, Jackson was charged on December 18th with 7 counts of lewd and lascivious conduct with a child under the age of 14 and 2 counts of administering an intoxicating agent. These alleged acts took place between February 7th and March 10th.

Many were taken aback by the questionable timeline. Jackson knew this boy for two years and only started to molest him while in the midst of a huge scandal involving him and past accusations of sexual abuse? How could Jackson have molested the boy while simultaneously being investigated for sexual abuse by two separate sets of authorities? Why did the entire family continually deny any wrongdoing on Jackson’s part until they got in contact with a civil lawyer? Furthermore, it seemed highly suspicious that Jackson hired his defense attorney before any alleged crime was committed.

In the months following the filing of the charges, much of Jackson’s defense strategy was leaked to the press. The public learned of the family’s litigious past, their previous denials of abuse on Jackson’s part and their involvement with Larry Feldman, the civil lawyer who represented Jackson’s first accuser. Mark Geragos also informed the media that Jackson had an “iron-clad alibi” for all of the dates of the timeline. How could Sneddon’s case proceed when he had an accuser who lacked credibility and a Defendant with an alibi? Keep reading to find out…
……

NEW CHARGES BROUGHT
Although Tom Sneddon had officially filed a criminal complaint against Michael Jackson in December 2003, he later took his case to a secret grand jury, which resulted in a new 10-count indictment. The new charges reveal several troubling inconsistencies in the prosecution’s case and also indicate that Jackson’s defense evidence is being unfairly used against him. Please read the following sections carefully to gain a better understanding of the grand jury indictment:

How did the convening of a grand jury put Jackson’s defense team at a disadvantage?

First it should be noted that the grand jury proceedings took away Jackson’s right to a preliminary hearing. A preliminary hearing is advantageous to the defense because it allows them to:

1) cross-examine the prosecution witnesses
2) get an idea of what evidence the prosecution has
3) better prepare themselves for a trial

The prosecution’s case can also be thrown out during a preliminary hearing if the judge feels there is not enough evidence to go to trial. By avoiding a preliminary hearing, Sneddon was able to present his case without any defense attorneys present. His witnesses were not cross-examined and any evidence he presented to the grand jury went unchallenged. Most legal experts agree that by presenting a case to a grand jury, a prosecutor is almost guaranteed to get an indictment returned. If Jackson’s defense attorneys had been given the opportunity to cross-examine the accuser and other witnesses during a preliminary hearing, the case might have fallen apart. Sneddon managed to avoid this by taking his case to a grand jury.

What is the difference between the charges in the original complaint and the charges in the indictment?

On April 30th, 2004, Jackson was indicted by a grand jury on four counts of lewd and lascivious conduct with a minor, four counts of administering an intoxicating agent, one count of attempted child molestation and one count of conspiracy. These alleged acts took place on or between February 20th and March 12th 2003.

If you look at the original complaint and compare it to the indictment, you’ll find that while the accuser is the same, Sneddon’s case has undergone several major changes. Jackson was originally charged with seven counts of lewd and lascivious conduct with a minor and two counts of administering an intoxicating agent on or between February 7th and March 10th.

One notable difference in the accuser’s story – besides the shift in the timeline and the change in the amount of times he was allegedly abused – is that the charges in the complaint state that the boy was only given alcohol twice. This indicates that the accuser was sober throughout most of the occurrences of alleged abuse. The charges in the indictment, however, suggest that the boy was intoxicated throughout every incidence of alleged abuse.

Perhaps the most questionable change, however, is that the conspiracy allegation was not included in the original charges. The family went to the police in June and Jackson was not charged until December; authorities had five months to investigate the family’s claims against Jackson. Surely if there was evidence of a conspiracy, it would have been uncovered during those first five months of investigation.

What is the basis of the conspiracy charge that has been brought against Jackson?

In the indictment, Jackson is accused of 28 overt acts of conspiracy including child abduction, false imprisonment and extortion. The prosecution alleges that Jackson conspired with five unnamed employees to kidnap the family and force them into making positive statements about him. According to the prosecution, Jackson forced the family into making these statements so that he could improve his public image after the airing of the controversial Living with Michael Jackson documentary. He then allegedly molested the boy.

Although Jackson’s associates are also accused of kidnapping the family, Jackson is the only one who has been charged; the five alleged co-conspirators are unindicted. Some legal experts have speculated that Sneddon might be threatening them with charges in order to tempt them to turn on Jackson. According to Joe Tacopina, an attorney for two of the alleged co-conspirators, his clients were offered immunity if they agreed to testify against Jackson. Both men refused Sneddon’s offer and denied the family’s allegations.

Did Sneddon use Jackson’s defense evidence to amend the weaknesses in the prosecution’s case?

It seems that after Sneddon became aware of Jackson’s defense strategy, he amended his case so that Jackson would have nothing left to defend himself with. Here are some examples of how Sneddon used what he knew about Jackson’s defense evidence to strengthen the prosecution’s case:

1) During the summer of 2003, Sneddon was informed by psychiatrist Stan Katz that Private Investigator Bradley Miller was in possession of a tape of the accuser and his family praising Jackson. The tape was made in February, which seemingly contradicted the family’s claims that Jackson had kidnapped them and molested the boy that month. Upon learning about this tape, Sneddon raided Miller’s office, took the tape and viewed it; these actions violated Jackson’s attorney/client privileges because Miller was working for Jackson’s lawyer.

By viewing the tape, Sneddon discovered that Jackson’s defense strategy would likely revolve around the family’s previous denials of abuse. Sneddon then found a way to discredit this evidence; he claimed that the family was coerced into making positive statements on Jackson’s behalf so that the singer could improve his image after the airing of the Martin Bashir documentary. This is the basis of the conspiracy charge that was brought by the grand jury in April 2004. Had Sneddon not viewed Jackson’s defense evidence, the conspiracy charge might not have materialized and the tape would have been used to exonerate Jackson. Instead, it is now being used by the prosecution as evidence of a criminal conspiracy.

2) In December 2003, Mark Geragos told Larry King that people within Jackson’s camp were told to keep an eye on the family after the airing of the Living with Michael Jackson documentary. According to several sources, the employees took careful notes and documented the mother’s suspicious behaviour. These employees will undoubtedly be called as defense witnesses. By accusing them of being part of a conspiracy, Sneddon has now tainted their potential testimonies. It appears that the precautions that Jackson took to protect himself from a seemingly opportunistic family (like asking his associates to watch out for questionable behaviour on the mother’s part) have been used against him as evidence of a conspiracy.

3) Geragos told the press that Jackson had an iron-clad alibi for every date of the alleged abuse. By accusing Jackson’s associates of conspiring with him, Sneddon has possibly discredited Jackson’s “iron-clad alibi.”

4) The family’s interview with the Department of Children and Family services was conducted around February 20th. As you may recall, the entire family denied abuse on Jackson’s part, said Jackson had never been alone with the boy and said Jackson had never shared a bed with him. This was a major hole in the prosecution’s case. According to the original complaint, the abuse began on February 7th but according to statements made by the family around February 20th, the boy had never been alone with Jackson. It would have been impossible for any abuse to have occurred between February 7th and February 20th. If you look at the new charges, these two weeks have disappeared from the timeline. The abuse is now alleged to have begun after February 20th, rendering the family’s initial statements to social workers irrelevant.

5) According to Geragos, the family recorded videotaped statements and signed numerous affidavits saying Jackson did nothing wrong. In fact, they were apparently still defending Jackson even after March 10th. By saying the family was kidnapped, harassed and threatened by members of the Jackson camp, Sneddon now has a way to justify the fact that they were defending Jackson before, during and after the alleged abuse occurred.

Why the allegations of kidnapping lack credibility

The conspiracy charge might have made Sneddon’s case appear more logical to the average person but to those who have followed the case closely, it adds more inconsistencies to allegations against Michael Jackson. Here are several reasons why the family’s claims of kidnapping might be false:

1) The prosecution claims that Jackson forced the family into making statements in his defense because he wanted to improve his public image after the airing of the Bashir documentary. If this is true, several questions come to mind:

Why was the footage of the family not included in Jackson’s televised rebuttal to the documentary?

Why would Jackson then turn around and molest the boy if he was so concerned about people thinking he was a child molester?

The accuser’s stepfather testified that he asked Jackson for money in return for the family’s participation in the rebuttal video. If Jackson was holding the family against their will, how can the father’s demand for money be explained? Surely, if Jackson was able to force the family into praising him on camera, he could have also forced them into signing a consent form allowing him to use the footage; under these circumstances, the stepfather wouldn’t have had any grounds to ask for financial compensation.

2) The family claims they were held against their will at Jackson’s Neverland ranch in February 2003 but the record shows that throughout that month, they had numerous opportunities to ask for help. For example:

– Two police departments interviewed the family in mid-February 2003 after being asked to investigate Jackson. Why didn’t any of the family members indicate to social workers that they were being held against their will? Why didn’t the social workers pick up on the fact that something was wrong?

– The mother got in contact with civil attorney Bill Dickerman in February 2003. Why didn’t she tell him to phone the police? Furthermore, do kidnappers generally let their victims leave to visit their civil lawyers?

– The family went on several shopping sprees in February 2003; could they not have gotten help from somebody while out in public?

– According to the prosecution, the family was able to escape from Neverland but Jackson “cajoled” them back. Why didn’t they go to the police as soon as they escaped? And if they were really in fear of their safety, why did they allow their kidnapper to talk them into coming back to his home?

– The mother’s husband testified that the family was at his apartment when Private Investigator Bradley Miller interviewed them in February. Why were they at the stepfather’s house when they were supposedly being kidnapped by Michael Jackson and his employees?

3) The mother’s divorce attorney Michael Manning told reporters that the mother was still praising Jackson in April 2003. Why would she be defending Jackson after he had allegedly kidnapped her?

So what now?

Recently, Jackson’s new attorney Thomas Mesereau Jr. filed a motion to have the grand jury indictment dismissed, claiming that the proceedings were not conducted properly. The next section will examine the numerous instances and accusations of prosecutorial misconduct on Sneddon’s part.
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What’s My Age Again?

In a recent defense motion, attorney Brian Oxman pointed out that the mother of Michael Jackson’s accuser “testified before the Grand Jury without the benefit of medications.” After reading through hundreds of pages of her testimony, I am inclinded to agree.

Janet Arvizo – who currently goes by the name Janet Jackson – made several bizarre claims throughout the grand jury proceeding. Most notably, she insists that Michael Jackson kidnapped her and her children and, in a cunning ploy to manipulate them into saying nice things about him on camera, convinced the Arvizos that killers were after them.

I wish I was making this up.

If you want to view the transcripts for yourself, click here although I should warn you that you’re in for a major headache if you attempt to read them all, namely because Mrs. Arvizo (or is it Mrs. Jackson now?) doesn’t make a whole lot of sense. As one observer bluntly put it, reading Mrs. Arvizo’s testimony is like “walking into a wall of dumb.” Indeed. Within minutes of being sworn in, Mrs. Arvizo already comes across as somewhat confused when she tells the court that she has no idea how old she is:
Initially, I assumed that Mrs. Arvizo had misspoken. Perhaps she meant that she didn’t know how old she was when her sons were born. But then, there it is again on page 4, Janet Arvizo’s startling admission that she does not know her own age:
Of course, this doesn’t necessarily mean that Michael Jackson didn’t kidnap her family and molest her son but this isn’t an essay about Jackson’s guilt or innocence, it’s an essay about the merits of taking your medication. So let’s continue.

According to Janet Arvizo’s testimony, her family’s relationship with Jackson turned sour after the airing of the now infamous Living with Michael Jackson documentary. The two hour program, which placed great emphasis on the nature of Jackson’s relationship with Mrs. Arvizo’s son “John”, led to a huge scandal, which, in turn prompted Jackson’s PR team to snap into damage control mode. The measures that were taken to restore Jackson’s image after the airing of the documentary are now the basis of the conspiracy charge against him. The indictment alleges that Jackson conspired with several employees to kidnap, falsely imprison and extort statements from the Arvizo family.
And so the story begins.

This Will Stop the Killers!”

After the documentary aired in Britain, Jackson allegedly phoned Mrs. Arvizo and insisted that her son had to participate in a press conference to stave off killers:

Pop quiz time! Somebody phones you and tells you that killers are after your child and that the only way to stop them is to have your child participate in a press conference. You:

a) Call the police and tell them that killers are after your child
b) Ask the caller who is after your child and why
c) Question how the heck a public press conference is going to protect your child from killers
d) All of the above
e) Jump on the next flight to Florida to participate in the press conference, no questions asked

Just like any other rational, stable mother, Janet Arvizo picked (e). Upon receiving Jackson’s phonecall, she flew to Florida with her kids only to discover that *gasp* there was no press conference. The press conference scam is overt act number one of the alleged conspiracy.

And if you think that was slick, just wait until you hear what Michael Jackson did at a hotel in Florida:
Shocking! He asked Janet Arvizo not to watch Living with Michael Jackson – overt act number two. I’m not really sure how this constitutes kidnapping, false imprisonment or extortion, or why asking somebody not to watch a TV show is illegal but, hell, I’m just a business student, what do I know about law?

Next, Janet Arvizo was asked by one of Jackson’s business associates to sign a blank sheet of paper:
Well, I guess since that press conference didn’t work out, those pesky killers needed something to keep them happy. For some reason, Mrs. Arvizo didn’t question why a blank sheet of paper with her signature on it would be of any use to a bunch of assasins. But then again, these hypothetical killers are after a 12-year-old kid from East L.A, so who knows, right?

If we are to believe Janet Arvizo’s version of events, her signature from the blank sheet of paper was then superimposed onto another document that had her agreeing to take part in a lawsuit against the station that aired Living with Michael Jackson. Sounds plausible. It’s not like this woman is lawsuit happy or anything.

After manipulating her into signing the blank sheet of paper, Michael Jackson’s “people” had the nerve to make her sign yet another document:
Aren’t these friggin’ killers every satisfied? Damn! Anyway, the statement in question must have been the one that Janet Arvizo released in February 2003, where she referred to Jackson as her “children’s angel.” Either she was tricked into signing the statement or Mrs. Arvizo is now trying justify the fact that she publicly praised Michael Jackson throughout the entire time period during which she was allegedly held hostage by him. I’ll let you figure that one out.

Kidnapped

After the trip to Florida, the Arvizo family flew back to Santa Barbara on a private jet with Jackson, three of his nannies, his children, his doctor, Chris Tucker, Tucker’s fiancee Azja and several others. And this is where the story just gets fucking weird.

According to Mrs. Arvizo, she woke up in the middle of the night to a very disturbing sight:
In a response to this allegation, a Jackson supporter who regularly posts on the King of Pop fan forum proposed the following challenge to anybody who believes Janet Arvizo’s story: try licking a child in front of his or her parent and see what happens. So far, nobody has gone through with the experiment but I’m going to go out on a limb and assume that anybody who attempts this will end up getting an ass kicking. Of course, Janet Arvizo is clearly not your typical parent and in true form, she simply brushed the incident off as a hallucination (remember what I said earlier about taking your medication?)

Interestingly enough, the only other person who could corroborate Mrs. Arvizo’s story was her younger son “James.” Everybody else who was on the plane just happened to be asleep when Michael Jackson decided to spontaneously start licking “John” Arvizo’s head. Isn’t that remarkable?

Once the plane landed in Santa Barbara, Jackson allegedly held the family hostage at his Neverland ranch (overt act number four). According to Mrs. Arvizo, Jackson’s business associate Dieter Weisner repeatedly told the family that they were not allowed to leave Neverland because Jackson wanted them to participate in a videotaped rebuttal to the Martin Bashir documentary. Naturally, she was told that this would stop the killers (overt act number five).

All I have to say is that Jackson and his henchmen sure concocted one hell of a scheme – convincing this poor family that killers were after them just so that they could get some footage of the Arvizos praising Jackson. Here’s a thought: why didn’t Jackson’s associates just ask the Arvizos to appear in the video? Jackson had helped “John” Arvizo pay his medical bills, surely this family would have been more than happy to defend him in an interview. Was this alleged kidnapping scheme even necessary? Either Michael Jackson is a mentally challenged version of Don Corleone or Janet Arvizo is making the whole thing up.

Not that it matters because the footage of the Arvizos was never even featured in the final version of Jackson’s rebuttal video. Kind of defeats the whole purpose of this kidnapping plot, no?

Escape from Neverland: Parts I and II

After days of being held against her will at Neverland, Mrs. Arvizo finally decided to seek help from Jackson’s house manager Jesus Salas:
Salas helped the Arvizo family escape from Neverland in the middle of the night in what Janet Arvizo described as a “box, expensive car.” Although she was now free from the evil clutches of Michael Jackson and his business associates turned henchmen, Mrs. Arvizo did not phone the police or tell anybody that she had just escaped from a kidnapper. She did, however, begin to receive numerous phonecalls from Jackson’s associate Frank Tyson, asking her to come back to Neverland (overt act number six).

Gee, I wasn’t aware that kidnappers ask their victims to go somewhere with them. I thought that they generally… umm… kidnapped them.

Oh well, there goes my belief system.

Anyway, here’s what was said regarding Mrs. Arvizo’s decision to return to her kidnapper’s home:
Frank Tyson also allegedly promised Mrs. Arvizo that “the Germans” (Deiter Weisner and attorney Ron Konitzer) had been fired after Jackson discovered how mean they had been to the family. This, along with Tyson’s insistance that her children were in danger, prompted Mrs. Arvizo to return to Neverland.

But when the Arvizos arrived, they were horrified to discover that “the Germans” were back. Uh oh. Immediately realizing that it had been a bad idea to return to the place where she had previously been held hostage (who would have thought?), Mrs. Arvizo again sought the help of Jesus Salas. Apparently, even though he had turned on Jackson by helping his kidnapping victims escape, Jesus Salas still had a job at Neverland. That was awfully nice of Mr. Jackson. Most crime bosses would have fired the dude – or killed him. Jackson must have at least scared him though because Jesus Salas told Mrs. Arvizo that he could no longer help the family. Tragic.

Now Janet Arvizo knew that something was amiss and demanded to be returned home:
Mrs. Arvizo reluctantly left her children with their kidnapper and was returned to her boyfriend Jay Jackson’s house in Los Angeles:
What, they don’t have payphones in East L.A? Or here’s another idea: since Michael Jackson had so graciously granted Janet Arvizo her complete freedom, why didn’t she just physically go to the police station and report that her kids had been abducted?

Oh well. Nobody’s perfect.

Social Workers to the Rescue… Or Not

Luckily for Janet Arvizo, another opportunity to get her kids back presented itself to her on February 17, when she received a call from social workers who wanted to interview the Arvizo family.

Time for another pop quiz. Social workers phone you and ask to interview your children, who have been kidnapped by an evil pop star. You:

a) Tell the social workers that your kids have been kidnapped by an evil popstar
b) Phone up the kidnappers and say, “Hey, do you think you guys could maybe bring my kids back for a day, just so that they can be interviewed by social workers?”

I guess since her phones had allegedly been tapped, Mrs. Arvizo decided it would be a bad idea to tell the social workers what was going on. Instead, she called up Frank Tyson who apparently had no problem bringing the kids for an interview, on one condition: Janet Arvizo had to return to Neverland to give a videotaped statement about how much Michael Jackson had helped her family.

Mrs. Arvizo agreed to do the rebuttal video and Frank Tyson agreed to bring the kids to be interviewed by the DCFS. Isn’t it nice when kidnappers and their victim’s family members are able to work past their differences and negotiate? The video, which never actually aired on television, was played for the grand jury:
Yeah, lady, I have a lot of “whys” too, but they have nothing to do with any alleged criminal activity on Michael Jackson’s part.

After filming the rebuttal video, Mrs. Arvizo was allegedly advised by Jackson’s Private Investigator Brad Miller to contact an attorney before meeting with the social workers. Mrs. Arvizo got in contact with Vicki Podberesky, who allegedly convinced Mrs. Arvizo that she had to praise Michael Jackson when social workers interviewed her or else her kids would be removed from her custody:
On the day of the interview, Chris Tucker’s fiancee Azja and a Jackson associate named Asaf showed up at Mrs. Arvizo’s apartment. When social workers told Azja and Asaf that they could not be there during the interview, Asaf helped Mrs. Arvizo put a wire on. While one might argue that this is proof of a conspiracy, it should be noted that Mrs. Arvizo turned the device off less than a minute into the interview (the tape was aired in its entirety on NBC last year) so how can she now claim that she lied to social workers because she knew she was being listened to?

You underestimated Mrs. Arvizo if you thought she didn’t have an explanation for that one – even though she turned the wire off, she was convinced that Jackson’s people could still hear what she was saying because Asaf told her that there was another tape recorder in the room. Mrs. Arvizo says that Asaf told her this after she had been wired, but nowhere on the tape can Asaf be heard making such a statement. When asked to explain why, here’s what Mrs. Arvizo said:
Right. Jackson’s people realized how damaging this tape was and decided to edit out that part. Here’s a thought – if they thought this tape was so incriminating, why didn’t they just destroy it?

Of course, all of this conveniently explains why Janet Arvizo and all three of her children had nothing but glowing praises for Jackson when they were interviewed by social workers on February 20th, 2003. It’s beyond me why Jackson would even bother to monitor the interview because, according to the prosecution’s timeline, no molestation had occurred yet. Why would Jackson force the family to say that no sexual abuse had occurred when, even if we assume that he’s guilty, no sexual abuse actually had occurred at that point? My head is starting to hurt.

Forced to Go Shopping

After the DCFS interview, Jackson employee Vinnie Amen allegedly contacted Mrs. Arvizo and told her that her videotaped statement about Jackson was not convincing enough. As a result, she and her children would have to be shipped off to Brazil. Call me crazy but I’m not really seeing the cause and effect relationship here.

On February 21, Janet Arvizo returned to Neverland but was trapped in the guest house and forbidden from seeing her children. Several days later, Jackson had the family moved to a fancy hotel where they were allowed to make phonecalls, go on shopping sprees and go out for expensive meals. Fuck this, why can’t I be kidnapped by Michael Jackson?

Mrs. Arvizo claimed that she and her children tried to escape from the hotel, but when they made a run for it, Frank Tyson “stood like an X on the thing of the elevator and made me and the children go back into the room.” (Page 54, second day of testimony)

And while the nice kidnappers allowed her to use the phone, she didn’t tell anybody that she was being held against her will:
Regarding her little shopping spree, Janet Arvizo had this to say:
So she was manipulated into going shopping. Makes perfect sense.

And now we get to my favourite part of the story. After kidnapping the Arvizo family, threatening them, forcing them to sign documents and make statements in his defense and just generally acting like an asshole, Michael Jackson did nothing to stop Janet Arvizo from contacting a civil lawyer. On February 25th, in the midst of the entire kidnapping plotline, Janet Arvizo met with attorney Bill Dickerman. And to make things even more ridiculous, it was one of Jackson’s own employees who drove her to meet with him. Don’t believe me? Read it for yourself:
Man, this is the worst heist ever. But before you go accusing Michael Jackson of being a dumbass, it should be noted that, according to Mrs. Arvizo, Jackson’s henchmen were actually taking orders not from Jackson but from high profile defense attorney Mark Geragos:
What the fuck?!? So Geragos was willing to get involved in this conspiracy, risk being dibarred and possibly arrested just so that Michael Jackson could put together a stupid videotape? Okaaaaaaaaaay, moving on…

The Conspiracy to Dump Urine

So here’s the case so far: in February 2003, Michael Jackson, Mark Geragos, a business associate of Jackson’s, two Neverland employees and two other attorneys conspired to kidnap a family and force them into making videotaped statements saying what a great guy Jackson is. Although the whole point of this conspiracy was to combat speculation that he was a child molester, Michael Jackson chose this exact time period to start molesting John Arvizo. This was after he’d known the kid for three years. He also allegedly plied John Arvizo and his brother with alcohol.

Although this was seemingly the perfect plan, a little problem arose when John Arvizo had to give a urine sample for a doctor’s appointment. In an ingenious plot to prevent the doctor from detecting alcohol in the boy’s system, Jackson allegedly had his henchman Vinne Amen dump the urine sample:
Well, that was a great plan especially when you consider how hard urine is to come by. It’s not like John could have just – oh I don’t know – pissed into a cup when he got to the hospital.

Escape from Neverland: Part III

On March 11th, Janet Arvizo was scheduled to appear in court to demand an increase in child support and alimony. Although she was in the presence of a judge, she still did not make any mention of the fact that her children were being held hostage: I guess since Vinne Amen was there intimidating her, she felt helpless. (Although I’m not really sure what he could have done to her in the middle of a friggin’ court proceeding)

Finally, in mid-March, Mrs. Arvizo gathered up her courage and decided to take a stand against the forces of Neverland. With the help of her boyfriend Jay Jackson, Mrs. Arvizo devised the following plan:
I still like my idea of finding a payphone and calling the cops better but, hey, her plan worked. Mrs. Arvizo convinced Frank Tyson to bring the kids to her parents’ house for just a few days and that was the end of their troubles. That was all it took to outsmart Michael Jackson’s people? Wow.

Rather than use physical force to get the kids back to Neverland (like other kidnappers might have done) Jackson’s “people” merely threatened to not return the items that they’d taken from Mrs. Arvizo’s apartment (page 93, second day of testimony). What the hell kind of a threat is that? “Listen bitch, it’s either your kids or your furniture, got it?”

And now for our final pop quiz. After a month of being kidnapped, harassed, stalked and threatened, you and your children finally escape. You:

a) Call the police and tell them you were kidnapped, harassed, stalked and threatened.
b) Decide to forget the whole thing

Let’s find out what Janet Arvizo’s response was:

I Don’t Want the Devil’s Money”

Apparently, Mrs. Arvizo wasn’t that forgiving because she immediately sought the services of civil lawyer Bill Dickerman. Dickerman wrote numerous letters to Geragos demanding that he send to the Arvizos all of the statements that they had made in Jackson’s defense as well as any copies that were produced. Gee, I wonder why these statements were of such importance to the Arvizo family. Could it be that this material would prove to be a huge problem if the Arvizos decided to sue Jackson for alleged sexual abuse?

Nah. Janet Arvizo isn’t even interested in Michael Jackson’s money:
In fact, according to Janet Arvizo, Michael Jackson is the one who stole from her:
Damn, I guess owning half of Sony’s ATV catalogue isn’t as profitable as one might imagine. I mean, stealing Timberland boots from some poor single mother? That’s pretty low. Janet Arvizo seemed very upset about the loss of her boots:
As much as I’d love to respond to this with a sarcastic comment, I have no idea what she’s talking about here. Popcorn kernels? Huh?

The question still remains why Janet Arvizo went to a civil lawyer if she wasn’t interested in Michael Jackson’s money. In fact, she went to two civil lawyers before the police ever got involved. The second civil lawyer also just happens to be the same man who represented Jackson’s first accuser in 1993 and negotiated a multi-million dollar settlement between Jackson and the boy’s family. Coincidentally enough, the Arvizo kids finally came forward with their claims of abuse after getting involved with Feldman and being told that their family could make millions if they went through with a lawsuit against Jackson.

So much for not wanting the devil’s money.

But Seriously…

It should be obvious to anybody with a functioning brain that Janet Arvizo is full of shit. Based on her own recollection of events, she had numerous opportunities to contact the police during her alleged kidnapping but never did. This leads me to believe that she was not, in fact, kidnapped and only came up with this ludicrous story to justify the fact that she and her children vehemently defended Jackson throughout February 2003 – the same month during which Jackson allegedly molested John Arvizo.

It suffices to say that the only reason why this case is going to trial is because District Attorney Tom Sneddon has been obsessed with Jackson ever since the 1993 case against the pop star fell apart. Since then, Sneddon has repeatedly spoken to the press about the Jackson case and even reopened the investigation on several occasions, solely because of unsubstantiated tabloid reports about other accusers. But even after an exhaustive eleven year pursuit of Jackson, this was all Sneddon could come up with – a family of con artists who have made dubious claims of sexual abuse for financial gain in the past.

But as anybody who has followed the Jackson case knows, if you have the mass media on your side (as well as a PR firm who admittedly uses the Associated Press to spread pro-prosecution stories) and a general public who are quick to assume the worst about somebody who doesn’t adhere to societal norms, you can get the public to believe just about anything – even the non-sensical allegations against Michael Jackson.

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The Trial

The Molestation Charges
Jackson is accused of molesting Gavin Arvizo at his Neverland Ranch on several occasions in March 2003

Evidence:

Testimony of Gavin Arvizo, the alleged victim.

Testimony of Star Arvizo, who claims to have witnessed the alleged abuse on several occasions.

Defense Evidence:

Gavin Arvizo initially told authorities that the alleged molestation occurred before he and his family made videotaped statements in Jackson’s defense. (Link) This would also mean that the alleged abuse occurred before the boy defended Jackson to social workers in February. Gavin Arvizo now contends that the molestation took place after he repeatedly denied any wrongdoing on Jackson’s part. While it is understandable that the boy cannot remember the exact dates on which he was allegedly molested, his original assertion that the abuse took place before the videotape was made cannot be attributed to confusion on the boy’s part because he also told investigators that the videotape was made to cover-up the alleged molestation (see testimony of Sgt. Steve Robel).

Based on what District Attorney Tom Sneddon said in his opening statement, it’s possible that Michael Jackson was not even with the Arvizos at Neverland throughout the month of February. From pages 115-116 of Sneddon’s opening statement:

I believe that the records from the ranch logs and the testimony from individuals involved here will show that from basically March the 2nd to March the 5th, that the defendant and the Arvizos were on the ranch together. That again, from March 9th until March 12th, when the Arvizos left for the last time, that the Jackson — Michael Jackson, the defendant in this case, was present.” (Link)

It suffices to say that if investigators did discover that Mr. Jackson was not with the Arvizos throughout the month of February (as Sneddon implied in his opening statement), they must have realized that Gavin Arvizo was lying when he claimed to have been molested sometime between February 7th and February 20th. Hence, the changing of the timeline from February 7th – March 10th (as stated in the original charges) to February 20th – March 12th (as stated in the current set of charges)

According to an investigator, the boy originally claimed that he was molested between five and seven times. Gavin Arvizo only testified to two incidences of alleged molestation. (Link)

Gavin Arvizo’s younger brother Star, who supposedly walked in on Jackson molesting his brother, said under cross-examination that there are seven locks on Jackson’s bedroom door (see testimony of Star Arvizo, page 12) and an alarm that goes off if anybody approaches (Link). Yet somehow, Star Arvizo managed to walk into Jackson’s room unnoticed on two seperate occasions.

In his grand jury testimony and in past police interviews, Star Arvizo claimed to have witnessed Jackson rubbing his penis against Gavin Arvizo’s behind while the boy slept. While testifying at the trial, Star Arvizo denied ever having made such a statement. (See testimony of Star Arvizo, page 34)

When Jackson’s defense attorney pointed out that Star Arvizo’s description of the second incident of alleged molestation differed from an earlier description that he had given of the same incident, Mr. Arvizo suddenly claimed to have actually witnessed three incidences of alleged abuse. (See testimony of Star Arvizo, page 34 and recap from E! Online)

Star Arvizo alleged that Jackson once appeared naked in front of him and his brother (Link). During his testimony, Gavin Arvizo was asked whether or not he was aware of the fact that Jackson has a skin disorder called Vitiligo that eats away at his pigment. Mr. Arvizo acknowledged that he was aware of Jackson’s skin disease. Jackson’s attorney then asked him whether or not he was aware of the fact that Jackson has brown patches on his body, to which Mr. Arvizo replied, “I didn’t know about patches. I thought he was just all white.” (See testimony of Gavin Arvizo, pg. 39) There are various pictures of Mr. Jackson on the Internet where one can clearly see that his body is not white all over, as Gavin Arvizo claimed.

In spring 2003, after the alleged abuse took place, Gavin Arvizo told his principal that Jackson had not sexually abused him Mr. Arvizo claims that he said this because he didn’t want the kids at school to make fun of him. (Link)

The Alcohol Allegations
Jackson is accused of supplying Gavin Arvizo with liquor to seduce the boy

Evidence:

Testimony of Gavin Arvizo

Testimony of Star Arvizo

Testimony of Davellin Arvizo

Testimony of Kiki Fournier, Jackson’s former maid. During her twelve years working at Neverland, Fournier claimed to have seen several minors who “might” have been intoxicated (Link).

Defense Evidence:

Ms. Fournier conceded that she had never witnessed Jackson serve alcohol to minors. (Link).

The defense claims that the Arvizo children broke into Jackson’s wine cellar and drank his alcohol when he was not at Neverland.

In his testimony, Star Arvizo claimed that he and his brother got drunk with Jackson from the time they arrived at Neverland from Miami (February 7th) to the time they left the ranch for the first time with house manager Jesus Salas (February 12th). (See testimony of Star Arvizo, pages 14-15) As mentioned earlier, the District Attorney said that Jackson was not at Neverland with the Arvizos during this time frame.

Star Arvizo admitted that he knew the exact location of the key to Jackson’s wine cellar. (See testimony of Star Arvizo, page 19)

The accuser’s older sister Davellin Arvizo claims that she walked into the wine cellar and witnessed Jackson serving alcohol to her younger brothers. Under cross-examination, it was revealed that she never made such a statement in her earlier interviews with police. (See testimony of Davellin Arvizo, pages 148-150)

Davellin Arvizo claims that Jackson served her alcohol in the wine cellar. Star Arvizo, however, testified that Jackson served Davellin Arvizo alcohol in the kitchen.(See testimony of Star Arvizo, page 54)

When confronted with a conflicting statement that he had made regarding the alcohol allegations, Star Arvizo blamed the court reporter, claiming that she had misquoted him (Link).

The Pornography Allegations 
Jackson is accused of showing pornography to Gavin and Star Arvizo.

Evidence:

Testimony of Gavin Arvizo

Testimony of Star Arvizo

The boys were able to tell investigators where Jackson kept his stash of pornography.

The accuser’s fingerprints were found on one of Jackson’s porn magazines.

Defense Evidence:

The porn magazine with the accuser’s fingerprints was not tested for prints until after the boy handled the magazine at a grand jury proceedings in April 2004. (Link)

The defense claims that the boys went into Jackson’s room when he was not there and looked at the magazines on their own. In support of this theory, Star Arvizo testified that he knew the code to get into Jackson’s bedroom (see testimony of Star Arvizo, pg. 15).

Jackson’s defense attorney revealed that the magazine that Jackson had supposedly shown Star Arvizo and his brother, was actually released in August 2003 – five months after the Arvizos had left the ranch for the last time. (Link)

In his grand jury testimony in April 2004, Star Arvizo testified that he and his brother had once surfed porn sites. When confronted with a transcript of this testimony, Star Arvizo replied “that’s just a paragraph that somebody wrote.” (Link)

The Conspiracy Charge
Jackson is accused of holding Gavin Arvizo and his family hostage at Neverland and forcing them to participate in a videotaped rebuttal to the controversial Living with Michael Jackson documentary that aired in February 2003.

Evidence:

Testimony of Davellin Arvizo

Testimony of Star Arvizo

Testimony of Gavin Arvizo

Testimony of Ann Marie Kite, a former Jackson employee who confirmed that Living with Michael Jackson was a public relations disaster. Kite also testified that one of Jackson’s associates wanted to paint Janet Arvizo, the mother of Jackson’s accuser as a “crack whore,” in the media. (Link)

Testimony of Louise Palanker, a comedian who befriended the Arvizos. According to Palanker, she received a panicked call from Janet Arvizo who told her that Jackson’s associates were “evil.”(Link)

Defense Evidence:

Kite only worked for Jackson for six days and never met or even spoke to him or his accuser.(Link)

Louise Palanker told police that she thought that Janet Arvizo was “wacky” and “totally bipolar.” (Link)

Jackson’s maid Kiki Fournier, who worked at the ranch during the time of the alleged conpsiracy, testified that she did not believe the family were held against their will. (Link)

All of the Arvizo children conceded that they had never asked for anybody’s help even though they had numerous opportunities to do so.

The prosecution contends that the Arvizos were forced to defend Jackson in February 2003. Gavin Arvizo, however, testified that he meant most of what he said in his videotaped defense of Jackson.

When the boy was still claiming that the alleged abuse happened before the rebuttal film was made, the prosecution claimed that the tape was made to cover up the alleged molestation. Now that the boy is claiming that the alleged abuse happened after the rebuttal film was made, the prosecution is claiming that the tape was actually made as part of a conspiracy to improve Jackson’s public image.

Past Accusations 
Judge Rodney Melville ruled that past accusations of sexual misconduct on Jackson’s part will be heard by the jury.

During an important hearing on March 28, 2005, District Attorney Tom Sneddon said that:

The son of Jackson’s former maid Blanca Francia will testify that Jackson touched him inappropriately on several occasions. The Francias received a $2 million settlement from Jackson in 1994.

Witnesses will testify that they saw a pair of Jackson’s underwear lying next to a pair of his original accuser Jordan Chandler’s underwear on the floor beside a bed that the two shared. Chandler, however, is not scheduled to testify.

Witnesses will testify that they saw Jackson act inappropriately with four teenage boys.

Two witnesses will testify that they heard Jackson encourage children to refer to him as “Daddy.”

Former Jackson employee Bob Jones claimed that he saw Jackson lick the head of a child.

In resonse, defense attorney Tom Mesereau argued that:

The other boys who have been named alleged victims by the prosecution all vehemently deny any wrongdoing on Jackson’s part. One of the alleged victims is former child star Macaulay Culkin, who has publicly defended Jackson and is still good friends with him today. The other alleged victims – Wade Robson, Brett Barnes and Jimmy Shafechuck – have also maintained that Jackson never did anything sexual to them.

The mother of the boy who will testify about inappropriate touching originally sold her story to the tabloids but later recanted her statements while under deposition by a Jackson attorney.

The former employees who claim to have witnessed inappropriate behaviour on Jackson’s part all sold their stories to tabloids. Five of the former employees also tried to sue Jackson for wrongful termination in 1995. Jackson denied the allegations and counter-sued, alleging that two of them stole belongings from his home and sold the items to tabloids. The jury sided with Jackson, awarding him $60,000 from the ex-employees who robbed him. The ex-employees filed for bankruptcy as a result.

(The above info is from The Smoking Gun)

In other develpoments, NBC’s Mike Taibbi reported that Bob Jones has recanted his allegation about having witnessed Jackson lick a child’s head. (Link)

For more information about the 1993 allegations, see the main page.

Quotes from Mr. Mesereau regarding the admissability of the “prior bad acts.”

Now, let’s look at what they’re trying to do. They have an alleged prior victim named Brett Barnes who tells us he never was touched improperly. They want to bring in four witnesses to talk about Brett Barnes. They don’t want to bring him in. Because the moment they bring him in, they’re done. So they want to bring in allegedly four honest witnesses – I guess they’re vouching for their credibility – to testify that Mr. Barnes was improperly touched. Who are their main witnesses? Their main witnesses sued Mr. Jackson in the mid ’90s…

At numerous times during that six-month trial, the trial Judge made findings that the plaintiffs were lying, not being candid, changing their stories, even leaving the bench on a couple of occasions. And when the dust settled, the jury returned a verdict for Mr. Jackson, awarded Mr. Jackson damages, because the plaintiffs had stole from him. The Judge then awarded not only costs, but legal fees, and in the end Mr. Jackson obtained a judgment for over a million dollars against these lying plaintiffs.

They want the Court to allow these lying plaintiffs to come in now again and try and testify to improper acts, when there is no alleged victim they intend to call. That’s just plain wrong. And if they suggest it wouldn’t be time-consuming to litigate that issue, all the Court has to do is look at the six-month trial and its length to know that’s not true, because they sold stories to tabloids, they were caught lying, and they had a big judgment against them.”

First of all, Your Honor, I would note that in their motion, they mention someone named Bob Jones. And in very graphic — in a very graphic manner they told the Court that Mr. Jones had worked for Mr. Jackson for years, had traveled internationally with him, and would testify to all sorts of improprieties with children. We just were produced a police report by the prosecution where Mr. Jones flat out denies virtually everything they said in their motion. He has told the Santa Barbara Sheriffs, with counsel, that he never saw anything inappropriate happen when Mr. Jackson was in the company of any of these children.”

Now, what happens if you allow third-party testimony about Mr. Chandler without allowing Mr. — forcing them, or ordering them, or requiring them to have Mr. Chandler, the alleged victim, testify? You then have people come in to say what they saw without any victim to confirm it. And what happened back in those days? In summary, this is what happened: Chandler’s parents had been divorced in 1986. The father had given up custody of the child. When these alleged events happened, the father jumped on the bandwagon and wanted to become a multimillionaire, and he fueled litigation. And all of a sudden, you had the parents suing Mr. Jackson, you had — the mother’s new husband then decided to sue Mr. Jackson for allegedly interfering with his business. He had an auto company, and he claimed that the publicity had interfered with his business. He wanted millions. After the settlement, the father then filed a new lawsuit against Mr. Jackson wanting 30 million more dollars. That was litigated and he lost. You have all sorts of collateral litigation, and eventually Mr. Chandler filed papers in Superior Court seeking legal emancipation from his parents.

Where is the justice in this case of allowing parents to come in who collected lots of money because Mr. Jackson wanted to get this case behind him and pursue his music career? And indeed, all kinds of advisors were telling him to do that. You have parents playing each other off with the child and pursuing collateral litigation, all of that will obviously have to be explored, because the potential for financial interest, financial bias in a situation like that, is enormous, the motives for financial gain were enormous, and indeed, there was never any criminal prosecution despite Mr. Sneddon’s noble efforts to try and do one.”

Then we come to Macaulay Culkin, who has repeatedly made statements that he’s a friend of Mr. Jackson and has never been molested. But they want to bring in evidence that he was molested. And they want to bring in witnesses who also were part of the gang that sued Mr. Jackson, and lost, with findings that they had lied and with enormous damages awarded against them.”

Now, the fourth alleged victim is Jason Francia. Jason Francia and his mother were interviewed by the sheriffs and a deposition of the mother was taken. Money was paid to settle that case, again because Mr. Jackson didn’t want the press, didn’t want his family going through it, and wanted to pursue his music career. There never was a criminal prosecution, even though the alleged victim was interviewed by the Los Angeles District Attorney and the Santa Barbara District Attorney together. And after their interview with Jason Francia – which was so wishy-washy about what happened, they never decided to pursue a criminal case, because there wasn’t one. We have that taped interview – the mother, in a civil deposition in the Chandler litigation, began by saying she saw something and ended by saying she saw nothing. And indeed, stories were sold to tabloids, and money was paid to settle. He appears to be the only alleged victim they want to bring in.

Five, Wade Robeson, who tells us nothing ever happened to him. And they don’t propose to bring him in as an alleged victim. They want to bring in the gang that basically has tried to accuse Mr. Jackson and get money from him for years, generally unsuccessfully, with the exception of Miss — Mr. Francia’s mother, and I’ve just talked about the problems in her sworn statement in discovery. The deposition is clear, she begins by saying, ‘I think I saw something.’ She ends by saying, ‘I didn’t see anything.’

Six, Jimmy Safechuck, who we are informed says nothing happened. They don’t propose to call him as an alleged victim either, but they’ve got the same old gang again coming in to try and capitalize on the case, people who have been adjudged to be liars, and they are. People who asked for money from tabloids, who’ve asked for money from Mr. Jackson, et cetera.”

Seven, Jonathan Spence, who we are informed says nothing happened and doesn’t intend to come in to support them at all. What do they want to do? Bring in the same crew again. Third-party witnesses with an axe to grind, all of whom have wanted money in the past, none of whom can substantiate that anything happened because the alleged victim says nothing happened.”

The testimony that the prosecutor wants to introduce concerns seven alleged victims with only one scheduled to testify. This testimony has been presented to two criminal grand juries in Los Angeles and Santa Barbara, neither of which ever returned an Indictment, and it’s been rejected by one civil jury in the longest civil trial in the history of this courthouse.”

Thanks to MJJForum and its members for the transcripts.
………

MALICIOUS PROSECUTION?

You’ve already read about Tom Sneddon’s ten year vendetta against Michael Jackson. It seems that Sneddon is not trying to hide the fact that he has it in for Jackson. Read about the unfair treatment Jackson has received since authorities raided Neverland:

1. During the raid of Neverland, police went into areas that they were not permitted to go into and took items that were not on the search warrant.

2. According to a motion filed by the defense, Sneddon conducted an illegal search of the office of Bradley Miller. Because Miller worked for Jackson’s former defense attorney Mark Geragos, anything taken from his office falls under the category of attorney/client privilege. Sneddon tried to justify his search by claiming he did not know that Miller worked for Geragos. In court, however, it was revealed that Sneddon was caught on tape admitting to having known about Miller and Geragos’ working relationship at the time of the raid. Sneddon claimed he was tired when he made this taped statement and did not mean what he said.

3. Sneddon waited until November 18th- the day Jackson’s Number Ones album was released- to raid Neverland. He claimed that he knew about the allegations since June but didn’t take action until November because of Halloween. (Yes, we wouldn’t want to upset anyone’s trick-or-treating experience, so let’s let an alleged pedophile run around for five months and finally raid his house on the day that his new CD comes out.)

4. During the press conference announcing the accusations against Michael Jackson, Tom Sneddon laughed and made several jokes at Jackson’s expense.

5. Sneddon acknowledged that Jackson was investigated for suspected child abuse in February but said “don’t assume it’s the same family.” He knew it was the same family, why did he make this statement?

6. At the press conference, Sneddon invited more victims to come forward.

7. Sneddon said that California law was changed so that child victims in a molestation case could be forced to testify. This was a lie; the law was changed so that if a civil suit was filed, it would remain inactive until the criminal trial was resolved.

8. Sneddon swore that the family was after justice and not money even though it is a widely known fact that they went to a civil lawyer first.

9. Jackson’s bail amount was set at $3 million; this amount is excessive compared to the amount that other Defendants in child molestation cases have to pay. Jackson’s lawyers recently filed a motion challenging the bail amount but their request was denied by Judge Rodney Melville. Melville sided with the prosecution, stating that because Jackson is rich, his bail should be higher than that of other Defendants. He did not use any laws to support his decision. (The court of appeals later questioned Melville’s ruling and asked him to provide a better justification for his decision)

10. Sneddon gave an interview to tabloid journalist Diane Dimond where he referred to Michael Jackson as “Jacko Wacko.”

11. Dimond admitted to knowing about the allegations months in advance. Why was the DA leaking information to a tabloid journalist?

12. Sneddon delayed filing charges until December so that the Santa Barbara Police Department could set up a website exclusively for members of the press.

13. Sneddon enlisted the help of a PR firm to deal with the media. Tellem, the PR firm working for Sneddon, also works for Dave Schwartz, the stepfather of Jackson’s first accuser.

14. Sneddon dismissed the Department of Children and Family Services investigation as an “interview” and accused the DCFS of being incompetent. It turns out that his own department also investigated Michael Jackson in February and came back with the same “unfounded” ruling as the DCFS.

15. In December, Jackson told Sixty Minutes that he was roughly handled by police officers when he was arrested; he showed photographic evidence to substantiate his claims. The SBPD responded to Jackson’s allegations by releasing audio clips of Jackson whistling in the car before he was booked. Jackson, however, did not claim that he was abused on his way to the station. The only mistreatment he alleged before the booking was when the handcuffs were put on but you can hear him on the audiotape complaining about the handcuffs being too tight.

The actual abuse was not alleged to have occurred until Jackson was brought into the booking station. The SBPD did not show any footage of Jackson in the booking station, claiming that they did not film Jackson’s booking because they didn’t anticipate that there would be any problems. This contradicts their explanation as to why they recorded Jackson on his way to the station; they said they taped Jackson because it was a high-profile arrest and they wanted to ensure that everything was handled appropriately. In that case, why didn’t they tape Jackson in the booking station?

16. Sheriff Jim Anderson said that if Michael Jackson’s claims of police abuse turned out to be false, he would charge Jackson with making a false complaint. Since Jackson never actually made a formal complaint, Anderson’s statement is not in accordance with the law.

17. Attorney General Bill Lockyer was asked by Anderson to investigate Jackson’s claims in December; almost seven months later, he still has not issued any statement regarding his findings.

18. Jackson also alleged during the interview that he still had not received a list of what was taken from Neverland.

19. The alleged victim’s parents are currently in the midst of a custody battle. Sneddon wrote a letter to the judge in the custody proceedings requesting that the boy be kept from seeing his father. Why would the District Attorney care if the boy saw his father? What does this have to do with the molestation case? Perhaps Sneddon does not want the boy to change his story once he’s no longer under the influence of his mother.

20. To date, Sneddon has obtained 69 search warrants, including warrants to search Jackson’s bank statements, financial records and security boxes. Please tell me what evidence of child molestation does Sneddon hope to find in Jackson’s financial records?

21. Eight months after arresting Michael Jackson, Sneddon has still failed to hand over all of his evidence to the defense. How are Jackson’s attorneys supposed to prepare for the trial?

22. Court documents filed by the prosecution indicate that Sneddon sends his investigators to read fan discussion boards like MJJForum.

23. Sneddon took his case to a grand jury in order to avoid a public preliminary hearing. This is unfair to the Defendant.

24. The charges from the criminal complaint are completely different from the charges in the indictment. After the inconsistencies in Sneddon’s case were brought to the attention of the public, the timeline of alleged abuse changed, the number of times the abuse allegedly occurred changed and allegations of kidnapping have suddenly materialized. Why is this?

25. Jackson’s defense team recently filed a 126-page motion asking for the indictment to be thrown out. The document states that during the grand jury proceedings, Sneddon bullied witnesses, failed to properly present exculpatory evidence, refused to let the jurors question the prosecution witnesses and provided the jurors with a false legal definition of the term “conspiracy” (for which Jackson was indicted). The motion says: “There is simply no evidence that Mr. Jackson had the specific intent to agree or conspire with anyone about anything.”

26. The grand jury transcripts reveal that Sneddon allowed the accuser’s mother to refer to Jackson as “the devil” when she testified.

27. Although she has never even met Michael Jackson, a woman who worked for him for 10 days was the prosecution’s key witness to the alleged conspiracy. When she testified in front of the grand jury, she answered questions with: “I’m not sure,” “I guess,” “I assume,” “I don’t know exactly,” and “I think.” Sneddon allowed her to proceed even though she clearly had no knowledge of any alleged conspiracy.

28. A defense motion reveals that Sneddon used Jackson’s preference for a clean household as evidence that he was the mastermind of a criminal conspiracy. Seriously. The motion reads: “It is simply not reasonable to infer that Mr. Jackson’s preference for a well run household demonstrates the specific intent to commit crimes. Evidence that Mr. Jackson would complain to his staff when household chores were not done properly is not evidence that he was directing a criminal conspiracy.”

29. While at a District Attorney’s convention in Canada, Sneddon broke the gag order in the case and inadvertently revealed prosecutorial misconduct on his part. He told his fellow DAs that: “We sent letters to some people saying we intended to call them as witnesses in order to keep them off TV.” As it turns out, a journalist from the Globe and Mail was at the conference and printed his comments in a newspaper. Sneddon’s behaviour drew criticism from many legal experts who felt this was an abuse of power on Sneddon’s part. Jackson’s lawyers also brought Sneddon’s comments to the attention of Judge Melville, asking him to clarify whether or not Sneddon had violated the gag order.

30. According to a motion filed by the defense, the amount of search warrants that have been given to them by the prosecution does not match the amount of search warrants that have actually been issued by the prosecution. Six search warrants are missing, 10 affidavits used to support the search warrants have been heavily redacted and 49 affidavits used to support the search warrants have not been given to the defense at all. What is Sneddon hiding?

31. Sneddon has been ordered to testify about his illegal raid of Bradley Miller’s office. The accuser’s mother, her former civil lawyer Bill Dickerman and the therapist who reported the allegations to the police have also been subpoenaed to testify. Sneddon tried to quash their subpoenas so that they would not have to appear in court; the judge denied his request.

According to the defense team: “There is no case in the history of the state of California that has condoned anything like the abuse of power demonstrated in this grand jury proceeding.”

Sneddon’s prosecutorial misconduct in the Michael Jackson case is not an isolated incident; in fact, several other people have accused him of malicious prosecution.

Source: mjjsource.eu

Underconstruction

I totaly agree with Emma”What about Bashir’s role? Was Bashir the main character in 2003 trial or…someone knew exactly which strings to pull?
Underconstruction because we are working on Bashir.”

 http://www.youtube.com/watch?v=z6ONPBFyUd4&feature=player_embedded

MJ’s rooms after the police raid, 2003:

http://magazine.libero.it/foto/09/jacko-ra…g6045/pg1.phtml

Michael Jackson interview ** “60 Minutes” – 2003

http://www.youtube.com/watch?v=1svGBl1B9TY

 

Source:ttp://mjthekingofpop.wordpress.com/2009/01/11/1993-2003-the-scheme/

 

You can request official transcripts of the Jackson trial here: Superior Court of California, County of Santa Barbara http://www.sbscpublicaccess.org/ctevents.php/

 

 

Image

1993 – 2003 Lo Schema

In English:

1993-2003 The scheme

11 Gennaio 2009

 

Cattura. lo schema

 

 

Dire che tutti i nemici di Michael Jackson sono confluiti in Santa Barbara potrebbe essere un eufemismo. Contrariamente alle frivole osservazioni di Dan Abrams il Paperboy di ” The Dan Abrams Show “, così come quelle dei media di Diane Dimond, si tratta di una messa a punto, gente. Basta dare un’occhiata alla nostra tabella qui sotto. Si dovrebbe soffrire di cataratta per non vedere il ‘modello’ di cospirazione perpetrata contro Jackson, non da lui.

Le persone coinvolte in questo primo progetto hanno deciso di farlo con il solo scopo di riferire ciò che i media mainstreaming [NDT: in italiano ‘corrente principale’] sembrano aver paura di relazionare. Per motivi ancora non chiari (noi pensiamo bene di sapere perché), pochi news/media hanno toccato il tema del coinvolgimento quasi sospettoso degli stessi giocatori dalle accuse del 1993 nell’ ultima causa contro il signor Jackson. E’ nostra speranza che le persone che leggeranno questo rapporto si prenderanno il tempo di meditare su ciò che abbiamo trovato, elaborare le informazioni, e decidere per se stessi. Siamo particolarmente fiduciosi che i giornalisti interessati a riportare il più obiettivamente possibile la storia considereranno questa modesta offerta il più obiettivamente possibile, e forse decideranno di indagare su entrambi i lati del caso per se stessi. Tutto ciò che possiamo fare è sperare.

Sneddon e i Chandlers

(1) il procuratore distrettuale Tom Sneddon, che tentò di portare le accuse contro Michael Jackson nel 1993 e che ora sta perseguendo il caso attuale contro Jackson, è un membro della facoltà College of Law di Santa Barbara. Ray Chandler, (2-3) lo zio del ragazzo che accusò Jackson di abusi sessuali nel 1993, studiò legge a Santa Barbara nella facoltà College of Law ed è attualmente un avvocato immobiliare.

(4) Dave Schwartz, il patrigno accusatore di Jackson in primo luogo, è il fondatore della Rent-a-Wreck, un agenzia di noleggio auto, che è rappresentato dalla ditta Tellem di pubbliche relazioni. Dopo che Jackson è stato arrestato nel 2003, Tellem ha offerto a Tom Sneddon i loro servizi gratis.

Gli ex avvocati dei Chandlers e la loro capacità di trovare le vittime.

(5) L’avvocato civile Larry Feldman ha rappresentato Jordan Chandler, il ragazzo che accusa Michael Jackson di abusi sessuali nel 1993. (6) Feldman ha inviato Jordan Chandler a vedere uno psichiatra, Stan Katz, per una valutazione.

(7) Nel 1993, l’ex cameriera di Jackson Blanca Francia ha fatto una deposizione presso l’ufficio dell’avvocato civile dei Chandlers Larry Feldman per la causa. Nella deposizione, Francia ha affermato di aver visto Jackson agire impropriamente con gli altri bambini, tra cui suo figlio. In seguito ha ritrattato queste affermazioni, ma i membri dell’ufficio del procuratore distrettuale spesso fanno riferimento al figlio di Francia come presunta vittima di Jackson.

(8) Dopo essere entrato in contatto con Larry Feldman, John Arvizo accusa Michael Jackson di abusi sessuali, il ragazzo è stato poi inviato dal dottor Katz

(9). Si noti che meno di quattro mesi prima John Arvizo e la sua famiglia avevano difeso con veemenza Jackson in numerose occasioni.
Feldman non è l’unico ex procuratore dei Chandlers che sembra non riuscire a stare lontano dal caso di Jackson.

(10) Il primo avvocato dei Chandlers Gloria Allred ha inoltre fatto della ricerca di altri accusatori la sua missione di vita. Siamo sicuri che i suoi sforzi sono esclusivamente motivati dalla giustizia e non hanno nulla a che fare con il taglio dell’insediamento che avrebbe inevitabilmente ricevuto se uno dei suoi clienti sarebbe stato citato in giudizio con successo nel caso Jackson.

(11) Nel febbraio 2003, dopo aver visto un documentario che ha messo in cattiva luce il rapporto di Jackson con John Arvizo, Gloria Allred ha contattato Tom Sneddon e ha chiesto di indagare su Jackson. Allo stesso tempo, la “psichiatra dei media” Carole Lieberman, ha anche presentato una denuncia contro Jackson. Sneddon ha risposto ad Allred e alle denunce di Lieberman, affermando che, anche se avrebbe preso sul serio la questione, non poteva riaprire il caso Jackson senza una vittima cooperativa.
Mesi dopo, John Arvizo ha detto a Larry Feldman che Michael Jackson ha abusato sessualmente di lui. Ancora una volta, Allred ha mancato la possibilità di rappresentare un accusatore di Jackson. Quanto a Lieberman, lei ha fatto in modo di pubblicizzare sul suo sito che era stata la prima psichiatra a richiedere che Jackson fosse indagato.

(12) Non avendo ottenuto un aumento da Feldman e Katz, Allred e Lieberman hanno unito le forze per una nuova collaborazione: l’accusatore di nome Daniel Kapone. Dopo essere stato trattato dalla dottoressa Lieberman, Kapone improvvisamente ricordava di aver subito abusi da Jackson quando aveva appena tre anni. Una volta che Lieberman lo ha aiutato a recuperare i suoi “ricordi rimossi”, Allred è stata ingaggiata come suo avvocato. Sfortunatamente per Allred e Lieberman, si è poi stabilito che Kapone non aveva mai incontrato Michael Jackson.

1993: I Media

13) Nel caso del 1993, molti degli ex dipendenti di Jackson incassarono molti soldi vendendo ai media racconti salaci sulle accuse. L’opportunista più visibile dal 1993 era il caso Blanca Francia di cui sopra, l’ex cameriera di Jackson. In primo luogo ha venduto la sua storia a Diane Dimond, durante una intervista su Hard Copy e in seguito ha collaborato con il giornalista cileno Victor Gutierrez nel suo libro ‘Michael Jackson è stato il mio amante’.

(14) Oltre a fornire una piattaforma a Blanca Francia per le sue storie sensazionali, Gutierrez e Dimond avevano qualcos’altro in comune: erano stati chiamati in giudizio da Jackson per la diffusione di una storia falsa su di lui a metà degli anni ’90. Durante un’intervista su Hard Copy, Gutierrez ha affermato di aver visto una videocassetta di Jackson in cui molestava uno dei suoi nipoti; Dimond ha poi ripetuto la sua storia su una radio locale. E’ stato infine dimostrato che il nastro non esiste e Jackson ha intentato una causa contro Gutierrez e Dimond per diffamazione.

2003: I Media

Mentre i media tradizionali sono stati collettivamente irresponsabili nella copertura del caso Jackson, la NBC sembra particolarmente intenzionata a rovinare la reputazione di Jackson assumendo diversi noti detrattori di Jackson per coprire il caso. Le seguenti persone hanno o un’ascia per macinare Jackson e hanno diffuso notizie false su di lui in passato o hanno collegamenti con l’ufficio del procuratore distrettuale di Santa Barbara. Date un’occhiata:
(15) Nonostante il fatto che Jackson l’abbia citata in giudizio per la diffusione di una storia inconfutabilmente falsa su di lui, NBC ha assunto Diane Dimond per coprire il caso Jackson nel 2003. (16) Dimond ha anche ammesso che riceve le informazioni dall’ufficio del Procuratore Distrettuale e vi è stata molta speculazione circa la natura del suo rapporto con Tom Sneddon.

(17) Tim Russert, il Senior Vice President di NBC News, è sposato con Maureen Orth, una giornalista che ha scritto tre articoli diffamatori su Jackson per la rivista Vanity Fair. Due di questi articoli sono stati scritti sul caso ed erano pieni di mezze verità e pettegolezzi.

(18.) NBC ha assunto Jim Thomas come analista speciale; Jim Thomas è certamente uno dei buoni amici di Tom Sneddon.

(19) NBC ha prodotto due salaci speciali su Dateline NBC sul caso Jackson. In primo piano, l’intervista più recente, con Jim Thomas e Ray Chandler che è stata pesantemente sbilanciata a favore della versione dell’accusa riguardo la modalità in cui si sono svolti gli eventi.

(20) Lo speciale è stato prodotto da, niente di meno che, Victor Gutierrez, che è stato ingaggiato dalla NBC per coprire il caso Jackson, anche se deve ancora a Jackson 2,7 milioni di dollari per una causa di diffamazione di carattere legale che Jackson ha presentato e vinto contro di lui. Nessun qui ha un conflitto di interessi ?

Gutierrez e i Chandlers

(21) Molti hanno ipotizzato che Victor Gutierrez ha collaborato con Evan Chandler, il padre del primo accusatore di Jackson, per scrivere ‘Michael Jackson è stato il mio amante’. Il libro contiene fotografie personali di Jordan Chandler e atti giudiziari che solo qualcuno che è direttamente coinvolto nel caso, potrebbe averne l’accesso.

(15) Victor Gutierrez e Ray Chandler hanno recentemente lavorato insieme allo speciale su Dateline NBC, che Gutierrez ha prodotto.
Conclusione

E’ solo una coincidenza che tutte le persone che hanno accusato Michael Jackson di agire in modo inappropriato con un bambino sono collegati tra di loro? Ogni accusatore, ogni professionista che ha lavorato con ogni accusatore, tutti i tabloid che hanno riferito storie negative su Jackson – letteralmente tutti i soggetti coinvolti in entrambi i casi del 1993 e del 2003 sono legati l’una all’altra.

origine: mjjsource.eu

Un approfondito sguardo alle prove del 1993 e del 2003

– Nel 1992, Michael Jackson incontrò, fece amicizia e aiutò la famiglia Chandler, diventando particolarmente vicino al dodicenne Jordan, alla sua sorellastra Lily e alla loro madre June Schwartz. Jackson spesso ha viaggiato con la famiglia e sono stati spesso ospiti nel suo Neverland Ranch di Santa Barbara.

– Secondo l’ex avvocato divorzista di June Schwartz, Michael Freeman, il padre del ragazzo e ex marito di June Schwartz, Evan Chandler “ha cominciato ad essere geloso delle loro coinvolgimento [con Jackson] e si sentiva tagliato fuori.”

– Nel giugno 1993, Evan Chandler ha assunto l’avvocato Barry Rothman per rappresentarlo nel suo caso per la custodia contro June Schwartz . Rothman non era l’avvocato di famiglia, ma aveva da poco gestito un caso di custodia in cui erano implicate accuse di molestie su minori.

– In quel mese, all’ottavo Grade Graduation di Jordan, Evan Chandler mise di fronte alla sua ex-moglie i suoi sospetti di presunti abusi sessuali da parte di Jackson. Freeman afferma che June Schwartz “pensò che fosse tutta una sciocchezze” ed ha annunciato che lei e suoi figli avevano programmato di accompagnare Jackson nel suo Dangerous world tour. Secondo Freeman, Chandler ha poi minacciato di dare alla stampa i suoi sospetti.

– Il comportamento di Chandler ha spinto Jackson a ingaggiare l’ avvocato Bert Fields e un investigatore privato, Anthony Pellicano. Dalla consulenza con Pellicano viene fuori che il patrigno di Jordan Chandler, Dave Schwartz, ha registrato una conversazione telefonica avvenuta tra lui e Evan Chandler.

Sul nastro, Chandler ha detto:

“Ho avuto una buona comunicazione con Michael. Eravamo amici. Mi piace e io rispetto lui e tutto il resto per quello che è. Non c’era alcun motivo per cui ha smesso di chiamarmi. Mi sono seduto in una stanza un giorno e ho parlato con Michael gli ho detto esattamente cosa voglio che esca fuori da questo complesso rapporto. Ho provato prima cosa dire e non dire”.

“[Jackson] ha sciolto la famiglia. [Jordan], è stato sedotto dal potere e dal denaro di questo ragazzo”.

“Sono pronto a muovermi contro Michael Jackson. E’già tutto impostato. Ci sono altre persone coinvolte che si trovano in certe posizioni e che sono in attesa della mia telefonata. Io li ho pagati per farlo. Tutto sta andando secondo un certo piano che non è solo mio. Quando avrò fatto quella telefonata, questo ragazzo andrà a distruggere tutte le persone in vista, in ogni subdolo, cattivo, crudele, modo in cui lui può farlo. E io gli ho dato piena autorità per farlo”.

“E se andrò fino in fondo, vincerò su tutti i fronti. Non c’è possibilità che io perda. Ho controllato tutto sia dentro che fuori. Avrò tutto quello che voglio, e loro saranno distrutti per sempre. June perderà la custodia [del figlio] e la carriera di Michael sarà finita”.

“Il benessere di Jordan è irrilevante per me. È’ qualcosa di più grande di tutti noi messi insieme. Il tutto sta andando a schiantarsi su tutti e distruggerà tutte le persone in vista. Sarà un massacro se non ottengo quello che voglio”.

“Ho trovato questo avvocato, ho scelto il più brutto figlio di p*****a che ho trovato. Tutto quello che vuole fare è rendere di dominio pubblico tutto questo il più velocemente possibile, è così grande che può umiliare il maggior numero di persone possibile. Lui è sporco, è cattivo, lui è molto intelligente e ha fame di pubblicità”.

– Appena appreso della conversazione telefonica registrata tra Evan Chandler e Dave Schwartz, Pellicano ha immediatamente intervistato il ragazzo in questione. Secondo Pellicano, Jordan Chandler ha negato qualsiasi atto illecito da parte di Jackson.

– A metà luglio, Evan Chandler ha convinto la sua ex moglie a farsi dare un permesso di un periodo di visita di una settimana con il loro figlio. Da quel momento in poi, il ragazzo è stato isolato dai suoi amici e familiari.

– Secondo l’ex segretaria legale di Rothman, Geraldine Hughes, Chandler stava ricevendo consigli da Rothman su come segnalare gli abusi sui minori senza responsabilità nei confronti del genitore.

– grazie alla consulenza di Rothman, Chandler ha contattato lo psichiatra Mathis Abrams e gli ha consegnato una situazione ipotetica (per esempio: mio figlio ha passato del tempo da solo con un adulto di sesso maschile, è possibile che l’abuso sessuale potrebbe essersi verificato e, se sì, quali sono i vari modi in cui esso può essere segnalato alle autorità?). In una risposta scritta alla telefonata di Chandler, Abrams ha scritto che se un bambino dovesse venire fuori con le accuse di abusi sessuali nel corso di una seduta di terapia, il terapeuta sarebbe tenuto per legge a segnalarlo alla polizia.

– Chandler ha preso questa lettera e, secondo Pellicano, ha tentato di ricattare Jackson con essa. In un incontro che ha avuto luogo ai primi di agosto del 1993, Chandler avrebbe fatto una richiesta per un affare di 20.000 mila dollari per una sua sceneggiatura e in cambio non sarebbe andato avanti con le accuse di abuso infantile.

– Alcuni giorni dopo l’incontro, Pellicano ha registrato una conversazione che ebbe luogo tra lui, Barry Rothman e Evan Chandler. Sul nastro, si sentono negoziare Rothman e Chandler riguardo all’ammontare di denaro che serviva a Chandler per andare avanti con le accuse di molestie infantili. Chandler ha ribadito la sua richiesta di 20 milioni dollari e, secondo Geraldine Hughes, e successivamente confermato anche da Pellicano, Jackson non ha voluto pagargli nessuna somma. Tenete presente che se a quel punto Jackson avesse pagato Chandler, l’inchiesta penale e tutto il resto sarebbe stato evitato.

– Secondo un reporter investigativo di KCBS-TV, Evan Chandler ha dato a suo figlio un controverso farmaco psichiatrico conosciuto come sodium amytal. E’ stato ampiamente documentato che si possono facilmente impiantare falsi ricordi nella mente di una persona, quando è sotto l’influenza di questa droga.

– Evan Chandler sosteneva che avrebbe utilizzato il sodium amytal solo per tirare un dente a Jordan e che, mentre sotto l’influenza della droga, il ragazzo è uscito fuori con le accuse. Mark Torbiner, l’anestesista che ha somministrato il farmaco afferma: “Se l’ho usato, è stato solo per odontoiatria”. Numerosi esperti medici hanno convenuto, comunque, che l’uso del sodium amytal per tirare un dente sarebbe nel migliore dei casi, una pratica molto discutibile.

– Durante un colloquio con uno psichiatra, Jordan Chandler ha ricordato la prima volta che ha detto a suo padre del presunto abuso sessuale. La sua storia conferma la dichiarazione secondo cui suo padre gli ha somministrato il sodium amytal per estrarre una confessione da lui: “[Mio padre] una volta, mentre ero lì doveva tirarmi un dente. Non mi piace il dolore, così gli ho detto se mi poteva mettere a dormire. Ed egli disse di si. Così il suo amico mi ha messo a dormire, lui è un anestesista. E um, quando mi sono svegliato il mio dente era fuori, e stavo bene – un po’ stordito, ma cosciente. E il mio papà ha detto – il suo amico non c’era più, eravamo solo lui ed io – e mio padre disse: ‘Voglio solo che tu mi faccia sapere tutto quello che è successo tra te e Michael.’ E io dissi: ‘Sì, mi ha dato un grosso abbraccio, tutto quì”.
[Nota: La trascrizione dell’intervista di Jordan Chandler con lo psichiatra è stata resa pubblica dallo zio del ragazzo, Ray Chandler]

– Il 16 agosto 1993, l’avvocato di June Schwartz, ha presentato una mozione ex-parte a suo nome per aiutarla a riavere indietro suo figlio. Mentre in tribunale il giorno dopo, Chandler non fece mai alcuna menzione di accuse di abusi sui minori. Se Chandler avesse raccontato al giudice circa i suoi presunti sospetti che aveva avuto durante le passate tre settimane, il giudice avrebbe immediatamente ordinato per il ragazzo di essere portato via da sua madre. Ma Chandler non disse nulla, probabilmente perché il suo piano era di segnalare l’abuso con l’ausilio di terze persone (lo psichiatra). Con il deposito della mozione ex-parte, June Schwartz aveva preso il suo ex-marito in contropiede. Il tribunale ha ordinato a Evan Chandler di far tornare Jordan dalla madre immediatamente.

Il 17 agosto 1993, stesso giorno in cui Jordan Chandler doveva essere restituito a sua madre, Evan Chandler lo portò a vedere il Dr. Abrams. Mentre era lì, il ragazzo è venuto fuori con le accuse di abusi sessuali contro Michael Jackson e così è iniziata l’indagine della polizia sulle presunte colpe addebitate a Jackson.

LA CAUSA CIVILE

– A causa della doppia incriminazione, chiunque sia accusato di un crimine non dovrà mai difendersi due volte per la stessa accusa a meno che un processo non si svolga in un tribunale civile e l’altro in tribunale penale. Questa era la situazione di Michael Jackson nel 1993.

– Il 14 settembre 1993, meno di un mese in seguito alle accuse di abuso di minore denunciate alla polizia contro Michael Jackson, la famiglia accusatrice ha presentato una causa di 30 milioni di dollari contro Jackson con l’aiuto dell’avvocato civile Larry Feldman.

– Fino a quel punto, la madre della presunta vittima June Schwartz aveva sostenuto che Jackson era innocente. Non appena la causa civile è stata presentata, però,ha cambiato versione e ha unito le forze con il suo ex-marito Evan Chandler e il figlio Jordan. A quel punto, l’avvocato divorzista di June Schwartz, Michael Freeman si dimise. “Il tutto è stato un disastro,” ha spiegato. “Mi sentivo a disagio con Evan. Egli non è una persona genuina e sentivo che non era una partita a carte scoperte”.

– Il Chandlers hanno citato in giudizio Jackson per sexual battery[*], battery [**], seduzione, dolo, inflizione intenzionale di stress emotivo, frode e negligenza.

-La causa civile è stata depositata mentre l’indagine della polizia era ancora in corso. Di conseguenza, il processo civile è stato programmato per aver luogo prima dell’inizio del processo penale il che sarebbe stata una violazione del diritto costituzionale di Jackson che avrebbe causato un auto-incriminazione. In genere, quando ci sono due processi che si occupano della la stessa accusa, il processo penale ha luogo prima del processo civile (come per esempio -il caso O.J Simpson). Questo per garantire che la difesa del convenuto nel procedimento penale non sia compromessa a seguito di un procedimento civile.

-Gli avvocati di Jackson hanno presentato una mozione chiedendo che il processo civile fosse ritardato fino a quando il processo penale non fosse finito. Essi hanno citato numerosi casi come Pacer, Inc., v. La Corte Superiore ha sostenuto la loro richiesta. La Corte federale ha ritenuto che: “quando i procedimenti penali e civili nascono delle stesse operazioni o da transazioni correlate, il convenuto ha diritto ad un Stay of Discovery [soggiorno di ricerca e sperimentazione] nell’azione civile fino a quando la questione penale non è stata completamente risolta”. Gli altri casi citati includono: Dustin W. Brown v. The Superior Court, Dwyer v. Crocker National Bank, Patterson v. White and Huot v. Gendron.

-Larry Feldman ha sostenuto che, se dovesse essere rinviato il processo civile, il querelante, essendo minorenne, potrebbe dimenticare alcuni dettagli di quello che apparentemente gli era accaduto. Il giudice ha ritenuto che lo “stato fragile” del ragazzo era più importante del 5° emendamento dei diritti di Jackson e ha deliberato a favore del ragazzo.

– Gli avvocati di Jackson hanno presentato un’altra mozione chiedendo che al procuratore distrettuale Tom Sneddon sia impedito di ottenere prove da utilizzate nel processo civile. Ancora una volta, il team di Jackson ha perso la mozione. La DA ha chiarito che stava progettando di utilizzare le prove del procedimento civile per assisterlo nel suo caso penale contro Jackson.

– Se Jackson non avesse risolto la causa civile, rivelando mesi prima dell’azione giudiziaria che il caso doveva andare prima in un processo penale, avrebbe messo la sua intera strategia di difesa in pericolo.

– Facciamo finta per un momento che Michael Jackson avesse vissuto il processo civile. Che cosa sarebbe successo? Avrebbe presentato al giudice tutte le sue prove di estorsione e Sneddon sarebbe rimasto a guardare l’intera cosa schiudersi. Avrebbe potuto quindi prendere le prove più critiche a discarico di Jackson dal processo civile e trovare il modo di screditarlo. Jackson così non avrebbe avuto nulla con cui difendersi nel processo penale.

– Durante il processo civile, gli avvocati di Jackson avrebbero senza dubbio evidenziato incongruenze nel racconto dell’accusatore. Questo avrebbe dato a Sneddon l’opportunità di esaminare e modificare i punti deboli del suo caso contro Jackson.

– Come potete vedere, permettendo al processo civile di procedere avrebbe dato all’accusa il sopravvento nel processo penale, quest’ultimo ben più importante. Anche se questo è il motivo principale alla base della decisione di Michael Jackson di risolvere il caso, ci sono stati molti altri fattori coinvolti:

1) In un processo penale, l’onere della prova ricade su una azione affermativa: in altre parole, spetta solo al pubblico ministero provare oltre ogni ragionevole dubbio che l’imputato è colpevole di un reato. Nei processi civili, se la giuria pensa che il convenuto potrebbe essere responsabile di quello di cui lui o lei è accusato/a, possono ancora ritenerlo colpevole.

2) Nel diritto penale, se l’imputato sceglie di non testimoniare, il suo rifiuto non può essere usato contro di loro. In un processo civile, tuttavia, l’imputato deve essere cooperativo per tutte le deposizioni e testimonianze. Se il convenuto in un processo civile invoca il suo diritto al Quinto Emendamento, il giudice consentirà alla giuria di fare un inferenza contro la parte in causa che ha rifiutato di testimoniare. Se Michael Jackson non avesse risolto la causa civile, tutta la sua vita personale sarebbe stata messa in mostra. Gli imputati in reati di abusi sessuali sono spesso sottoposti a domande molto personali da quel punto di vista; immaginate cosa sarebbe stato questo processo per qualcuno come Michael Jackson che è di certo una persona timida e la cui vita personale è sempre soggetta a grave controllo da parte dei media.

3) Nel processo civile il verdetto della giuria non deve essere all’unanimità. Se almeno il 50% dei giurati accerta la responsabilità del convenuto, l’accusatore potrà ancora ottenere il denaro.

4) L’imputato in un processo civile ha meno diritti. Nel diritto penale, la polizia deve ottenere mandati di perquisizione o sequestro prima di cercare gli elementi nella proprietà di una persona. Nel diritto civile, un avvocato può chiedere informazioni dalla difesa in merito a qualsiasi questione pertinente al caso. Questo è noto come il processo di rilevamento e di solito non coinvolge la Corte. Il processo di rilevamento può includere: domande scritte a cui rispondere sotto giuramento; deposizione orale sotto giuramento, richieste di documenti pertinenti; esami fisici o mentali in cui è richiesto il pregiudizio; e la richiesta di non ammettere i fatti in contestazione. Se Jackson avrebbe permesso al processo civile di procedere, Larry Feldman avrebbe avuto accesso alle cartelle cliniche e finanziarie di Jackson senza ottenere un mandato.

5) Il processo civile avrebbe richiesto molti mesi prima di concludersi. Michael Jackson avrebbe pagato milioni di dollari in spese legali e, al tempo stesso limitato la sua fonte di reddito, ponendo la sua carriera in attesa. C’è stata probabilmente anche un sacco di pressione da parte della sua casa discografica per risolvere la causa perché il caso stava colpendo anche la sua carriera.

6) Un tale processo tirato per le lunghe avrebbe causato a Michael Jackson e alla sua famiglia un incommensurabile stress. Anche dopo che il processo civile sarebbe stato risolto, avrebbe avuto ancora il procedimento penale da affrontare. Perché passare attraverso tutto questo due volte?

7) Secondo l’avvocato della famiglia Jackson, Brian Oxman, l’accusa di negligenza inclusa nella causa potrebbe avere spinto la compagnia di assicurazione di Jackson a costringerlo a risolvere il caso. “Ho portato i casi di molestie nei confronti dell’ imputato e ho sempre incluso una affermazione di negligenza”, ha spiegato Oxman. “Ciò significa che la polizza di assicurazione degli immobili prende il sopravvento e la politica dell’assicurazione dei proprietari di un’abitazione è in grado di risolvere il caso anche senza il consenso del convenuto. Il convenuto può urlare: ‘non voglio risolvere questo caso’ ma non ha scelta perché la compagnia di assicurazione lo sistemerà “.
Per i motivi sopra esposti, Michael Jackson con riluttanza ha risolto la causa civile che era stata presentata contro di lui.

[**]battery è un reato criminale che implica un illegittimo contatto fisico, distinto dall’ assalto , in quanto il contatto non è necessariamente violento.

[*]sexual battery:www.mscode.com/free/statutes/97/003/0095.htm (ndt: nn leggetelo se non è proprio necessario, vi dico solo che è un reato molto più grave della sola battery, non riesco ancora a crederci che lo abbiano incolpato anche di qst, è terribile!)

 

DAL REGOLAMENTO CIVILE

Per varie ragioni giuridiche, personali, professionali, finanziarie e pratiche, Michael Jackson ha risolto la causa civile presentata contro di lui dalla famiglia del suo accusatore nel 1993. Il documento di insediamento recentemente trapelato rivela alcuni fatti interessanti:

1) Michael Jackson ha negato ogni addebito.
2) Il ragazzo e i suoi genitori avrebbero potuto ancora testimoniare contro Jackson nel processo penale.
3) Jackson ha solo una costante per le domande di negligenza e non per le domande di molestie su minori.

La reporter di tabloid Diane Dimond, trapela dai dettagli del documento, ha cercato di far sembrare che Jackson avesse ammesso di aver molestato il ragazzo, semplicemente perché decise di rispondere solo alle accuse di negligenza. Dimond ha sottolineato che la causa originale riportava: “il Convenuto, Michael Jackson, per negligenza ha avuto contatti offensivi con il querelante, sia esplicitamente sessuali che non.

“È chiaro, tuttavia, dalla formulazione del documento di insediamento, che l’affermazione di “negligenza” è stata ridefinita.

“Tali affermazioni includono richieste di danni fisici derivanti da negligenza, e che, Evan Chandler ha crediti nei confronti di Jackson per i danni fisici derivanti da negligenza e inflizione di stress emotivo e che, Jordan Chandler ha crediti nei confronti di Jackson per i danni fisici derivanti da negligenza ed inflizione di stress emotivo. “

La negligenza è stata definita nel documento come “inflizione di stress emotivo”, non si parla di abusi sessuali. Facendo riferimento alla definizione di “negligenza” nella querela, ciò risulta essere inconcludente perché ogni documento legale intenzionalmente definisce i termini per assicurare che non vi siano malintesi. Inoltre, se l’affermazione di negligenza era direttamente collegata alle accuse di molestie su minore, perché Evan Chandler sostiene inoltre di essere vittima di negligenza?

ALTRI INTERESSANTI ESTRATTI DAL DOCUMENTO:

“Questa Risoluzione Riservata non può essere interpretata come un’ammissione di colpa da parte di Jackson e che egli abbia agito illecitamente per quanto riguarda il minore, Evan Chandler o June Chandler, o qualsiasi altra persona, o anche il minore, Evan Chandler e June Chandler non hanno nessun tipo di diritto contro Jackson. Jackson espressamente declina ogni responsabilità e nega qualsiasi atto illecito nei confronti del minore, di Evan Chandler o di June Chandler o di altre persone. Le parti riconoscono che Jackson è un personaggio pubblico e che il suo nome, immagine e somiglianza hanno valore commerciale e sono un elemento importante della sua capacità di guadagno. Le parti riconoscono che Jackson sostiene che egli ha scelto di risolvere la conclusione del ricorso in considerazione dell’impatto che l’azione ha avuto e potrebbe avere in futuro sui suoi guadagni e sul reddito potenziale”.

Jackson afferma ripetutamente la sua innocenza, mentre la famiglia accusatrice, non una volta sostiene che le accuse del ragazzo siano vere.

“Le parti riconoscono che la regolamentazione del pagamento, di cui al presente comma 3, sono a titolo di liquidazione dei sinistri di Jordan Chandler, Evan Chandler e June Chandler per presunti danni compensativi, per presunte lesioni personali derivanti da crediti di negligenza e non per rivendicazioni di carattere intenzionale o colposo agli atti di molestia sessuale “.

Ci dispiace Diane.
IL PAGAMENTO:

Il documento afferma che 15.331,25 mila dollari sono stati depositati in un fondo fiduciario per Jordan Chandler. Entrambi i genitori, così come il loro avvocato Larry Feldman, sono stati tagliati fuori dell’accordo. (Barry Rothman and Dave Schwartz, due principali giocatori nel caso che sono stati lasciati fuori dal regolamento hanno poi depositato le loro azioni legali individuali contro Jackson). Le otto pagine dettagliate del pagamento sarebbero presumibilmente andate perse dalla copia del documento della Dimond, ma secondo gli attuali avvocati di Jackson, l’accusa di negligenza inclusa nella causa ha indotto la compagnia assicurativa di Jackson ad intervenire e risolvere il caso per lui. Questo significa che Jackson non avrebbe pagato nulla ai Chandler. Significa anche che la compagnia di assicurazione molto probabilmente ha condotto le proprie indagini riguardo le accuse e ha concluso che Jackson non ha molestato il ragazzo, le compagnie di assicurazione in genere non interferiscono se ritengono che il convenuto sia responsabile. Essi, però, possono accontentarsi di un comportamento negligente.

RICORSO RESPINTO:

Il documento indica inoltre che i Chandler fanno cadere le accuse di molestie su minore dalla loro denuncia:

“Immediatamente dopo la firma di questo Accordo transattivo riservato dalle parti del presente documento, il minore attraverso il suo Guardian ad Litem [tutore legale] deve respingere, senza pregiudizio, la prima accusa attraverso la sesta causa dell’azione di denuncia sul file in azione, lasciando solo la settima causa di azione in sospeso “.”Dietro il pagamento pieno e completato di tutte le controversie dei pagamenti… il minore, attraverso l’annuncio del suo tutore legale, deve respingere l’intera azione con pregiudizio.”

La prima, attraverso le sei cause d’azione, sono state le accuse di abusi sessuali; la settima causa di azione è stata la negligenza. Anche in questo caso, Jackson ha risposto solo alle richieste della famiglia riguardo alle accuse di negligenza e mai alle loro richieste di molestie su minori.

WAS IT HUSH MONEY?

Infine, il documento chiarisce che i Chandler avrebbero potuto ancora testimoniare contro Jackson in un processo penale.

“Il minore, da e attraverso il suo tutore legale, Evan Chandler e June Chandler, e ognuno di loro individualmente e per conto dei loro rispettivi agenti, procuratori, rappresentanti dei media, partner, eredi, amministratori, esecutori, conservatori, successori e cessionari, non accettano di cooperare con, rappresentare, o fornire alcuna informazione, a qualsiasi persona o ente che avvia una causa civile o azione che si riferisca in alcun modo alla materia oggetto del ricorso contro Jackson o un qualsiasi comunicato stampa su Jackson, ad eccezione di quanto può essere richiesto dalla legge. “

L’unica condizione nella soluzione è che le parti non potessero testimoniare circa le accuse in un tribunale civile.

“Nel caso in cui il minore, i tutori del minore e i tutori legali del minore, gli avvocati del minore, Evan Chandler o June Chandler, o individualmente alcuno di essi … riceva una citazione o richiesta di informazioni da qualsiasi persona o ente che ha affermato o sta indagando su un credito nei confronti di Jackson …essi decidono di dare comunicazione scritta agli avvocati di Jackson per quanto riguarda la natura e la portata di una tale richiesta di informazioni o citazione, nella misura consentita dalla legge. Questo avviso deve essere dato prima di rispondere alla richiesta.”

Il paragrafo precedente mette in chiaro che ai Chandler non era vietato testimoniare contro Jackson in un processo penale, fino a quando non fosse notificato preventivamente agli avvocati di Jackson. Contrariamente alla credenza popolare la liquidazione non ha fatto tacere nessuno. E’ stata una decisione della famiglia di non testimoniare nel procedimento penale; avrebbero potuto ottenere soldi e giustizia, ma hanno scelto solo di prendere i soldi.

Chiedetevi questo: se il bambino è stato molestato, non faresti tutto quello che è in tuo potere per mettere la persona responsabile dietro le sbarre? I Chandler no. Invece, hanno abbandonato le accuse di abusi su minore contro Jackson, hanno firmato un documento che fondamentalmente li chiama bugiardi, hanno preso i suoi soldi e si sono rifiutati di parlare con le autorità. Ho già sottolineato le molteplici ragioni per cui Jackson ha risolto il caso; quale è il motivo per cui i Chandler non hanno testimoniato?

Si potrebbe obiettare che non volevano essere sottoposti a un processo pubblico, tuttavia, questa affermazione non ha senso se si considera il fatto che i Chandler erano più che disposti a testimoniare nel processo civile. In effetti, i documenti del tribunale mostrano che l’unico motivo per cui il giudice ha rifiutato di sospendere il procedimento civile è stato perché Feldman era presumibilmente preoccupato che Jordan Chandler avrebbe potuto dimenticare la sua storia quando avrebbe testimoniato. Inoltre, Evan Chandler ha poi citato Jackson e ha chiesto al giudice il permesso di produrre un album di canzoni circa le accuse. Le azioni dei Chandler non sono indicative di una famiglia riluttante a raccontare la loro storia.

Negli ultimi dieci anni, i media si sono riferiti all’accordo come un “pay off” [liquidazione, ricompensa, resa dei conti….], ma ecco la mia domanda: che cosa, di fatto, Michael Jackson “ha comprato”, quando ha risolto la causa civile? Come si può chiamare “hush money” [denaro in cambio del silenzio] quando non ha impedito all’accusatore di testimoniare contro di lui? Come si può chiamare “hush money” quando tutto il mondo già conosceva le accuse? Come si può chiamare “hush money”, quando c’era ancora un’indagine penale in corso che non ha risentito della causa civile?

Infine, Evan Chandler ha chiesto 20 milioni di dollari prima che le accuse fossero segnalate alle autorità. Supponendo che Michael Jackson avesse effettivamente molestato Jordan Chandler, perché non ha in tale occasione evitato di essere scoperto? Avrebbe potuto pagare Evan Chandler ed evitare il calvario intero. Invece, ha respinto la domanda iniziale di Chandler di denaro. Se fosse stato colpevole, perché l’avrebbe fatto?

Se è ancora la tua affermazione è che il piano di Jackson è stato quello di risolvere la causa civile al fine di corrompere il ragazzo a non testimoniare contro di lui nel processo penale, puoi cortesemente spiegarmi perché Michael Jackson ha chiesto di rinviare il processo civile? Egli voleva che il processo civile avesse avuto luogo dopo che il processo penale fosse stato risolto, il che significa che qualsiasi potenziale soluzione, sarebbe stata negoziata dopo che Jackson sarebbe stato assolto o condannato. Questo avrebbe reso impossibile per lui “corrompere” il ragazzo a non testimoniare. Le azioni di Jackson contraddicono l’idea che voleva comprare il silenzio Jordan Chandler.

Una spiegazione più logica sul motivo per cui Michael Jackson ha una costante sulla sua innocenza e anche il fatto che inizialmente ha rifiutato di essere ricattato da Evan Chandler, non ha avuto alternative se non alla fine. Una volta che il presunto abuso è stato portato all’attenzione delle autorità, è diventato improvvisamente chiaro a Jackson che avrebbe ottenuto solo cose brutte. I media andarono in overkill [letteralmente: eccesso di propaganda], il sistema giudiziario non ha lavorato a suo favore e la causa civile presentata dai Chandler, aveva messo Jackson in un angolo. Egli avrebbe potuto decidere di passare attraverso il processo civile e rischiare di avere una difesa indebolita nella prova più importante, quella penale o risolvere la causa civile e ha rischiato che la gente pensasse che aveva qualcosa da nascondere. Ovviamente, Michael Jackson ha valutato la sua vita più di quanto ha valutato i pareri di altre persone, così ha scelto di risolvere la causa.

Una volta che la causa civile è stata risolta, Michael Jackson aveva ancora l’indagine penale da affrontare.

L’INDAGINE PENALE

Quando il ragazzo che ha accusato Michael Jackson di abusi sessuali nel 1993 ha rifiutato di cooperare con le autorità, l’inchiesta della polizia è caduta.

– La polizia ha ottenuto le agende telefoniche di Jackson e ha contattato una trentina di bambini e le loro famiglie. Anche se gli inquirenti presumibilmente si sono avvalsi delle tecniche di interrogatorio aggressive per spaventare i bambini nel rendere le accuse contro Jackson, non sono riusciti a trovare un altro accusatore. Tutti i bambini interrogati hanno affermato che Jackson non ha mai abusato di loro sessualmente.

– Nel tentativo di trovare le prove, il Dipartimento di Polizia di Santa Barbara ha sottoposto Jackson a una perquisizione per verificare se la descrizione dell’accusatore della condizione dei genitali di Jackson era accurata. Secondo un articolo pubblicato da USA Today: “Le foto dei genitali di Michael Jackson non corrispondono alla descrizione data dal ragazzo che ha accusato il cantante di cattiva condotta sessuale”.

– Nel febbraio 1994, la polizia ancora non aveva un testimone che era disposto a testimoniare contro Jackson. Gli investigatori, di conseguenza si rivolsero ai tabloid per avere delle linee guida, contattando diversi ex dipendenti di Jackson che avevano venduto le loro storie ai media. Ad esempio, gli investigatori sono volati nelle Filippine per intervistare i Quindoy, una coppia che aveva detto ai tabloid di aver visto agire Jackson impropriamente con un bambino. La polizia ha stabilito che la loro storia non era credibile, basandosi sul fatto che più denaro ricevevano, più salace la loro storia diventava.

– La polizia ha anche preso contatti con Blanca Francia, l’ex cameriera di Jackson che aveva venduto la sua storia ad Hard Copy per $ 20.000. Il 15 dicembre 1993, Francia ha detto al tabloid che aveva assistito a una doccia di Jackson con dei ragazzini e che aveva visto anche lui comportarsi incorrettamente con suo figlio. Francia ha ripetuto queste dichiarazioni in una deposizione giurata per la causa civile dei Chandler. Mentre sotto deposizione da uno dei legali di Jackson, tuttavia, Francia ha ammesso di aver esagerato i dettagli durante la sua intervista su Hard Copy e che i produttori l’avevano pagata per la sua storia.

– A metà degli anni ’90, Francia ha minacciato di accusare Jackson di aver molestato suo figlio se non avesse ricevuto denaro da parte di Jackson. Per evitare la pubblicità negativa che sarebbe inevitabilmente risultata da una seconda causa di pedofilia, gli associati di Jackson gli consigliarono di risolvere tranquillamente il caso. Dopo aver ricevuto 2 milioni di dollari da Jackson, Francia non è andata avanti con la causa civile.

– Mentre Francia sembrava più che disposta a muovere le accuse contro Jackson in cambio di una compensazione finanziaria, non ha avuto niente a suo carico da rivelare alle autorità quando è stata interrogata nel corso dell’inchiesta penale nel 1994. Contrariamente a quello che in precedenza aveva affermato (e di quanto lei avrebbe rivendicato in futuro), Francia ha detto agli investigatori che suo figlio aveva ripetutamente negato di essere stato vittima di abusi sessuali da parte di Jackson. Ecco un estratto da un articolo di USA Today, che è stato pubblicato il 7 febbraio 1994:

“Gli investigatori dell’ufficio dello sceriffo della contea hanno recentemente predisposto per il figlio di 13 anni dell’ex cameriera di Jackson di consultare un terapista. Il ragazzo fu intervistato dalla polizia dopo che la madre ha detto loro che il figlio aveva trascorso del tempo da solo con Jackson. Secondo la madre, il bambino ha ripetutamente negato di essere stato maltrattato in alcun modo dalla star della musica pop.”

L’offerta di un terapeuta è stata fatta dopo che la donna, un’immigrata dal Centro America, si lamentava di incontri e conversazioni al telefono che gli sceriffi deputati hanno avuto con il ragazzo mentre lei non era presente.

Ha sentito il suo “disagio”, ha detto in una deposizione, perchè lei non sapeva di cosa stavano parlando i deputati con il ragazzino. Quando ha chiesto loro “con chi dovrei parlare” circa le sue preoccupazioni, hanno disposto per la donna e suo figlio di vedere dei terapeuti separati a spese della contea, ha detto in una dichiarazione giurata.

– Nel 1994, due grand juries sono state convocate per ascoltare le prove nel caso di Jackson, ma nessuna querela è mai stata sporta, infatti, “le prove” erano talmente scarse che i pubblici ministeri non hanno nemmeno chiesto un atto d’accusa. Secondo un rapporto della CNN che è andato in onda il 2 maggio 1994: “Un membro della giuria ha detto che non è stata sentita nessuna prova dannosa”.

– Se il caso contro Jackson era così debole, perché il procuratore distrettuale Tom Sneddon trascorre i prossimi dieci anni diffamando il nome di Jackson a mezzo stampa? Continuate a leggere per scoprirlo.

IL PROCURATORE DISTRETTUALE

– Dopo aver speso milioni di dollari per l’inchiesta di Michael Jackson nel 1993, il procuratore distrettuale Tom Sneddon non ha trovato prove sufficienti per formulare accuse contro la pop star.

– Nel corso dei prossimi anni, Sneddon e molti dei suoi dipendenti rilasceranno numerose dichiarazioni alla stampa in cui faranno intendere che vi erano in effetti indizi idonei a corroborare la storia di Jordan Chandler. Essi non riusciranno a spiegare, però, perché due grand juries non accusarono Michael Jackson se tali prove erano realmente esistite.

– Secondo il giornalista Geraldo Rivera, ai membri del Dipartimento di Polizia di Santa Barbara sono stati mostrati i filmati della perquisizione corporale ai genitali di Jackson. “Ho una videocassetta che ha mostrato ad ogni poliziotto in Santa Barbara il pene di Michael Jackson”, ha detto Rivera.

– Nel 1995, Jackson ha scritto una canzone su Tom Sneddon che è apparsa sul suo album HIStory: Past, Present and Future Book I. Nella canzone, Jackson sostiene che era over-targetted [preso troppo di mira] dall’ufficio del procuratore distrettuale Sneddon e lo accusa di essere ossessionato dal raggiungimento della fama politica.

– Molti esperti legali hanno respinto l’idea che Sneddon avrebbe perseguito Jackson unicamente per la proprio auto-esaltazione, ma forse ci sono altre motivazioni coinvolte. Secondo Thambiah Sundaram, un dentista che ha presentato e vinto una causa contro i pubblici ministeri di Santa Barbara nel 1996, le prospettive commerciali di Neverland potrebbero essere uno dei fattori che influenzano la ricerca implacabile delle autorità su Jackson.

– Nel 1994, Sundaram ha partecipato a un evento privato di raccolta fondi, dove egli avrebbe sentito Sneddon discutere un piano per cacciare Jackson da Santa Barbara e trasformare Neverland in una cantina. Secondo Sundaram, Sneddon ha previsto di fare questo trovando un altro bambino disposto ad accusare Jackson di abusi sessuali. Mentre le affermazioni di Sundaram sono difficili da provare o confutare, a questo punto è un fatto ampiamente noto che la vinificazione è un’attività leader nel settore agricolo a Santa Barbara, pari a circa 360.000.000 $ annuali di tutta l’economia della contea. La Santa Ynez Valley, dove Jackson possiede quasi 3.000 ettari di terreno, è particolarmente adatta per la coltivazione di uve grazie al suo clima ideale e alle condizioni del suolo. Numerose aziende vinicole situate in Santa Ynez Valley stanno cercando di espandersi, ma non c’è abbastanza terra disponibile nella zona per farlo.

– Se le accuse di Sundaram hanno alcun merito resta da vedere, ma ci sono altri fatti che fanno riferimento a una vendetta di Sneddon contro Michael Jackson. Sneddon ha detto in una conferenza stampa che dopo il 1993, ha cambiato alcune leggi della California relative alle molestie su minori proprio a causa del caso di Michael Jackson.

– Nel 1995, Sneddon ha detto alla rivista Vanity Fair: “Lo stato dell’indagine di Jackson è in sospensione fino a quando qualcuno non si fa avanti.”

– Dopo la visualizzazione del documentario Living with Michael Jackson che andò in onda nel febbraio 2003, Sneddon ha visto la possibilità di riaprire il caso. In un comunicato stampa pubblicato il 6 Febbraio 2003, Sneddon ha dichiarato: “Dopo le conversazioni con lo sceriffo Jim Anderson, è stato convenuto che la trasmissione della BBC sarebbe stata registrata dal Dipartimento dello Sceriffo. Si prevede che essa sarà riesaminata ».

– Per quanto riguarda i commenti di Jackson sul fatto che non c’è niente di sbagliato nel condividere una camera con un bambino, Sneddon ha risposto dicendo che “è insolito nel migliore dei casi. Per questo motivo, tutti i dipartimenti locali che hanno delle responsabilità in questo campo stanno prendendo la questione seriamente”. Egli ha poi esortato le vittime a farsi avanti.

– Poco dopo che questa dichiarazione è stata rilasciata, Sneddon ha rilasciato un’intervista alla reporter di tabloid Diane Dimond, dove ha discusso il caso del 1993.

– Per coincidenza, il ragazzo che appariva in Living with Michael Jackson – il documentario che Sneddon ha registrato e guardato – è lo stesso ragazzo che è finito per diventare il secondo accusatore di Jackson. Sneddon ha qualcosa a che fare con il fatto che questo ragazzo si sia fatto avanti?
– Durante la sua testimonianza in una udienza preliminare del processo, Sneddon ha ammesso di aver incontrato la madre del secondo accusatore in un parcheggio vuoto per darle dei documenti che l’avrebbero beneficiata di un fondo per le vittime di Stato. Ha anche studiato personalmente la seconda serie di accuse contro Michael Jackson, un lavoro che dovrebbe essere effettuato dagli inquirenti.

– Linda Fairstein, uno dei procuratori principali per quanto riguarda i crimini sessuali, ha detto delle azioni di Sneddon: “E’ troppo personale. E’ uscito fuori dai binari. Se egli non è una parte sostanziale di un’inchiesta, può diventare un testimone nel caso”. Ha continuato: “Si dovrebbe lasciare al grande talento degli avvocati della difesa la possibilità di smontarlo prima che la giuria gli spieghi che non è il posto giusto in cui egli può agire in questo modo. Egli crea problemi dentro e fuori l’aula per se stesso, assumendo quel ruolo. ”

– Anche se la storia della famiglia accusatrice aveva numerosi falli, Sneddon è andato avanti con il caso e ha sporto denuncia. Continuate a leggere per conoscere la seconda serie di accuse contro Michael Jackson.

2003 – LA FAMIGLIA ACCUSATRICE

Il rapporto tra Michael Jackson e il suo secondo accusatore iniziava abbastanza innocentemente. Due anni prima, il malato di cancro ormai in pieno recupero ha presentato una richiesta attraverso la Make a Wish Foundation per incontrare la superstar pop. Jackson lo incontra e, infine, strinse amicizia con il ragazzo e la sua famiglia. La madre del ragazzo ha caratterizzato il rapporto dei suoi bambini con il cantante come un “padre amorevole con i suoi figli ” ha anche accreditato a Jackson il merito di aver aiutato suo figlio a superare il cancro.

I documenti di Corte rivelano che questa non era la prima volta che la famiglia aveva usato il cancro del ragazzo come un modo per avvicinarsi alle celebrità. Secondo una relazione presentata dal Los Angeles County Department of Children and Family Services: “Mamma ha detto che loro incontrano le celebrità a causa della malattia del figlio e che le celebrità sono molto propense con suo figlio e la loro famiglia.” La madre ha detto a un assistente sociale che attraverso la sua connessione con le celebrità, si era “trovata il modo di provvedere ai suoi figli.”

Il regista di Rush Hour, Brett Ratner è stata una delle molte celebrità che aveva incontrato e fatto amicizia con il ragazzo. “[Egli] sedeva sulla mia sedia da regista. Quando gli dicevo di alzarsi, lui mi diceva di andare all’inferno … Lui è street smarted[*] molto più di me quando avevo la sua età”, ha ricordato Ratner. “Ho sempre avuto la strana sensazione che la madre avrebbe ingannato Michael. Mi è sempre piaciuto il padre. Ma la madre era un opportunista “.

Ad aggiungere credito al sospetto di Ratner è stato il fatto che la famiglia aveva un precedente per aver fatto affermazioni prive di fondamento su una storia di abuso. Nel 1998, hanno accusato le guardie di sicurezza della JCPenney e Tower Records di averli aggrediti fisicamente dopo averli accusati di taccheggio. Due anni dopo il deposito di una causa di 3 milioni di dollari contro la società, la madre ha anche accusato le guardie di averla aggredita sessualmente durante l’alterco. Ha dichiarato che uno di loro le aveva palpeggiato i seni e la zona pelvica per circa sette minuti, un dettaglio che non era mai venuto fuori nella sua deposizione iniziale. Le aziende hanno risolto il caso con un accordo extragiudiziario per $ 152.500 senza ammissione di colpa.

Tom Griffin, l’avvocato che ha rappresentato la JCPenney nel caso, ha detto a Mike Taibbi della NBC che la famiglia non aveva prove per suffragare le loro affermazioni. “la madre se ne uscì fuori con questa favola, anzi non una favola, è una storia dell’orrore”, ha detto Griffin, “l’ha semplicemente interpretata”.

Uno psichiatra assunto dalla JCPenney durante l’inchiesta ha detto che le testimonianze dei bambini e le prove sembravano il frutto di una sceneggiatura, sospetto che è stato confermato dal padre del ragazzo. In una dichiarazione giurata, ha ammesso che i ragazzi sono stati allenati dalla loro madre a mentire. Secondo Russell Halpern, un avvocato del padre: “[La madre] ha scritto a tutti le loro testimonianze. Io ho effettivamente visto lo script [la sceneggiatura].

Halpern è stato assunto quando è sorta una amara disputa per la custodia tra i genitori dopo il loro divorzio nel 2001. La battaglia ha preso una piega inaspettata quando la madre ha accusato il suo ex-marito di violenze coniugali, una denuncia che è stata inizialmente negata dai tre figli della coppia. Nell’ottobre del 2001, gli assistenti sociali sono stati chiamati a indagare la famiglia a seguito di un alterco avvenuto nella loro casa. Interrogati da soli, i bambini non hanno fatto allusione ad alcun tipo di abuso da parte del padre. Gli assistenti sociali sono stati richiamati quando la madre è ritornata all’attacco. In presenza della loro madre, i bambini hanno tutti cambiato la loro storia, sostenendo che il loro padre aveva effettivamente abusato della loro madre.

Il padre supplicò che gli oneri non fossero contestati e come conseguenza gli è stato impedito di vedere i suoi figli. Durante un’intervista a Larry King Live, Halpern, che sta attualmente cercando di ottenere i diritti di visita per il suo cliente, ha discusso i documenti del caso della JCPenney che suggeriscono che le accuse di abuso nei confronti del padre erano false. “Alla madre è stato specificamente chiesto: ‘ti ha mai colpito?’ E lei ha detto ‘no’ e ha continuato dicendo che era un marito meraviglioso, lui non l’aveva mai toccata, non era nella sua indole e non aveva mai toccato i bambini, neanche per una sculacciata”.

Nei documenti del tribunale che sono stati poi presentati durante la causa di affidamento, la madre ha dipinto un quadro sorprendentemente diverso del suo ex-marito, sostenendo che i suoi figli erano terrorizzati da lui. “Ogni notte, uno dei miei figli barricava la porta d’ingresso mettendo due sedie davanti alla porta”, ha asserito. “Ha messo anche una Boogie board [lavagna digitale] e posizionato una freccia e il tiro con l’arco contro la porta d’ingresso … Entrambi i ragazzi dormono con delle mazze da baseball”.

Con il loro padre biologico fuori dal quadro, i bambini erano incoraggiati dalla madre a fare riferimento a diversi altri uomini nella loro vita come “papà”, un titolo che è stato poi dato a Michael Jackson. La madre ha detto a un giornale britannico l’anno scorso che è stato Jackson che ha incoraggiato i bambini a riferirsi a lui come padre. Fonti vicine alla famiglia, tuttavia, suggeriscono che fosse il contrario.

Qualunque sia il caso, Jackson ha creato un rapporto con la famiglia, il figlio maggiore era anche caratterizzato per l’ormai famoso documentario Living with Michael Jackson. Le sopracciglia del dodicenne si sono sollevate quando ha detto al giornalista Martin Bashir, che una volta aveva passato la notte in camera da letto di Jackson. Le osservazioni del ragazzo hanno portato a due distinte indagini su eventuali abusi sessuali da parte di Jackson, le indagini che in seguito hanno aiutato la difesa di Jackson.

[*]Il termine street smarted viene usato per indicare un bambino o ‘ragazzo di strada’ molto intelligente che ha la capacità di sapersi mettere al sicuro da estranei, quando è da solo o con altri bambini. “Quando sei Street Smart, conosci tutto ciò che ti circonda, sai come gestirti in situazioni difficili, e sei in grado di ‘leggere’ le persone”.http://kidshealth.org/kid/watch/out/street_smart.html
www.urbandictionary.com/define.php?term=street%20smart

AUTORITA’ COINVOLTE

Spinto da ciò che è stato mostrato nel documentario Living with Michael Jackson, un funzionario della scuola ha contattato il Department of Children and Family Services e ha chiesto che Jackson fosse indagato. Dal 14 febbraio al 27 febbraio, gli assistenti sociali intervistano la famiglia e tutti sostengono che Jackson non ha mai agito impropriamente nei loro riguardi. La madre ha dichiarato che i suoi figli non sono mai stati lasciati soli con Jackson e che non avevano mai dormito in un letto con lui. Secondo il rapporto:”L’inchiesta condotta dalla Sensitive Case Unit ha concluso che le accuse di negligenza e di abuso sessuale sono infondate.”

Un’altra inchiesta è stata avviata quando lo psichiatra dei media Carole Lieberman ha presentato una denuncia presso il Santa Barbara County Sheriff’s Department nel febbraio 2003. Ha chiesto che Jackson fosse indagato e che i suoi figli fossero rimossi dalla sua custodia. “Lo scimpanzé Bubbles (ex animale domestico di Jackson) è stato riferito che ora vive in un rifugio per animali. Ci si potrebbe chiedere come e perché è avvenuto ciò. Se il signor Jackson non è in grado di prendersi abbastanza cura del suo scimpanzé, non dovremmo essere preoccupati per i suoi figli?”

A proposito del ragazzo nel documentario, Lieberman ha dichiarato: “C’è stata la sensazione inequivocabile che qualcosa di sessuale era accaduto con [il] ragazzo, come dimostra il suo linguaggio del corpo e il suo comportamento remissivo nei confronti di Michael.”

Il SBCSD che ha indagato, ha chiuso il caso il 16 aprile con ” nessuna ulteriore azione necessaria”. Il rapporto del SBCSD cita interviste con la famiglia che sono state condotte da tre assistenti sociali a Los Angeles. Secondo la presunta vittima: “Michael è come un padre per me, non ha mai fatto niente di sessuale con me”. Ha aggiunto di “non aver mai dormito nel letto con Michael”, e che sua madre era “sempre consapevole di ciò che accadeva a Neverland “.

La madre del ragazzo ha detto agli assistenti sociali: “Michael è come un padre per i miei figli, li ama e mi fido a lasciarli con lui.” di Jackson ha detto “non è mai stato niente di meno che meraviglioso. I miei figli non si sono mai sentiti a disagio in sua presenza. Michael è stato una benedizione”. La sorella maggiore del ragazzo ha inoltre difeso Jackson dicendo:” Michael è così gentile e amorevole”.

Nonostante il fatto che la famiglia non aveva nulla a parte lodi per il cantante, la gente all’interno dell’ambito di Jackson era già diffidente delle loro motivazioni. All’inizio di febbraio, Jackson ha assunto per la difesa penale l’avvocato Mark Geragos, per proteggerlo da quella che sembrava essere una famiglia opportunista. Geragos ha detto in un’intervista: “Sono stato coinvolto in tutto questo a febbraio, quando qualcuno saggiamente, a posteriori, sentiva che c’era qualcosa di sbagliato qui con questa particolare famiglia”.

Sulle indagini che sono state condotte, Geragos ha commentato: “Stiamo parlando di una situazione di cui la sensitive case unit dell’ufficio di presidenza di Los Angeles ha esaminato il caso. La maggior parte del personale più che qualificato ha intervistato tutti i partecipanti e il risultato ottenuto è stato ….. [una] sentenza infondata “.

Con due agenzie governative che hanno concluso che nessun abuso avesse avuto luogo, Geragos presuppose che il caso fosse chiuso. “Non c’era niente di più che poteva essere fatto a quel punto”. Il comportamento della madre, tuttavia, avrebbe presto sollevato molte bandiere rosse intorno a Jackson.

NOT AFTER MONEY?

Dopo la messa in onda dell’intervista di Bashir, la madre del ragazzo che è apparso nel documentario ha tentato in tutti i modi di speculare sul suo rapporto con Michael Jackson. Ha venduto la sua storia a un tabloid britannico, ma, a quel punto, aveva solo cose positive da dire sulla pop star. Sembrava oltraggiata dalla reazione delle persone dopo il documentario di Bashir e ha depositato un reclamo ufficiale alla Broadcasting Standards Commission [Commissione standard di trasmissione].

La madre inoltre aveva previsto di presentare una causa contro la società che ha mandato in onda il documentario e nel febbraio 2003, ha assunto l’avvocato civile Bill Dickerman per rappresentarla nel suo caso. Dickerman ad ABC News, ha detto: “il ragazzo era stato filmato con una videocamera, non era stata rilasciata alcuna autorizzazione, e quando lei lo scoprì, divenne completamente color paonazzo”.

Michael Jackson sembrava altrettanto irritato dal tono del documentario e cominciò a compilare riprese per un video di confutazione. Per contrastare la pubblicità negativa che circondava Jackson riguardo la sua relazione con i bambini, il ragazzo e la sua famiglia avevano rilasciato interviste filmate in cui hanno reso dichiarazioni in difesa di Jackson. I filmati dovevano essere inclusi nel video di confutazione, ma il fidanzato della madre, Major Jay Jackson (nessuna parentela con Michael) ha chiesto delle compensazioni finanziarie in cambio.[*]

Nel corso di un’udienza preliminare del processo, Major Jackson ha ricordato dicendo ad uno dei collaboratori di Michael Jackson: “Questa famiglia non ha niente e voi state ricavando milioni dal video di confutazione e che cosa avete intenzione di fare per questa piccola famiglia?” Per placare Major Jackson, i collaboratori di Michael hanno offerto alla famiglia una casa e un’istruzione universitaria ai figli in cambio del loro permesso ad utilizzare i filmati. Major Jackson ha rifiutato l’offerta e ha fatto una richiesta di soldi. Mentre non è mai stato confermato da Major Jackson se ha o meno ricevuto denaro dalla sfera di Jackson, il video della famiglia non è stato incluso nella versione televisiva del video di confutazione, indicando che la sua richiesta di risarcimento non è stata soddisfatta. [**]

Jay Jackson ha anche testimoniato che a febbraio è stato avvicinato da due giornalisti britannici che erano interessati a pagare per la storia della famiglia. Secondo uno dei giornalisti che ha preso contatto con la famiglia, “Il dato di partenza è stato di $ 500 da parte mia, e questo è presumibilmente il presupposto su cui [Major Jackson] si è consultato con la madre”. Major Jackson è tornato indietro con una richiesta di 15 mila dollari ed è stato mandato via .

Quando i loro tentativi di fare cassa sulla polemica post-Bashir sono andati a vuoto la famiglia ha presentato un’istanza d’aiuto di emergenza il 3 marzo 2003. I documenti di Corte rivelano che una settimana dopo, la madre ha presentato un’ istanza di aumento degli alimenti dal suo ex marito e ha chiesto che il suo assegno di mantenimento per il bambino fosse raddoppiato.

Poco dopo, è tornata da Dickerman con dei piani che prevedevano di citare in giudizio Michael Jackson per un problema estraneo alle molestie su minori.

Dickerman ha iniziato una campagna epistolare contro Mark Geragos, sostenendo che Jackson era in possesso di alcuni beni della famiglia, compresi mobili e passaporti. Dickerman ha chiesto la restituzione di questi articoli e ha anche affermato che la famiglia era “perseguitata” e “terrorizzata” dall’ investigatore privato di Geragos, Bradley Miller. Tutto ciò sarebbe successo molti mesi prima che la famiglia avrebbe fatto queste affermazioni alla polizia.

Mentre il rapporto tra Michael Jackson e la famiglia era diventato inevitabilmente contenzioso dopo la messa in onda del documentario di Bashir, loro hanno sempre sostenuto che Jackson non ha mai abusato sessualmente del ragazzo. Tutto è cambiato nel giugno del 2003, quando Larry Feldman – l’avvocato civile che ha mediato per i 15 milioni di dollari nell’accordo per il primo accusatore di Jackson – è stato introdotto nel quadro.

[*] i filmati in questione sono stati prodotti da Lerry Nimmer e raccolti in un documentario già in commercio in formato DVD: Michael Jackson: The Untold Story of Neverland [la storia mai raccontata di Neverland]www.nimmer.net/
Un piccolo assaggio www.youtube.com/watch?v=sp9KRtkVgOo…ex=0&playnext=1
Al momento presente solo in inglese.

[**] i filmati a cui si fa riferimento sono i famosi “take two the footage you were never meant to see” [i filmati che non volevano farti vedere]
Take Two (Traduzione COMPLETA)
www.youtube.com/watch?v=qDMvL6pf3sw&feature=related
www.youtube.com/watch?v=fAtv22QusrI&feature=related
www.youtube.com/watch?v=WAPHiKvzBSE&feature=related
www.youtube.com/watch?v=s6s4gOL1f_U&feature=related
www.youtube.com/watch?v=JiQXRYiT1-A&feature=related
www.youtube.com/watch?v=UT-w0VKyc-E&feature=related
www.youtube.com/watch?v=M91_DrLikzc&feature=related
www.youtube.com/watch?v=iKuwAwo7BDs&feature=related
www.youtube.com/watch?v=zAbDT4soXlE&feature=related

[in questo estratto c’è una piccola testimonianza di Elizabeth Taylor al Larry King Live, che se non ricordo male non dovrebbe essere presente negli altri video, in caso contrario ‘pardon’]
Take Two – The Footage You Were Never Meant To See-extract2
www.youtube.com/watch?v=-jDobgJzDjI

[e questa è la dichiarazione spontanea di Bashir dopo il 25 giugno 2009]www.youtube.com/watch?v=kqDXp7X8cd4&feature=related

L’ ENTRATA IN SCENA DI LARRY FELDMAN E STAN KATZ

Dopo l’incontro con l’avvocato civile Larry Feldman, il ragazzo finalmente si fece avanti con le accuse di abusi sessuali contro Michael Jackson. Feldman ha inviato il ragazzo e la sua famiglia a vedere lo psichiatra Stan Katz, che era stato coinvolto anche nel caso del 1993. Secondo documenti ottenuti dalla NBC, il dottor Katz ha detto al ragazzo: “Guarda, se si va avanti con la causa civile, la tua famiglia potrà ricevere una qualche somma di denaro in caso di vittoria.”

Improvvisamente, luridi dettagli sul presunto abuso cominciarono a concretizzarsi. Il ragazzo ha sostenuto che, mentre lui a Neverland “ho bevuto alcool ogni sera e sentivo uno strano ronzio”, quando ha detto a Jackson che aveva mal di testa, lui presumibilmente gli avrebbe detto: “continua a bere, ti farà sentire meglio.”

Il fratello minore del ragazzo ha affermato che lui e suo fratello “dormivano costantemente nella camera di Michael con Michael … nel letto di Michael”. Egli ha affermato di aver visto Jackson toccare il fratello impropriamente in almeno due distinte occasioni.

Questi sono stati gli stessi ragazzi che, meno di quattro mesi prima, avevano difeso con veemenza Jackson con gli assistenti sociali. Per qualche ragione, dopo tutte le loro negazioni precedenti di abuso da parte di Jackson, la famiglia ha drasticamente cambiato la loro storia dopo il coinvolgimento di Feldman e Katz.

Feldman ha preso la famiglia ed è tornato al Department of Children and Family Services e ha chiesto loro di ribaltare il responso di “sentenza infondata”. Il DCFS rifiutò, dicendo che, poiché il ragazzo non era in pericolo imminente, non c’era altro da fare. Il dottor Katz ha poi segnalato il presunto abuso al Dipartimento di Polizia di Santa Barbara che successivamente ha avviato un’indagine nel giugno 2003.

Oltre ad essere coinvolto con entrambi gli accusatori di Jackson, il dottor Katz ha un altro collegamento con il caso Jackson – tra i suoi pazienti era incluso Bradley Miller, l’investigatore privato che era stato assunto da Mark Geragos per tenere d’occhio la famiglia.

Katz ha parlato alle autorità a proposito del coinvolgimento di Miller nel caso, e li ha informati su un nastro che Miller aveva registrato a metà febbraio della famiglia che difendeva Jackson. In quella che sembra essere una mossa estremamente insolita, le autorità di Santa Barbara hanno poi chiesto al patrigno dell’accusatore Jay Jackson di aiutarli a indagare su Miller. Lavorando come un “agente confidenziale”, Major Jackson è stato posizionato fuori dall’ubicazione della sede di Miller per aver modo di riferire le sue scoperte al SBPD [Santa Barbara Police Department].

Dopo cinque mesi di indagini, il Dipartimento di Polizia di Santa Barbara era pronto ad andare avanti con il suo caso. Ma in primo luogo, la famiglia avrebbe dovuto accettare di mettere la loro causa civile in attesa e andare avanti con la causa penale contro Jackson.

JACKSON E’ ARRESTATO E ACCUSATO

Nel giugno del 2003, a Santa Barbara, il procuratore distrettuale Tom Sneddon ha cominciato a indagare personalmente a sostegno della famiglia accusatrice contro Michael Jackson. Note dal terapista del ragazzo rivelano che la famiglia aveva anche in programma di presentare una causa contro Jackson con l’aiuto dell’avvocato civile Larry Feldman. Tuttavia, i loro piani di citare in giudizio la pop star, avrebbero dovuto aspettare. Dopo il 1993, Sneddon ha modificato le leggi della California in modo che, dalla stessa denuncia si desse origine sia al procedimento civile che a quello penale, e che il procedimento civile sarebbe rimasto in essere fino a dopo che la causa penale non fosse stata risolta. Di conseguenza, se la famiglia avesse scelto di andare avanti con la loro causa, il procedimento sarebbe rimasto inattivo fino a quando i termini di prescrizione del procedimento penale fossero scaduti.

Mentre sarebbero passati anni, prima che la famiglia avrebbe potuto chiedere il risarcimento in denaro da Jackson in tribunale, sono stati informati da Sneddon di un fondo per le vittime di Stato, che avrebbe potuto fornire loro una compensazione finanziaria se avrebbero mantenuto su le accuse. A novembre, Sneddon ha incontrato la madre dell’ accusatore in un parcheggio vuoto per fornirle la documentazione necessaria per richiedere il fondo. Meno di un mese dopo, la famiglia andò avanti con il caso.

L’accusatore e la sua famiglia hanno fornito alle autorità un affidavit di cinquanta pagine dettagliate sulle loro accuse. In aggiunta alle accuse di molestie su minore, la famiglia ha anche sostenuto che sono stati tenuti in ostaggio nel ranch di Neverland da Jackson per alcuni giorni nel febbraio 2003. Usando questo affidavit, Sneddon ha ottenuto un mandato di arresto per Michael Jackson, nonché un mandato di perquisizione al Neverland Ranch.

Più tardi, nello stesso giorno, le autorità hanno anche perquisito l’ufficio di Bradley Miller, l’investigatore privato di Mark Geragos. Durante il raid, Sneddon ha confiscato un nastro che conteneva filmati della famiglia accusatrice mentre lodava Jackson. Il contenuto del nastro avrebbe potuto rappresentare un problema per l’accusa: l’intervista con la famiglia è stata condotta nel febbraio 2003, ma secondo l’affidavit della famiglia, Jackson aveva molestato il ragazzo e rapito la famiglia in quello stesso mese. Avere accesso a questo nastro, ha dato a Sneddon l’opportunità di familiarizzare con la strategia della difesa di Jackson, che si sarebbe concentrata molto probabilmente intorno alle dichiarazioni incoerenti della famiglia.

A dispetto di questa evidenza, Sneddon ha perseguito la causa. Il 19 novembre ha tenuto una conferenza stampa in cui il suo comportamento ha indotto molti a credere che egli avesse dei rancori contro Michael Jackson derivanti dal caso del 1993. Nonostante la gravità delle accuse, Sneddon e lo sceriffo Jim Anderson hanno creato un clima gioviale, facendo scherzi vari a spese di Jackson.

Dopo che Jackson fu arrestato, Sneddon rilasciò un’intervista esclusiva a Diane Dimond dove fece riferimento alla pop star come “Wacko Jacko”, ma negò fortemente di nutrire sentimenti di vendetta contro di lui. Successivamente ha chiesto scusa per i suoi commenti, dicendo: “Se mia madre fosse ancora viva, mi avrebbe rimproverato di non essere una brava persona”.

Ai primi di dicembre, la notizia che Jackson era stato scagionato da ogni accusa dal Department of Children and Family Services già nel mese di febbraio, era trapelata alla stampa. Sneddon ha respinto l’inchiesta del DCFS dandole la stessa importanza di “un intervista”, omettendo di precisare che il suo dipartimento aveva indagato su Jackson nel mese di febbraio ed era arrivato alla stessa conclusione del DCFS. Indipendentemente da ciò, il 18 Dicembre, Jackson è stato accusato con 7 capi d’accusa di aver tenuto un comportamento volgare e lascivo con un bambino di età inferiore ai 14 anni e 2 capi d’accusa per somministrazione di un agente intossicante. Questi presunti atti avrebbero avuto luogo tra il 7 febbraio e il 10 marzo.

Molti sono stati sorpresi dalla discutibile sequenza temporale. Jackson conosceva questo ragazzo da due anni e avrebbe cominciato a molestarlo proprio mentre era nel mezzo di uno scandalo enorme che lo riguardava e con alle spalle le passate accuse di abusi sessuali? Come avrebbe potuto Jackson, molestare il ragazzo, mentre era contemporaneamente sotto inchiesta per abusi sessuali da due tipologie distinte di autorità? Perché tutta la famiglia di continuo nega ogni addebito da parte di Jackson, fino a quando non entra in contatto con un avvocato civile? Inoltre, è sembrato molto sospetto che Jackson abbia assunto il suo avvocato difensore, prima che ogni presunto crimine fosse stato commesso.

Nei mesi successivi al deposito delle accuse, gran parte della strategia difensiva di Jackson era trapelata alla stampa. Il pubblico venne a conoscenza del passato litigioso della famiglia, i loro dinieghi precedenti di abuso da parte di Jackson e il loro coinvolgimento con Larry Feldman, l’avvocato civile che ha rappresentato il primo accusatore di Jackson. Mark Geragos ha inoltre informato i media che Jackson ha un “alibi d’acciaio” per tutte le date nella sequenza temporale dell’accusa. Come poteva Sneddon procedere con il caso quando aveva un accusatore che ha mancato di credibilità e un convenuto con un alibi? Continua a leggere per scoprirlo …

NUOVE ACCUSE

Sebbene Tom Sneddon ufficialmente avesse depositato una denuncia penale contro Michael Jackson nel dicembre 2003, più tardi portò il caso a un gran jury segreto, che determinò un nuovo atto d’accusa con 10 capi d’imputazione. Le nuove accuse rivelano delle preoccupanti incongruenze nel caso presentato dall’accusa e indicano anche che le prove della difesa di Jackson furono ingiustamente utilizzate contro di lui. Si prega di leggere attentamente le sezioni seguenti per acquisire una migliore comprensione dell’accusa formulata dal gran jury:

Come ha fatto la convocazione di un gran jury a mettere in svantaggio il team di difesa di Jackson?

In primo luogo va rilevato che il procedimento del grand jury ha tolto a Jackson IL DIRITTO DI UN’UDIENZA PRELIMINARE.

L’udienza preliminare è utile alla difesa perché permette di:

1) controinterrogare i testimoni dell’accusa
2) avere un’idea di quali prove l’accusa abbia
3) prepararsi meglio per un processo

La tesi dell’accusa può anche essere generata nel corso di una udienza preliminare, se il giudice ritiene che non vi siano prove sufficienti per andare al processo. Evitando un’udienza preliminare, Sneddon ha potuto presentare il suo caso senza la presenza degli avvocati della difesa.I suoi testimoni NON sono stati interrogati e le eventuali prove da lui presentate al gran jury NON sono state contestate.

La maggior parte degli esperti legali concordano sul fatto che, presentando un caso a un gran jury, è quasi garantito che il pubblico ministero ottenga un atto d’accusa restituito. Se agli avvocati della difesa di Jackson fosse stata data la possibilità di interrogare l’accusatore e altri testimoni nel corso di un’udienza preliminare, il caso sarebbe caduto a pezzi. Sneddon è riuscito ad evitare questo portando il suo caso a un grand jury.

Qual è la differenza tra le accuse della denuncia originaria e gli oneri nell’atto d’accusa?

Il 30 aprile 2004, Jackson viene incriminato da un gran jury con quattro capi d’accusa per condotta volgare e lasciva con un minorenne; quattro capi d’accusa per gestione di un agente inebriante; un capo d’accusa per tentate molestie su minore e un capo d’accusa per cospirazione. Questi presunti atti avrebbero avuto luogo tra il 20 febbraio e il 12 Marzo 2003.

Se si guarda alla denuncia originaria e si confronta con l’accusa, troverete che, mentre l’accusatore è lo stesso, il caso presentato da Sneddon ha subito diversi cambiamenti rilevanti. Jackson era stato inizialmente accusato con sette capi d’accusa per comportamento osceno e lascivo con un minore e due capi d’accusa per gestione di sostanze eccitanti tra il 7 febbraio e il 10 marzo.

Una differenza notevole nella storia dell’accusatore – oltre allo spostamento della linea temporale e la variazione della quantità di volte che sarebbe stato abusato – è che gli oneri che lo Stato denuncia riportano che al ragazzo era stato dato dell’alcol solo due volte. Ciò indica che l’accusatore era sobrio durante la maggior parte delle occorrenze di presunto abuso. Gli oneri nell’atto dell’accusa, tuttavia, suggeriscono che il ragazzo era ubriaco durante ogni incidenza di presunto abuso.

Forse il cambiamento più discutibile, tuttavia, è che l’accusa di cospirazione non figurava nelle cariche della denuncia originale. La famiglia del ragazzo era andata alla polizia nel mese di giugno del 2003 e a Jackson non era stata addebitata fino a dicembre; le autorità avevano cinque mesi per indagare le rivendicazioni della famiglia contro Jackson. Sicuramente, se ci fossero state le prove di una cospirazione, sarebbero state scoperte durante i primi cinque mesi di indagine.

Qual è la base dell’accusa di cospirazione che è stata proposta contro Jackson?

Nell’atto d’accusa, Jackson viene accusato di 28 palesi atti di cospirazione tra cui sottrazione di minori, falso imprigionamento ed estorsione. L’accusa sostiene che Jackson ha cospirato con cinque dipendenti senza nome per rapire la famiglia e costringerli a fare affermazioni positive su di lui. Secondo l’accusa, Jackson ha costretto la famiglia a fare queste affermazioni in modo da poter migliorare la sua immagine pubblica dopo la messa in onda del controverso documentario Living with Michael Jackson. Avrebbe poi presumibilmente molestato il ragazzo.

Anche se i collaboratori di Jackson sono stati accusati di sequestro di persona della famiglia, Jackson è l’unico imputato; i cinque presunti cospiratori non sono incriminati. Alcuni esperti legali hanno ipotizzato che Sneddon li abbia minacciati con delle accuse a carico loro se avessero deciso di andare a favore di Jackson. Secondo Joe Tacopina, un avvocato di due dei presunti cospiratori, ai suoi clienti sarebbe stata offerta l’immunità se avessero deciso di testimoniare contro Jackson. Entrambi gli uomini rifiutarono l’offerta di Sneddon e negarono le accuse della famiglia.

Sneddon ha usato le prove della difesa di Jackson per modificare la debole tesi dell’accusa?

Sembra che Sneddon, dopo essere venuto a conoscenza della strategia difensiva per Jackson, abbia modificato il suo caso in modo che Jackson non avesse nulla con cui difendersi. Ecco alcuni esempi di come Sneddon ha usato quello che sapeva sulle prove della difesa di Jackson per rafforzare la tesi dell’accusa:

1) Durante l’estate del 2003, Sneddon è stato informato dallo psichiatra Stan Katz che l’investigatore privato Bradley Miller era in possesso di un nastro in cui l’accusatore e la sua famiglia lodano Jackson. Il nastro è stato fatto in febbraio e apparentemente contraddiceva le affermazioni della famiglia secondo le quali Jackson li aveva rapiti e aveva molestato il ragazzo in quel mese. Venuto a conoscenza di questo nastro, Sneddon ha fatto perquisire l’ufficio di Miller, ha preso il nastro e lo ha visualizzato. Queste azioni rappresentano una violazione dei diritti avvocato/cliente di Jackson perché Miller stava lavorando per l’avvocato di Jackson.

Visualizzando il nastro, Sneddon ha scoperto che la strategia di difesa di Jackson probabilmente ruotava intorno ai precedenti dinieghi di abuso della famiglia. Sneddon ha quindi trovato un modo per screditare questa prova, affermando che la famiglia fosse stata costretta a fare dichiarazioni positive per conto di Jackson cosicché il cantante avrebbe potuto migliorare la sua immagine dopo la messa in onda del documentario di Martin Bashir. Questa è la base dell’accusa di cospirazione che è stata presentata al grand jury nel mese di aprile del 2004. Se Sneddon non avesse visto la prova della difesa di Jackson, l’accusa di cospirazione non si sarebbe materializzata e il nastro sarebbe stato utilizzato per scagionare Jackson. Invece, adesso viene usato dall’accusa come prova di un complotto criminale.

2) Nel dicembre 2003, Mark Geragos ha detto al Larry King che alle persone all’interno della sfera di Jackson è stato detto di tenere d’occhio la famiglia dopo la messa in onda del documentario Living with Michael Jackson. Secondo diverse fonti, i lavoratori prendevano appunti attentamente e hanno documentato il comportamento sospetto della madre. Questi lavoratori sarebbero stati senza dubbio chiamati a testimoniare dalla difesa. Accusandoli di essere parte di una cospirazione, Sneddon ha macchiato la loro potenziale testimonianza. Sembra che le precauzioni prese da Jackson per proteggere sé stesso da una famiglia apparentemente opportunista (come chiedere ai suoi collaboratori di fare attenzione al comportamento discutibile da parte della madre), siano state usate contro di lui come prova di una cospirazione.

3) Geragos ha detto alla stampa che Jackson aveva un alibi di ferro per ogni data del presunto abuso. Accusando i collaboratori di Jackson di cospirare con lui, forse Sneddon ha screditato “l’alibi di ferro” di Jackson.

4) L’intervista della famiglia con il Department of Children and Family services è stata effettuata intorno al 20 febbraio. Come ricorderete, l’intera famiglia ha negato gli abusi da parte di Jackson, ha detto che Jackson non era mai stato da solo con il ragazzo e che il ragazzo non aveva mai condiviso il letto con lui. Questo è stato un grande buco nel caso presentato dall’accusa. Secondo la denuncia originaria, l’abuso ha avuto inizio il 7 febbraio, ma secondo le dichiarazioni fatte dalla famiglia intorno al 20 febbraio, il ragazzo non era mai stato da solo con Jackson. È impossibile che qualsiasi abuso si sia verificato tra il 7 febbraio e 20 febbraio. Se guardate le nuove accuse, queste due settimane sono scomparse dalla linea temporale. L’abuso è ora sospettato di aver avuto luogo dopo il 20 febbraio, rendendo così le prime dichiarazioni della famiglia agli assistenti sociali irrilevanti.

5) Secondo Geragos, la famiglia ha registrato un video con le dichiarazioni giurate e firmato numerosi affidavit in cui affermavano che Jackson non ha fatto niente di male. In realtà, loro apparentemente stavano ancora difendendo Jackson, anche dopo il 10 marzo. Dicendo che la famiglia è stata rapita, molestata e minacciata dai membri della sfera di Jackson, Sneddon ha ora un modo per giustificare il fatto che stavano difendendo Jackson prima, durante e dopo che il presunto abuso si è verificato.

Perché le accuse di sequestro di persona mancano di credibilità?

L’accusa di cospirazione potrebbe aver fatto apparire il caso di Sneddon più logico alla maggior parte della gente, ma per coloro che hanno seguito da vicino il caso, aggiunge ulteriori incongruenze nelle accuse contro Michael Jackson. Qui ci sono diverse ragioni perché le rivendicazioni della famiglia riguardo al rapimento potrebbero essere false:

1) L’accusa sostiene che Jackson ha costretto la famiglia a rilasciare dichiarazioni in sua difesa perché voleva migliorare la sua immagine pubblica dopo la messa in onda del documentario di Bashir. Se questo è vero, molte domande vengono alla mente:

Perché il video della famiglia non è stato incluso nella confutazione televisiva di Jackson al documentario?

Perché Jackson poteva circolare liberamente e molestare il ragazzo, se era così preoccupato che le persone potessero pensare che fosse un molestatore di bambini?

Il patrigno dell’accusatore nella sua testimonianza afferma che ha chiesto a Jackson del denaro in cambio della partecipazione della famiglia nel video di confutazione. Se Jackson aveva in mano la famiglia contro la loro volontà, come si spiega la richiesta di soldi da parte del padre? Certamente, se Jackson è stato in grado di forzare la famiglia a lodarlo di fronte alla telecamera, avrebbe potuto anche costringerli a firmare un modulo di consenso che gli avrebbe permesso di utilizzare le riprese; in queste circostanze, il patrigno non avrebbe avuto alcun motivo per chiedere un compenso in denaro.

2) La famiglia sostiene che sono stati trattenuti contro la loro volontà al Neverland ranch di Jackson nel febbraio 2003, ma la storia dimostra che in tutto quel mese, vi sono state numerose opportunità per chiedere aiuto. Per esempio:

– Due dipartimenti di polizia intervistarono la famiglia a metà febbraio 2003, dopo che è stato chiesto di indagare su Jackson. Perché nessuno dei membri della famiglia ha indicato agli operatori sociali che erano trattenuti contro la loro volontà? Perché nessuno degli assistenti sociali ha capito che qualcosa non andava?

– La madre si è messa in contatto con l’avvocato civile Bill Dickerman nel febbraio 2003. Perché non dirgli di telefonare alla polizia? Inoltre, i rapitori in genere, lasciano che le loro vittime visitino il loro avvocato civile?

– La famiglia continuò a fare diverse apparizioni televisive nel febbraio 2003, non potevano tentare di chiedere l’aiuto di qualcuno, mentre erano in pubblico?

– Secondo l’accusa, la famiglia è stata in grado di fuggire da Neverland, ma Jackson “lusingato” li ha fatti tornare indietro. Perché non sono andati alla polizia subito dopo essere scappati? E se avessero veramente avuto paura per la loro sicurezza, perché hanno permesso al loro rapitore di parlare con loro per farli ritornare a casa sua?

– Il marito della madre ha testimoniato che la famiglia era nel suo appartamento quando l’investigatore privato Bradley Miller li ha intervistati nel mese di febbraio. Perché erano a casa del patrigno quando furono presumibilmente rapiti da Michael Jackson e dai suoi dipendenti?

3) L’avvocato divorzista della madre, Michael Manning, ha detto ai giornalisti che la madre stava ancora lodando Jackson nel mese di aprile del 2003. Perché avrebbe dovuto difendere Jackson dopo essere stata presumibilmente rapita da lui?
Allora che fare?

Recentemente, il nuovo avvocato di Jackson, Thomas Mesereau Jr., ha presentato una mozione per respingere l’atto d’accusa del Grand Jury, sostenendo che il procedimento non è stato condotto in modo corretto. La sezione successiva prenderà in esame i numerosi casi e le accuse di cattiva condotta da parte di Sneddon.

Qual è la mia età?

In una recente mozione della difesa, l’avvocato Brian Oxman ha sottolineato che la madre dell’accusatore di Michael Jackson, “ha testimoniato davanti al Grand Jury senza il beneficio dei farmaci”. Dopo aver letto le centinaia di pagine della sua testimonianza, io sono incline ad essere d’accordo.
Janet Arvizo – che attualmente porta il nome Janet Jackson – ha presentato diverse domande bizzarre durante tutto il procedimento del grand jury. Più in particolare, insiste sul fatto che Michael Jackson abbia rapito lei e i suoi figli e, con un astuto stratagemma, li abbia manipolati per dire cose carine su di lui davanti alla telecamera, convincendola che degli assassini stavano addosso a suo figlio.

Vorrei che fosse tutto inventato.

Se si desidera visualizzare le trascrizioni per sé stessi, fare clic qui anche se devo avvertirvi che vi verrà un gran mal di testa se tenterete di leggerle tutte, vale a dire che la signora Arvizo (o è la signora Jackson ora?) non ha neanche un po’ di buon senso. Come un osservatore senza mezzi termini ha detto leggendo la testimonianza della signora Arvizo: “è come camminare sul muro del silenzio.” Infatti. Pochi minuti dopo il giuramento, la signora Arvizo dà già l’impressione di essere un po’ confusa quando dice al giudice che lei non ha idea di quanti anni ha:
Inizialmente, ho pensato che la signora Arvizo aveva pronunciato male le parole. Forse intendeva dire che non sapeva quanti anni aveva quando i suoi figli erano nati. Ma poi, vi è ancora una volta a pagina 4, la sorprendente ammissione che Janet Arvizo non conosce la sua età:
Naturalmente, questo non significa necessariamente che Michael Jackson non abbia rapito la sua famiglia e molestato il figlio, ma questo non è un saggio sulla colpevolezza o l’innocenza di Jackson, è un saggio sui meriti dell’assunzione di farmaci. Andiamo avanti.

Secondo la testimonianza di Janet Arvizo, il rapporto della sua famiglia con Jackson è cambiato radicalmente dopo la messa in onda dell’ormai famoso documentario Living with Michael Jackson. Le due ore di programma, che ha messo l’accento sulla natura del rapporto di Jackson con il figlio della signora Arvizo “John”, ha portato ad uno scandalo enorme, che a sua volta ha spinto il team PR di Jackson a scattare in modalità ‘contenimento danni’. Le misure che sono state adottate per ripristinare l’immagine di Jackson dopo la messa in onda del documentario sono ora la base dell’ accusa di cospirazione contro di lui. L’accusa sostiene che Jackson abbia cospirato con diversi dipendenti per rapire, imprigionare ed estorcere dichiarazioni false dalla famiglia Arvizo.
E così la storia comincia.

“Questo fermerà i killer!”

Dopo che il documentario è andato in onda in Gran Bretagna, Jackson avrebbe telefonato alla signora Arvizo e avrebbe insistito che suo figlio partecipasse a una conferenza stampa per allontanare i killer:

Pop quiz time! Qualcuno vi telefona e vi dice che gli assassini stanno addosso al vostro bambino e che l’unico modo per fermarli è far partecipare il vostro bambino ad una conferenza stampa. Voi:

a) chiamate la polizia e dite loro che ci sono degli assassini sulle tracce del bambino
b) chiedete all’interlocutore chi è che sta addosso al bambino e perché
c) vi interrogate su come cavolo una conferenza stampa pubblica possa proteggere il bambino dai killer
d) tutte le precedenti
e) prendete il primo volo per la Florida e partecipate alla conferenza stampa, senza fare domande

Proprio come qualsiasi altra razionale e stabile madre, Janet Arvizo ha fatto la sua scelta. Dopo aver ricevuto la telefonata da Jackson, è volata in Florida con i suoi figli solo per scoprire che *gasp*[ndt: rimanere senza fiato] non c’era nessuna conferenza stampa. La truffa è palese, la conferenza stampa è l’atto numero uno del presunto complotto.

E se pensate che è stato astuto, aspettate di sentire quello che Michael Jackson ha fatto in un hotel in Florida:
Scioccante! Ha chiesto a Janet Arvizo di non guardare Living with Michael Jackson – atto palese numero due. Io non sono sicuro di come si potrebbe trattare di rapimento, di falsa prigionia o estorsione, o perché se qualcuno ti chiede di non guardare un programma TV, tutto ciò possa essere considerato un atto illegale, ma, accidenti, io sono solo uno studente di economia e commercio, che ne posso sapere io di legge?

Poi, a Janet Arvizo è stato chiesto da uno dei soci d’affari di Jackson di firmare un foglio di carta in bianco:
Beh, credo che dal momento che la conferenza stampa non ha funzionato, gli assassini infastiditi, abbiano avuto bisogno di qualcosa che li rendesse felici. Per qualche ragione, la signora Arvizo non si domanda che utilità possa avere per un gruppo di assassini apporre la sua firma su un foglio di carta bianco. Ma poi di nuovo, questi ipotetici assassini stanno dietro a un ragazzino di 12 anni della costa East di L.A, quindi chi lo sa, giusto?

Se dobbiamo credere alla versione degli eventi di Janet Arvizo, la sua firma sul foglio di carta bianco è stata poi sovrapposta su un altro documento che dimostrava che lei aveva accettato di prendere parte ad una causa contro l’emittente tv che ha mandato in onda Living with Michael Jackson. Suona plausibile. Non suona come se questa donna fosse felice della causa o altro.

Dopo averla manipolata per farle firmare il foglio di carta bianco, “la gente” di Michael Jackson ha avuto il coraggio di farle firmare un altro documento:
Non sono tutti soddisfatti questi c******* di assassini ? Diamine!
In ogni caso, la dichiarazione in questione dovrebbe essere quella che Janet Arvizo ha rilasciato nel febbraio 2003, dove fa riferimento a Jackson come il suo “angelo dei bambini”. O lei è stata ingannata quando ha firmato la dichiarazione o la signora Arvizo sta ora cercando di giustificare il fatto che ha pubblicamente elogiato Michael Jackson durante l’intero periodo di tempo durante il quale sarebbe stata tenuta in ostaggio da lui. Lascio a voi decidere cosa credere.

Rapito

Dopo il viaggio in Florida, la famiglia Arvizo tornò a Santa Barbara su un jet privato con Jackson, tre delle sue bambinaie, i suoi figli, il suo medico, Chris Tucker, la fidanzata di Tucker, Azja, e molti altri. E quì è dove la storia diventa strana.

Secondo la signora Arvizo, lei si svegliava nel cuore della notte a causa di uno spettacolo inquietante:
In risposta a tale affermazione, un sostenitore di Jackson che posta regolarmente sul King of Pop fan forum, ha proposto la seguente sfida: chi crede alla storia di Janet Arvizo? provare a leccare un bambino di fronte a sua madre e vedere cosa succede.
Finora, nessuno ha provato l’esperimento, ma ho intenzione di rischiare e supponiamo che se qualcuno tenterà di farlo finirà per ottenere un sacco di calci nel sedere. Naturalmente, Janet Arvizo non è chiaramente il tipico genitore in ottima forma, lei ha semplicemente liquidato l’incidente come un’allucinazione (ricordate quanto detto in precedenza circa l’assunzione di medicine?)

È interessante notare come l’unica persona che potrebbe avvalorare la storia della signora Arvizo è il figlio minore “James”. A tutti gli altri che erano sull’aereo è capitato di dormire proprio quando Michael Jackson ha deciso spontaneamente di iniziare a leccare la testa di “John” Arvizo. Non è straordinario?

Una volta che l’aereo è atterrato a Santa Barbara, Jackson avrebbe tenuto in ostaggio la famiglia nel suo ranch di Neverland (atto palese numero quattro). Secondo la signora Arvizo, il socio in affari di Jackson Dieter Weisner, ha ripetutamente detto alla famiglia che non erano autorizzati a lasciare Neverland perché Jackson voleva che partecipassero a una confutazione filmata del documentario di Martin Bashir. Naturalmente, le è stato detto che questo avrebbe fermato i killer (atto palese numero cinque).

Tutto ciò che ho da dire è che Jackson e i suoi sgherri sicuramente hanno inventato uno schema infernale – convincendo questa povera famiglia che degli assassini gli stavano addosso, solo per fare in modo che potessero ottenere alcune riprese degli Arvizo che lodano Jackson.
Ecco una riflessione: perché nessuno dei soci di Jackson ha chiesto agli Arvizo di comparire nel video? Jackson aveva contribuito a pagare le spese mediche di “John” Arvizo, sicuramente questa famiglia sarebbe stata più che felice di difenderlo in una intervista. Era addirittura necessario questo schema del presunto rapimento? O Michael Jackson è una versione mentalmente deficitaria di Don Corleone [? Dal testo: Either Michael Jackson is a mentally challenged version of Don Corleone or Janet Arvizo is making the whole thing up.] o Janet Arvizo ha inventato tutta la faccenda.

Non che sia importante il motivo per cui il video degli Arvizo non è mai in evidenza nella versione finale del video di confutazione di Jackson, ma questo annulla l’intero scopo del complotto per il sequestro di persona, no?

Fuga da Neverland: Parti I e II

Dopo essere stata trattenuta per giorni contro la propria volontà a Neverland, la signora Arvizo ha infine deciso di chiedere aiuto in casa di Jackson al manager Jesus Salas:
Salas ha aiutato la famiglia Arvizo a fuggire da Neverland nel bel mezzo della notte da quello che Janet Arvizo ha descritto come il “box dalle auto costose.” Anche se era ormai libera dalla morsa del male di Michael Jackson e dei suoi soci in affari trasformati all’occorrenza in scagnozzi, la signora Arvizo non chiama la polizia o dice a nessuno che si era appena liberata da un rapitore. Dice, però, di aver iniziato a ricevere numerose telefonate dal socio di Jackson, Frank Tyson, nelle quali la pregava di tornare a Neverland (atto palese numero sei).

Non era consapevole del fatto che i rapitori chiedono alle loro vittime di andare da qualche parte con loro. Ha pensato che in genere … umm … che li rapiscono così.
Oh beh, questo è il suo sistema di credenze.

Comunque, ecco quanto è stato detto in merito alla decisione della signora Arvizo di tornare a casa dal suo rapitore:
Frank Tyson avrebbe promesso anche alla signora Arvizo che “i tedeschi” (Deiter Weisner e il procuratore Ron Konitzer) erano stati licenziati dopo che Jackson aveva scoperto che a tradirlo erano stati, come dire, membri di famiglia. Questo, insieme all’insistenza di Tyson nel dire che i suoi figli erano in pericolo, ha indotto la signora Arvizo a tornare a Neverland.
Ma quando gli Arvizo sono arrivati, furono inorriditi nello scoprire che “i tedeschi” erano tornati. Uh oh. Immediatamente si sono resi conto che era stata una cattiva idea tornare nel luogo dove erano stati precedentemente tenuti in ostaggio (chi l’avrebbe mai detto?). La signora Arvizo ha nuovamente chiesto l’aiuto di Jesus Salas.
Apparentemente, anche se aveva fatto irritare Jackson, aiutando le sue vittime a fuggire, Jesus Salas aveva ancora un lavoro a Neverland. Questo è davvero un aspetto stupendo del signor Jackson. La maggior parte dei boss della criminalità avrebbero licenziato il tizio – o lo avrebbero ucciso. Però, Jackson deve averlo almeno spaventato, perché Jesus Salas ha detto alla signora Arvizo che non poteva più aiutare la famiglia. Una tragedia!

Ora Janet Arvizo sapeva che qualcosa non andava e ha chiesto di tornare a casa:
La signora Arvizo costretta a lasciare i suoi figli con i loro rapitori è tornata a casa del fidanzato Jay Jackson a Los Angeles:
C’è qualcosa che non va nei telefoni a pagamento della costa East di L.A? Oppure, ecco un’altra idea: dal momento che Michael Jackson aveva così gentilmente concesso a Janet Arvizo piena libertà, perché non è semplicemente andata personalmente alla stazione di polizia a denunciare che i suoi bambini erano stati rapiti?

Oh, beh, nessuno è perfetto.

Gli assistenti sociali in soccorso … o no

Fortunatamente per Janet Arvizo, un’altra occasione per ottenere indietro i suoi figli le si è presentata il 17 febbraio, quando ha ricevuto una chiamata dagli assistenti sociali che hanno voluto intervistare la famiglia Arvizo.

Tempo per un altro quiz. Gli assistenti sociali telefonano per chiedere di intervistare i vostri bambini, che sono stati rapiti da una pop star malvagia. Tu:

a) informi gli assistenti sociali che i tuoi bambini sono stati rapiti da una malvagia popstar
b) telefoni ai rapitori e dici: “Hey, pensate che qualcuno dei ragazzi potrebbe forse portare i miei bambini per un giorno a casa, solo per fare in modo che possano essere intervistati dagli assistenti sociali?”

Credo che dal momento che i suoi telefoni presumibilmente erano stati messi sotto controllo, la signora Arvizo ho deciso che sarebbe stata una cattiva idea raccontare agli assistenti sociali che cosa stava succedendo. Invece, ha chiamato Frank Tyson, che apparentemente non aveva alcun problema a portare i ragazzi per un colloquio, a una condizione però: Janet Arvizo doveva tornare a Neverland e portare con sé una dichiarazione videoregistrata su quanto Michael Jackson aveva fatto per aiutare la sua famiglia.
La signora Arvizo ha accettato di fare il video di confutazione e Frank Tyson ha accettato di portare i bambini per essere intervistati dal DCFS. Non è bello quando i rapitori e i familiari delle loro vittime sono in grado di lavorare oltre le loro divergenze e negoziare? Il video, in realtà mai trasmesso in televisione, è stato visionato dalla Giuria: Sì, signora, ho anche un sacco di “perché”, ma non hanno nulla a che fare con qualsiasi presunta attività criminalieda parte di Michael Jackson.

Dopo le riprese del video di confutazione, la signora Arvizo sarebbe stata consigliata dall’investigatore privato di Jackson, Brad Miller, di contattare un avvocato prima della riunione con gli assistenti sociali. La signora Arvizo è entrata in contatto con Vicki Podberesky, che avrebbe convinto la signora Arvizo a lodare Michael Jackson quando gli assistenti sociali l’avrebbero intervistata o altrimenti i suoi figli sarebbero stati ritirati dalla sua custodia:
Il giorno del colloquio, la fidanzata di Chris Tucker, Azja e il collaboratore di Jackson di nome Asaf si presentarono a casa di Mrs Arvizo. Quando gli assistenti sociali hanno detto ad Azja e ad Asaf che non potevano essere presenti durante l’intervista, Asaf ha aiutato la signora Arvizo a mettere via un filo metallico. Mentre si potrebbe sostenere che questa è la prova di una cospirazione, va notato che la signora Arvizo ha trasformato il dispositivo in meno di un minuto durante il colloquio (il nastro è andato in onda nella sua interezza su NBC lo scorso anno), così come si può ora affermare che ha mentito agli operatori sociali perché sapeva di essere ascoltata?

Avete sottovalutato la signora Arvizo se pensavate che non aveva una spiegazione per questo – anche se ha messo via il filo metallico, era convinta che “la gente” di Jackson poteva ancora sentire quello che diceva perché Asaf le disse che c’era un altro registratore nella stanza. La signora Arvizo dice che Asaf disse questo dopo che lei era stata cablata, ma da nessuna parte sul nastro può essere ascoltato Asaf fare una simile dichiarazione. Quando è stato chiesto di spiegare perché, ecco cosa ha detto la signora Arvizo:
“Bene. ‘La gente’ di Jackson si rese conto di quanto dannoso poteva essere questo nastro e ha deciso di modificarne alcune parti.”
Ecco una riflessione – se hanno pensato che questo nastro era così compromettente, perché non lo hanno semplicemente distrutto?

Naturalmente, tutto questo spiega facilmente perché Janet Arvizo e tutti e tre i suoi figli non avevano nulla a parte appassionate lodi per Jackson quando sono stati intervistati dagli assistenti sociali il 20 febbraio 2003. E’ al di là di me perché Jackson non si sarebbe nemmeno preso la briga di controllare l’intervista? Perché secondo la linea temporale della pubblica accusa, non erano ancora accadute le molestie. Perché Jackson avrebbe costretto la famiglia a dire che nessun abuso sessuale era avvenuto quando, anche se prendessimo per scontato che egli fosse colpevole, nessun abuso sessuale era realmente accaduto fino a quel momento? La mia testa sta iniziando a farmi male.

Costretti a fare shopping

Dopo l’intervista del DCFS, un dipendente di Jackson Vinnie Amen, avrebbe contattato la signora Arvizo dicendole che la sua dichiarazione videoregistrata su Jackson non è stata abbastanza convincente. Come conseguenza, lei e i suoi figli sarebbero stati spediti in Brasile. Chiamatemi pazzo, ma io qui non riesco davvero a vedere la relazione causa-effetto.

Il 21 febbraio, Janet Arvizo tornò a Neverland, ma fu intrappolata nella casa degli ospiti e le fu proibito di vedere i suoi figli. Alcuni giorni dopo, Jackson ha fatto trasferire la famiglia in un albergo di fantasia in cui gli ha permesso di fare telefonate, andare a fare shopping e uscire per i pasti e mangiare roba costosa. F*****o! [ndt: parolaccia facilmente intuibile :P] perché non posso essere sequestrato io da Michael Jackson?

La signora Arvizo ha sostenuto che lei e i suoi figli hanno tentato di fuggire dall’hotel, ma mentre stavano correndo fuori da esso, Frank Tyson, “era posizionato come una X davanti l’ascensore e ha fatto tornare me e i miei bambini nella stanza”. (pagina 54 del secondo giorno di testimonianza)
E mentre i gentili sequestratori gli permettevano di usare il telefono, non ha detto a nessuno che era tenuta lì contro la sua volontà:
Per quanto riguarda il suo piccolo shopping bagordo, Janet Arvizo ebbe a dire: lo shopping è stato un modo per manipolarmi.
Ha perfettamente senso.

Ed ora arriviamo alla mia parte preferita della storia. Dopo aver rapito la famiglia Arvizo, averli minacciati, costringendoli a firmare documenti e a rilasciare dichiarazioni in sua difesa e in generale comportandosi come uno stronzo, Michael Jackson non ha fatto nulla per fermare Janet Arvizo dal contattare un avvocato civile. Il 25 febbraio, nel bel mezzo della trama dell’intero rapimento, Janet Arvizo ha incontrato l’avvocato Bill Dickerman. E per rendere le cose ancora più ridicole, è stato uno dei dipendenti di Jackson che la spinse a incontrarsi con lui. Non mi credi? Leggere per credere:
amico, questa è la peggiore rapina di sempre! Ma prima di accusare Michael Jackson di essere stato un idiota, si deve rilevare che, secondo la signora Arvizo, gli scagnozzi di Jackson in realtà non prendevano ordini da Jackson, ma dall’avvocato difensore di alto profilo Mark Geragos:
Che c***o?!? Così Geragos era disposto a partecipare a questa congiura, rischiando di essere esonerato e, eventualmente, arrestato solo per fare in modo che Michael Jackson poteva mettere insieme una stupida videocassetta? Okaaaaaaaaaay,andiamo avanti…

La cospirazione per scaricare le urine

Così questo è il caso fino ad ora: nel febbraio del 2003, Michael Jackson, Mark Geragos, un socio in affari di Jackson, due dipendenti di Neverland e due altri avvocati hanno cospirato per rapire una famiglia e per costringerla a fare dichiarazioni videoregistrate dove dicevano che Jackson è un bravo ragazzo. Anche se il punto centrale di questa cospirazione era quello di combattere la speculazione che era un molestatore di bambini, Michael Jackson ha scelto questo esatto momento per cominciare a molestare John Arvizo. Questo è successo dopo che conosceva il ragazzo da tre anni. Egli inoltre presumibilmente disponeva di alcol quando era con John Arvizo e suo fratello.

Anche se questo era un piano apparentemente perfetto, un piccolo problema è sorto quando John Arvizo ha dovuto cedere un campione di urina per la nomina del medico. In un intreccio ingegnoso per evitare che il medico rilevasse alcool nel sistema del ragazzo, Jackson avrebbe fatto scaricare al suo scagnozzo Vinné Amen il campione di urina nelle fogne:
Beh, questo è stato un grande piano soprattutto se si considera quanto sia difficile da trovare l’urina. Non è che John avrebbe potuto semplicemente – oh, non so – orinato in una tazza quando è arrivato in ospedale.

Fuga da Neverland: Parte III

L’ 11 marzo, Janet Arvizo sarebbe dovuta comparire in tribunale per chiedere un aumento della quota nell’assegno di mantenimento dei bambini e nell’assegno per gli alimenti. Anche se lei era in presenza di un giudice, non aveva ancora fatto alcuna menzione del fatto che i suoi figli erano tenuti in ostaggio: immagino che dal momento che Vinné Amen era lì c’era un clima intimidatorio quindi lei si sentiva impotente. (Anche se io non sono molto sicuro di cosa avrebbe potuto fare nel mezzo di un f*****o ricorso giurisdizionale)

Infine, a metà marzo, la signora Arvizo raccolse il suo coraggio e decise di prendere posizione contro le forze di Neverland. Con l’aiuto del suo fidanzato Jay Jackson, la signora Arvizo ha elaborato il seguente piano:
mi piace ancora la mia idea di trovare un telefono pubblico e chiamare la polizia, ma, hey, il suo piano ha funzionato meglio. La signora Arvizo ha convinto Frank Tyson a portare i bambini a casa dei suoi genitori per pochi giorni e ciò è stata la fine dei loro problemi. È bastato questo per superare in astuzia “la gente” di Michael Jackson? Wow.
Piuttosto che usare la forza fisica per ottenere indietro i bambini a Neverland (come qualsiasi altro rapitore avrebbe potuto fare), la “gente” di Jackson li ha semplicemente minacciati di non restituire gli oggetti che avevano portato dall’appartamento della signora Arvizo (pagina 93 del secondo giorno di testimonianza). Che razza di minaccia è?
“Senti cagna, o i vostri bambini o i vostri mobili, capito?”

Ed ora, il nostro quiz finale. Dopo un mese in cui siete stati rapiti, minacciati, inseguiti, molestati, voi e i vostri figli infine fuggite. Tu:

a) chiami la polizia e dici loro che siete stati rapiti, minacciati, inseguito e molestati
b) decidi di dimenticare tutto

Scopriamo qual è stata la risposta di Janet Arvizo:

“Io non voglio i soldi del diavolo”

A quanto pare, la signora Arvizo non era decisa a perdonare perché ha subito cercato i servizi dall’avvocato civile Bill Dickerman. Dickerman ha scritto numerose lettere ai Geragos chiedendogli di inviare agli Arvizo tutte le dichiarazioni che avevano fatto in difesa di Jackson, nonché tutte le copie che sono state prodotte. Accidenti, mi chiedo perché queste affermazioni sono state di tale importanza per la famiglia Arvizo. Potrebbe essere che questo materiale avrebbe potuto rivelarsi un grosso problema se gli Arvizos avessero deciso di citare in giudizio Jackson per presunti abusi sessuali?
Nah. Janet Arvizo non è neanche interessata al denaro di Michael Jackson:
in effetti, secondo Janet Arvizo, Michael Jackson è colui che l’ha derubata.
Accidenti, penso che possedere la metà del catalogo ATV della Sony non è redditizio quanto si potesse immaginare. Voglio dire, perché rubare scarpe Timberland da qualche povera madre single? Questo è abbastanza abietto. Janet Arvizo sembrava molto turbata per la perdita dei suoi stivali:
Per quanto mi piacerebbe rispondere a questo con un commento sarcastico, non ho idea di cosa stia parlando qui. Di Kernels Popcorn [marca di popcorn americani www.kernelspopcorn.com/]? Eh?

La questione rimane ancora centrata sul perché Janet Arvizo è andata da un avvocato civile se non era interessata ai soldi di Michael Jackson. In effetti, è andata da due avvocati civili prima ancora che la polizia la coinvolgesse. Anche il secondo avvocato civile, guarda caso, è lo stesso uomo che ha rappresentato il primo accusatore di Jackson nel 1993 e ha negoziato un accordo di svariati milioni di dollari tra Jackson e la famiglia del ragazzo. Abbastanza coincidentalmente, i ragazzi Arvizo si fecero finalmente avanti con le loro accuse di abuso dopo aver coinvolto Feldman e dopo che gli viene detto che la loro famiglia avrebbe potuto fare milioni se avesse intrapreso una causa contro Jackson.
Così, tanto per non volere i soldi del diavolo.

ma seriamente…

Dovrebbe essere ovvio a chiunque con un cervello funzionante che Janet Arvizo è piena di m***a. Basandosi sul suo ricordo riguardo lo svolgimento degli eventi, lei ha avuto numerose opportunità di contattare la polizia durante il suo presunto rapimento, ma non lo ha mai fatto. Questo mi porta a credere che non era di fatto sequestrata e si accostò a questa storia ridicola solo per giustificare il fatto che lei e i suoi bambini hanno difeso con veemenza Jackson per tutto il mese di febbraio del 2003 – lo stesso mese durante il quale Jackson avrebbe molestato John Arvizo.

E’ sufficiente dire che l’unico motivo per cui questo caso è andato a processo è perché il procuratore distrettuale Tom Sneddon è stato ossessionato da Jackson, da quando nel 1993 la causa contro la pop star è crollata. Da allora, Sneddon ha più volte parlato con la stampa sul caso Jackson e ha anche riaperto l’inchiesta in diverse occasioni, basandosi solo su relazioni prive di fondamento di altri accusatori prese dai tabloid. Ma anche dopo una persecuzione esaustiva di Jackson per undici anni, questo era tutto quello che Sneddon aveva in mano: una famiglia -artista nella truffa- che, in passato, ha fatto le loro dubbie accuse di abuso sessuale a scopo di lucro.

Ma come chiunque abbia seguito il caso Jackson, sa che se avete i mass media dalla vostra parte (così come un’impresa di PR che usa certamente l’Associated Press* per diffondere le storie pro-accusa) e un pubblico che non esita ad assumere il peggio da qualcuno che non aderisce alle comuni norme sociali, è possibile fargli credere qualsiasi cosa – anche le insensate** accuse contro Michael Jackson.

[**qui l’autore dell’articolo utilizza “non-sensical” per definire le accuse contro Michael, uno dei significati che rendono meglio l’idea è il seguente: una assurda accozzaglia di parole. ndt]

* Associated Press è un’agenzia di stampa internazionale, con sede negli Stati Uniti d’America.http://en.wikipedia.org/wiki/Associated_Press
[traduzione di google] http://translate.google.it/translate?hl=it…ssociated_Press

IL PROCESSO

Le Accuse di Molestie

Jackson è accusato di aver molestato Gavin Arvizo nel suo Neverland Ranch in diverse occasioni nel marzo 2003.

Prove:

• La testimonianza di Gavin Arvizo, la presunta vittima.

• La testimonianza di Star Arvizo, che sostiene di avere assistito al presunto abuso in diverse occasioni.

Prove della difesa:

• Gavin Arvizo inizialmente ha riferito alle autorità che le presunte molestie si sono verificate prima di aver videoregistrato, lui e la sua famiglia, le dichiarazioni in difesa di Jackson. Questo significherebbe anche che il presunto abuso si è verificato prima che il ragazzo difendesse Jackson con gli assistenti sociali nel mese di febbraio. Gavin Arvizo sostiene ora che le molestie sono avvenute dopo aver ripetutamente negato qualsiasi atto illecito da parte di Jackson. Mentre è comprensibile che il ragazzo non riesce a ricordare le date esatte in cui egli sarebbe stato molestato, la sua affermazione iniziale che l’abuso ha avuto luogo prima che la videocassetta è stata registrata non può essere attribuita alla confusione da parte del ragazzo, perché ha anche detto agli investigatori che la videocassetta è stata fatta per coprire le presunte molestie (vedi la testimonianza del sergente. Steve Robel).

• Sulla base di ciò il procuratore distrettuale Tom Sneddon ha detto nel suo discorso di apertura, che è anche possibile che Michael Jackson non è stato con gli Arvizo a Neverland per tutto il mese di febbraio. Dalle pagine 115-116 della dichiarazione di apertura di Sneddon:

“Credo che le registrazioni dal ranch e le testimonianze di persone coinvolte qui dimostra che è fondamentalmente a partire dal 2 al 5 marzo, che il convenuto e gli Arvizo sono stati nel ranch insieme. E ancora una volta, dal 9 al 12 marzo, quando gli Arvizo hanno lasciato Neverland per l’ultima volta, che il Jackson – Michael Jackson, l’imputato in questo caso, era presente”.

Basti dire che se gli investigatori hanno scoperto che il signor Jackson non era con gli Arvizo per tutto il mese di febbraio (come Sneddon dice implicitamente nella sua dichiarazione di apertura), devono aver capito che Gavin Arvizo mentiva quando affermava di essere stato molestato alcune volte tra il 7 febbraio e 20 febbraio. Di conseguenza, il cambiamento della linea temporale da 7 Febbraio – 10 Marzo (come indicato nei capi d’accusa originali) a 20 febbraio – 12 marzo (come indicato nella serie attuale delle accuse).

• Secondo un investigatore, il ragazzo ha sostenuto inizialmente che era stato molestato da cinque a sette volte. Gavin Arvizo nella sua testimonianza fa riferimento solo a due casi di presunte molestie.

• Il fratello minore di Gavin Arvizo, Star, che presumibilmente è andato dove Jackson avrebbe molestato il fratello, ha detto in un interrogatorio che ci sono sette serrature sulla porta della camera di Jackson (vedi la testimonianza di Star Arvizo, pagina 12) e un allarme che si spegne se qualcuno si avvicina. Eppure in qualche modo, Star Arvizo è riuscito a entrare nella stanza di Jackson inosservato in due occasioni separate.

• Nella testimonianza del grand jury e in passato negli interrogatori della polizia, Star Arvizo ha affermato di aver visto Jackson sfregarsi il pene contro la parte posteriore di Gavin Arvizo, quando il bambino dormiva. Mentre, testimoniando al processo, Star Arvizo ha negato di aver mai fatto una tale dichiarazione. (Si veda la testimonianza di Star Arvizo, pagina 34)

• Quando l’avvocato difensore di Jackson ha sottolineato che la descrizione di Star Arvizo del secondo episodio di presunte molestie differiva da una descrizione che aveva dato in precedenza dello stesso avvenimento, il signor Arvizo improvvisamente ha affermato di aver effettivamente assistito a tre casi di presunto abuso. (Si veda la testimonianza di Star Arvizo, pagina 34 e il riepilogo da ‘E! Online’)

• Star Arvizo, ha affermato che, una volta Jackson è apparso nudo davanti a lui e a suo fratello. Durante la sua testimonianza, è stato chiesto a Gavin Arvizo se era consapevole del fatto che Jackson ha una malattia cutanea chiamata vitiligine che corrode il suo pigmento. Il sogonr Arvizo ha riconosciuto che egli era a conoscenza della malattia della pelle di Jackson. L’ avvocato di Jackson, poi gli chiese se era consapevole del fatto che Jackson ha macchie brune sul suo corpo, a cui il signor Arvizo rispose: “Io non sapevo delle macchie. Pensavo che fosse solo tutto bianco”. (Vedi la testimonianza di Gavin Arvizo, pg. 39) Ci sono varie immagini di Jackson su Internet dove si può chiaramente vedere che il suo corpo non è tutto bianco, come Gavin Arvizo ha sostenuto.

• Nella primavera del 2003, dopo che il presunto abuso ha avuto luogo, Gavin Arvizo disse al suo direttore che Jackson non aveva abusato sessualmente di lui. Il signor Arvizo sostiene di aver detto questo perché non voleva che i bambini a scuola si prendessero gioco di lui.

Le accuse sull’ alcool

Jackson è accusato di procurare a Gavin Arvizo del liquore in modo da poter sedurre il ragazzo.

Prove:

• Testimonianza di Gavin Arvizo
• Testimonianza di Star Arvizo
• Testimonianza di Davellin Arvizo
• Testimonianza di Kiki Fournier, ex cameriera di Jackson. Durante i suoi dodici anni di lavoro a Neverland, Fournier ha affermato di aver visto parecchi minorenni che “potrebbero” essere stati intossicati.

Prove della difesa:

• la signora Fournier ha ammesso di non aver mai assistito a nessun episodio in cui Jackson serve alcolici a minorenni.

• La difesa sostiene che i bambini Arvizo facevano irruzione nella cantina di Jackson e bevevano il suo alcol quando lui non era a Neverland.

• Nella sua testimonianza, Star Arvizo afferma che lui e suo fratello si sono ubriacati con Jackson dal momento del loro arrivo a Neverland da Miami (7 febbraio), al momento in cui hanno lasciato il ranch per la prima volta con il manager di famiglia Jesus Salas (12 febbraio) . (Si veda la testimonianza di Star Arvizo, pagine 14-15) Come già accennato, il procuratore ha detto che Jackson non era a Neverland con gli Arvizo durante questo lasso di tempo.

• Star Arvizo ha ammesso che conosceva l’esatta ubicazione della chiave della cantina di Jackson. (Si veda la testimonianza di Star Arvizo, pagina 19).

• La sorella dell’accusatore Davellin Arvizo sostiene che lei entrò nella cantina dei vini e ha assistito a una scena in cui Jackson serviva alcolici ai suoi fratelli più giovani. Sotto interrogatorio, è stato rivelato che non ha mai fatto una tale affermazione nelle sue interviste precedenti con la polizia. (Vedi testimonianza di Davellin Arvizo, pagine 148-150)

• Davellin Arvizo sostiene che Jackson serviva gli alcolici in cantina. Star Arvizo, tuttavia, ha testimoniato che Jackson ha servito dell’alcol a Davellin Arvizo in cucina. (Vedi testimonianza di Star Arvizo, pagina 54)

• Di fronte a una dichiarazione conflittuale che aveva fatto per quanto riguarda le accuse sull’alcol, Star Arvizo ha accusato il giornalista di Corte affermando che era stato lui ad aver frainteso.

Le accuse di pornografia

Jackson è accusato di aver mostrato materiale pornografico a Gavin e Star Arvizo.

Prove:

• Testimonianza di Gavin Arvizo

• Testimonianza di Star Arvizo

• I ragazzi erano in grado di dire agli investigatori dove Jackson teneva la sua scorta di materiale pornografico.

• Le impronte digitali dell’accusatore sono state trovate su una delle riviste porno di Jackson.

Prove della difesa:

• La rivista porno con le impronte digitali dell’accusatore non è stata testata per le stampe fino a dopo che il ragazzo l’ha toccata in un procedimento del grand jury nel mese di aprile 2004.

• La difesa sostiene che i ragazzi entrarono nella stanza di Jackson quando lui non era lì, a guardare le riviste per conto proprio. A sostegno di questa teoria, Star Arvizo ha testimoniato che egli conosceva il codice per entrare in camera da letto di Jackson (vedi la testimonianza di Star Arvizo, pg. 15).

• L’avvocato difensore di Jackson ha rivelato che la rivista che Jackson presumibilmente avrebbe mostrato a Star Arvizo e a suo fratello, è stata effettivamente rilasciata nel mese di agosto 2003 – cinque mesi dopo che gli Arvizo avevano lasciato il ranch per l’ultima volta.

• Nella testimonianza del grand jury, nell’aprile del 2004, Star Arvizo testimoniò che lui e suo fratello una volta avevano navigato su siti porno. Di fronte a una trascrizione di questa testimonianza, Star Arvizo ha risposto che “è solo un paragrafo che qualcuno ha scritto”.

L’accusa di cospirazione

Jackson è accusato di aver tenuto in ostaggio Gavin Arvizo e la sua famiglia a Neverland e di averli costretti a partecipare a una confutazione videoregistrata al Living with Michael Jackson il controverso documentario che è stato trasmesso nel febbraio 2003.

Prove:

• Testimonianza di Davellin Arvizo

• Testimonianza di Star Arvizo

• Testimonianza di Gavin Arvizo

• Testimonianza di Ann Marie Kite, una ex dipendente di Jackson che ha confermato che Living with Michael Jackson è stato un disastro per le pubbliche relazioni. Kite ha anche testimoniato che uno dei collaboratori di Jackson voleva dipingere Janet Arvizo, la madre dell’ accusatore di Jackson come una “p*****a drogata”, nei media.

• Testimonianza di Louise Palanker, un comico che fece amicizia con gli Arvizo. Secondo Palanker, lui avrebbe ricevuto una telefonata da Janet Arvizo in preda al panico, in cui gli disse che i soci di Jackson sono stati “malvagi”.

Prove della difesa:

• Kite ha lavorato per Jackson solo sei giorni e non lo ha mai incontrato o parlato con lui o con il suo accusatore.

• Louise Palanker ha detto alla polizia che pensava che Janet Arvizo era “stravagante” e “assolutamente bipolare”.

• La cameriera di Jackson, Kiki Fournier, che ha lavorato al ranch durante il tempo della presunta cospirazione, testimoniò che lei non credeva che la famiglia sia stata “detenuta” contro il loro volere.

• Tutti i bambini Arvizo hanno ammesso di non aver mai chiesto aiuto a nessuno anche se hanno avuto numerose opportunità per farlo.

• L’accusa sostiene che gli Arvizo sono stati costretti a difendere Jackson nel febbraio 2003. Gavin Arvizo, tuttavia, ha testimoniato che egli intendeva dire la maggior parte di ciò che ha detto in difesa di Jackson nel suo filmato.

• Quando il ragazzo sosteneva ancora che il presunto abuso era avvenuto prima che il film di confutazione era stato fatto, l’accusa ha sostenuto che il nastro è stato fatto per coprire la presunta molestia. Ora che il ragazzo sostiene che il presunto abuso è successo dopo che il film di confutazione è stato fatto, l’accusa sostiene che il nastro è stato effettivamente realizzato come parte di una cospirazione per migliorare l’immagine pubblica di Jackson.

Accuse del passato

Il giudice Rodney Melville ha stabilito che le passate accuse di cattiva condotta sessuale da parte di Jackson saranno ascoltate dalla giuria.

Durante un’udienza importante, il 28 marzo 2005, il procuratore distrettuale Tom Sneddon ha detto che:

• Il figlio dell’ex cameriera di Jackson, Blanca Francia, può testimoniare che Jackson lo ha toccato impropriamente in diverse occasioni. La signora Francia ha ricevuto un insediamento di 2 milioni di dollari da Jackson nel 1994.

• I testimoni possono testimoniare che videro una coppia di biancheria intima di Jackson situata accanto ad una coppia dell’intimo dell’accusatore originario Jordan Chandler sul pavimento accanto a un letto che i due hanno condiviso. Chandler, tuttavia, non è previsto per testimoniare.

• I testimoni possono testimoniare che videro Jackson agire impropriamente con quattro ragazzi adolescenti.

• Due testimoni affermeranno che hanno sentito Jackson incoraggiare i bambini a riferirsi a lui come “Papà”.

• L’ex dipendente di Jackson, Bob Jones ha sostenuto di aver visto Jackson leccare la testa di un bambino.

In risposta, l’avvocato difensore Tom Mesereau ha affermato che:

• Gli altri ragazzi che sono stati nominati presunte vittime da parte dell’accusa negano tutti con veemenza ogni addebito da parte di Jackson. Una delle presunte vittime è l’ex bambino star Macaulay Culkin, che ha pubblicamente difeso Jackson ed è ancora un suo buon amico tutt’oggi. Le altre presunte vittime -Wade Robson, Brett Barnes e Jimmy Shafechuck – hanno anche sostenuto che Jackson non ha mai fatto niente di sessuale con loro.

• La madre del ragazzo che ha testimoniato circa l’inappropriato comportamento di Jackson, originariamente ha venduto la sua storia ai tabloid, ma in seguito ha ritrattato le sue affermazioni mentre era sotto deposizione da un avvocato di Jackson.

• Gli ex dipendenti che affermano di aver assistito a comportamenti scorretti da parte di Jackson hanno tutti venduto le loro storie ai tabloid. Cinque degli ex dipendenti hanno anche cercato di citare in giudizio Jackson per atti illeciti nel 1995. Jackson ha negato le accuse e ha contro citato in giudizio sostenendo che due di loro hanno rubato i suoi averi dalla sua casa e hanno venduto gli elementi ai tabloid. La giuria si schierò con Jackson, premiando con 60.000 mila dollari gli ex dipendenti che lo hanno derubato.
Gli ex dipendenti di conseguenza sono stati archiviati per fallimento.

(Le informazioni di cui sopra provengono da The Smoking Gun)

In altri sviluppi, Mike Taibbi della NBC ha riferito che Bob Jones ha ritrattato la sua affermazione in cui diceva di aver visto Jackson leccare la testa di un bambino.

Per ulteriori informazioni sulle accuse del 1993, vedere la pagina principale. [oppure la prima parte di questo articolo. ndt]

Citazioni del signor Mesereau riguardo all’ammissibilità dei “cattivi atti precedenti”.

“Ora, diamo un’occhiata a quello che stanno cercando di fare. Hanno una prima presunta vittima di nome Brett Barnes, che ci dice che non è mai stato toccato in modo improprio. Vogliono portare quattro testimoni per parlare di Brett Barnes. Non vogliono portarlo dentro [l’aula del tribunale ndt]. Perché nel momento in cui lo portano dentro, sono finiti. Così vogliono portare dentro quattro testimoni presumibilmente onesti – immagino che abbiano garantito per la loro credibilità – per testimoniare che il signor Barnes è stato indebitamente toccato. Chi sono i loro principali testimoni? I loro principali testimoni hanno citato in giudizio il signor Jackson nella metà degli anni ’90 …
Numerose volte nel corso di tale processo, durato sei mesi, il giudice ha effettuato constatazioni che i querelanti stavano mentendo, che non erano sinceri, cambiando le loro storie, anche lasciandoli in panchina in un paio di occasioni. E quando le acque si calmarono, la giuria ha restituito un verdetto per il signor Jackson, ha riconosciuto al signor Jackson di aver subito danni, in quanto i suddetti avevano rubato da lui. Il giudice ha quindi assegnato non solo i costi, ma anche le spese legali al signor Jackson e alla fine ha ottenuto una sentenza da più di un milione di dollari nei confronti di tali querelanti bugiardi.

Vogliono che la Corte permetta a questi attori bugiardi di entrare ora di nuovo e cercare di testimoniare per atti impropri, quando non c’è nessuna presunta vittima che intendono chiamare. Questo è semplicemente sbagliato. E se essi suggeriscono che non c’è tempo per discutere tale questione, tutto quello che la Corte deve fare è guardare a un processo di sei mesi, alla sua valutazione e alla sua lunghezza per sapere che non è vero, perché hanno venduto storie da tabloid, sono stati scoperti a mentire, e avevano una grande sentenza contro di loro”.

“Prima di tutto, Vostro Onore, vorrei osservare che, nella loro mozione citano qualcuno di nome Bob Jones. E in modo grafico – in un modo molto grafico hanno detto alla Corte che il signor Jones aveva lavorato per Jackson per anni, aveva viaggiato a livello internazionale con lui e questa sarebbe una prova di tutte le tipologie di irregolarità con i bambini. Abbiamo appena appreso da un rapporto della polizia che da parte dell’accusa viene fuori che il signor Jones nega praticamente tutto ciò che ha detto nella loro mozione. Egli ha detto agli sceriffi di Santa Barbara, con i consulenti legali, di non aver mai visto nulla di inappropriato accadere quando il signor Jackson era in compagnia di uno di questi bambini “.

“Ora, che cosa succede se si consente la testimonianza di terze parti sul signor Chandler, senza consentire – costringendo loro, o ordinando loro, o che richiedano loro – di avere il signor Chandler, la presunta vittima, a testimoniare? La gente quindi dovrà venire a dire ciò che ha visto senza alcuna vittima per confermare. E quello che è accaduto in quei giorni?
In sintesi, questo è quello che è successo: i genitori di Chandler avevano divorziato nel 1986. Il padre aveva abbandonato la custodia del figlio. Quando questi eventi sono presumibilmente accaduti, il padre saltò sul carro, voleva diventare un miliardario e ha alimentato il contenzioso. Tutto d’un tratto, i genitori hanno citato in giudizio il signor Jackson, – il nuovo marito della madre, ha poi ha deciso anche lui di citare in giudizio il signor Jackson con l’accusa di interferire nella sua attività. Aveva una casa automobilistica, ed egli ha sostenuto che la pubblicità aveva interferito con i suoi affari. Egli voleva milioni. Dopo l’insediamento, il padre ha poi depositato una nuova denuncia contro il Sig. Jackson, voleva 30 milioni di dollari in più. Questa è stata contestata e ha perso. Disponeva di tutti i tipi di controversie collaterali, e alla fine il signor Chandler ha archiviato i documenti in Corte Superiore alla ricerca dell’emancipazione legale dai suoi genitori.

Dov’è la giustizia in questo caso che permette ai dei genitori di entrare nella vita del signor Jackson e raccogliere un sacco di soldi solo perché il signor Jackson voleva lasciarsi alle spalle questo caso e proseguire la sua carriera musicale? E in effetti, tutti i tipi di consiglieri gli dicevano di farlo. Vi sono dei genitori che giocano reciprocamente con un bambino per perseguire delle garanzie processuali, e tutto questo dovrà ovviamente esplorare prima o poi, perché il potenziale di interessi e pregiudizi finanziari, in una situazione del genere, è enorme, i motivi di lucro erano enormi , e in effetti, non c’è mai stato alcun procedimento penale, nonostante gli sforzi nobili del signor Sneddon per cercare di farne uno “.

“Poi veniamo a Macaulay Culkin, che ha più volte fatto dichiarazioni riguardo al fatto che lui è un amico del signor Jackson e non è mai stato molestato. Ma loro vogliono portare in evidenza che egli è stato molestato. E vogliono portare a testimoniare coloro che erano anche parte della gang che il signor Jackson ha citato in giudizio e perso, giungendo alla conclusione che avevano mentito con danni enormi assegnati contro di loro”.

“Ora, la presunta quarta vittima è Jason Francia. Jason Francia e sua madre sono stati intervistati dagli sceriffi e una deposizione della madre è stata presa in considerazione. È stato versato del denaro per risolvere questo caso, ancora una volta perché il signor Jackson non ha voluto la stampa, non voleva che la sua famiglia affrontasse anche questo, e ha voluto proseguire la sua carriera musicale. Non c’è mai stato un procedimento penale, anche se la presunta vittima è stata intervistata dal procuratore distrettuale di Los Angeles e dal procuratore distrettuale di Santa Barbara insieme. E dopo il colloquio con Jason Francia – che è stato molto vago su quello che sarebbe successo – non hanno mai deciso di avviare un procedimento penale, perché non ce n’era uno. Abbiamo registrato l’intervista in cui – la madre, in una deposizione civile nel contenzioso Chandler, esordisce dicendo che ha visto qualcosa e concluse dicendo che non ha visto niente. E in effetti, le storie sono state vendute a giornali scandalistici, e il denaro è stato pagato regolarmente. Egli sembra essere l’unica presunta vittima che vogliono portare dentro.

Cinque. Wade Robeson, che ci dice che niente gli è mai successo. E loro non propongono di portare lui come una presunta vittima. Vogliono portare la gang che fondamentalmente ha cercato di accusare il signor Jackson e ricevere denaro da lui per anni, generalmente senza successo, con l’eccezione della signora – madre del signor Francia, e ho appena parlato dei problemi nella sua dichiarazione giurata. La deposizione è chiara, comincia col dire, ‘penso di aver visto qualcosa’. E conclude dicendo: ‘Non ho visto nulla’.

“Sei. Jimmy Safechuck, di cui veniamo informati che dice che non è successo niente. Non propongono di chiamare lui come presunta vittima, ma hanno avuto la stessa vecchia gang di nuovo venuta a cercare di capitalizzare sul caso, persone che sono state giudicate di essere bugiardi, e lo sono. Le stesse persone che hanno chiesto denaro dai tabloid, che hanno chiesto del denaro dal signor Jackson, eccetera “.

“Sette. Jonathan Spence, di cui veniamo informati che dice che nulla è successo e non intende entrare e dare loro supporto. Che cosa vogliono fare? Portare di nuovo la stessa squadra. Testimoni di terze parti con un’ascia per macinare, i quali hanno voluto soldi in passato, nessuno dei quali è in grado di provare che qualcosa è successo perché la presunta vittima ha detto che non è successo niente “.

“La testimonianza che il pubblico ministero vuole introdurre riguarda sette presunte vittime con una sola linea di testimonianza. Questa testimonianza è stata presentata a due grand juries penali a Los Angeles e a Santa Barbara, nessuna delle quali è tornata indietro con un atto di accusa, ed è stata respinta da una giuria civile nel processo civile più lungo nella storia di questo palazzo di giustizia. “

Grazie a MJJForum e ai suoi membri per le trascrizioni.

PERSEGUIMENTO DANNOSO?

Avete già letto della vendetta decennale di Tom Sneddon contro Michael Jackson. Pare che Sneddon non cerca di nascondere il fatto che lui ha qualcosa contro Jackson. Leggi l’ingiusto trattamento che Jackson ha ricevuto quando le autorità hanno fatto irruzione a Neverland*:

1. Durante il raid a Neverland, la polizia entrò in aree in cui non era autorizzata a entrare e ha preso degli elementi che non erano sul mandato di perquisizione.

2. Secondo una mozione presentata dalla difesa, Sneddon ha condotto una ricerca illegale nell’ufficio di Bradley Miller. Perché Miller ha lavorato per l’ex avvocato difensore di Jackson, Mark Geragos, ogni cosa presa dal suo ufficio rientra nella categoria di rappresentanza / privilegio cliente. Sneddon ha cercato di giustificare la sua ricerca affermando che non sapeva che Miller ha lavorato per Geragos. In tribunale, però, è stato rivelato che Sneddon è stato catturato su nastro mentre ammette di essere a conoscenza del rapporto di lavoro tra Miller e Geragos al momento del raid. Sneddon ha sostenuto che era stanco quando ha fatto questa dichiarazione registrata e non voleva dire quello che ha detto.

3. Sneddon ha aspettato fino al 18 novembre, giorno in cui l’album di Jackson Number Ones è stato rilasciato per eseguire il raid a Neverland. Egli ha sostenuto che era a conoscenza delle accuse dal mese di giugno, ma non ha agito fino a novembre a causa di Halloween. (Sì, non avremmo mai voluto sconvolgere l’esperienza “dolcetto o scherzetto” di nessuno, quindi lasciamo che un presunto pedofilo vada in giro per cinque mesi e, infine, facciamo un raid a casa sua il giorno dell’uscita del suo nuovo CD.)

4. Nel corso della conferenza stampa che annunciava le accuse contro Michael Jackson, Tom Sneddon rideva e scherzava a spese di Jackson.

5. Sneddon ha riconosciuto che Jackson è stato indagato per presunti abusi sui bambini nel mese di febbraio, ma ha detto: “non date per scontato che sia la stessa famiglia”. Sapeva che era la stessa famiglia, perché ha fatto questa affermazione?

6. Alla conferenza stampa, Sneddon ha invitato più vittime a farsi avanti.

7. Sneddon ha detto che la legge della California è stata modificata in modo che i bambini vittime di un caso di molestie potrebbero essere costretti a testimoniare. Questa era una bugia: la legge è stata modificata in modo che se è stata presentata una causa civile, essa sarebbe rimasta inattiva fino a quando il processo penale non sarebbe stato risolto.

8. Sneddon ha giurato che la famiglia ha agito per avere giustizia e non per denaro, anche se è un fatto ampiamente noto che sono andati prima da un avvocato civile.

9. L’importo della cauzione di Jackson è stato fissato a 3 milioni di dollari. Tale importo è eccessivo rispetto all’importo che gli altri imputati in casi di molestie su minori devono pagare. Gli avvocati di Jackson hanno recentemente presentato una mozione contestando l’importo della libertà su cauzione, ma la loro richiesta è stata negata dal giudice Rodney Melville. Melville si schierò con l’accusa, affermando che Jackson è ricco e per questo la sua cauzione doveva essere superiore a quella degli altri imputati. Egli non ha utilizzato la legge a sostegno della sua decisione. (La Corte d’Appello ha poi contestato la sentenza di Melville e gli ha chiesto di fornire una migliore giustificazione per la sua decisione )

10. Sneddon ha rilasciato un’intervista alla giornalista di tabloid Diane Dimond in cui ha fatto riferimento a Michael Jackson chiamandolo “Wacko Jacko”.

11. Dimond ha ammesso di essere venuta a conoscenza delle accuse mesi in anticipo. Perché la DA ha lasciato che avvenisse una fuga di informazioni proprio verso un giornalista scandalistico?

12. Sneddon ha ritardato l’archiviazione delle accuse fino a dicembre in modo che il Dipartimento di Polizia di Santa Barbara, avrebbe potuto creare un sito web esclusivamente per i membri della stampa.

13. Sneddon chiese l’aiuto di una società di pubbliche relazioni per trattare con i media. Tellem, l’impresa di PR che lavora per Sneddon, funziona anche per Dave Schwartz, il patrigno del primo accusatore di Jackson.

14. Sneddon ha respinto l’indagine del Department of Children and Family Services etichettandola come una semplice “intervista” e ha accusato il DCFS di essere incompetente. Si è poi scoperto che il suo dipartimento aveva inoltre esaminato Michael Jackson in febbraio ed è tornato con la stessa “sentenza infondata” come il DCFS.

15. Nel mese di dicembre, Jackson ha detto durante la trasmissione Sixty Minutes** che era stato malmenato dagli agenti di polizia quando è stato arrestato, lui ha mostrato le prove fotografiche a sostegno delle sue affermazioni. Il SBPD ha risposto alle accuse di Jackson rilasciando una clip audio di Jackson che viene fischiato in macchina prima di essere arrestato. Jackson, invece, non ha affermato che egli è stato insultato per la strada fino alla stazione di polizia. Jackson asserisce che il maltrattamento è avvenuto mentre era in stato di fermo, quando gli hanno messo le manette, e lo si può ascoltare sulle audiocassette lamentarsi perché le manette sono troppo strette.

L’abuso effettivo non è sospettato di essersi verificato fino a quando Jackson è stato portato alla stazione in stato di fermo. Il SBPD non ha mostrato alcun filmato di Jackson in stato di fermo, sostenendo che essi non hanno registrato filmati del fermo di Jackson perché essi avevano previsto che non ci sarebbe stato alcun problema. Ciò contraddice la loro spiegazione del motivo per cui essi hanno registrato Jackson per la strada verso la stazione di polizia; hanno detto che essi hanno registrato Jackson su nastro perché era un arresto di alto profilo e volevano assicurarsi che tutto fosse stato gestito in modo appropriato. In tal caso, perché non hanno un nastro di Jackson in stato di fermo alla stazione di polizia?

16. Lo sceriffo Jim Anderson ha detto che se la denuncia di Michael Jackson per abusi subiti dalla polizia si fosse rivelata falsa, avrebbe accusato Jackson di presentare una denuncia falsa. Dal momento che Jackson non ha mai effettivamente presentato un reclamo formale, la dichiarazione di Anderson non è conforme alla legge.

17. Il procuratore generale Bill Lockyer ha chiesto ad Anderson di indagare su Jackson per le accuse in dicembre, quasi sette mesi dopo, non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione per quanto riguarda le sue scoperte.

18. Jackson ha inoltre dichiarato durante l’intervista che lui non aveva ancora ricevuto una lista di ciò che è stato preso da Neverland.

19. I genitori della presunta vittima sono attualmente nel mezzo di una battaglia per la custodia. Sneddon ha scritto una lettera al giudice della causa per la custodia chiedendo che al ragazzo sia impedito di vedere suo padre.
Perché al procuratore distrettuale importa se il ragazzo vede suo padre? Che cosa ha a che fare con il caso di molestie? Forse Sneddon non vuole che il ragazzo cambi la sua storia una volta che non è più sotto l’influenza di sua madre.

20. Ad oggi, Sneddon ha ottenuto 69 mandati di perquisizione, ivi compresi i mandati per cercare gli estratti conto bancari, informazioni finanziarie e le cassette di sicurezza di Jackson. Per favore mi dica quali prove di molestie su minore Sneddon ha speranza di trovare nei documenti finanziari di Jackson?

21. Otto mesi dopo l’arresto di Michael Jackson, Sneddon ha omesso di consegnare tutti i suoi elementi di prova alla difesa. Come crede che gli avvocati di Jackson dovrebbero prepararsi per il processo?

22. I documenti depositati in Tribunale dal pubblico ministero indicano che Sneddon invia i suoi investigatori a leggere i forum di discussione dei fan come MJJForum.

23. Sneddon ha portato il suo caso a un gran giurì per evitare una pubblica udienza preliminare. Questo è ingiusto per il Convenuto.

24. Gli oneri da denuncia penale sono completamente diverse dalle cariche d’accusa. Dopo le incongruenze nel caso di Sneddon,è stata portata all’attenzione del pubblico la linea temporale modificata del presunto abuso, è cambiato il numero di volte in cui il presunto abuso si è verificato e si sono improvvisamente materializzate le accuse di sequestro di persona. Perché tutto questo?

25. Il team di difesa di Jackson ha recentemente presentato una mozione di 126 pagine per chiedere l’annullamento del rinvio a giudizio. Il documento afferma che nel corso del procedimento del grand jury, Sneddon ha esercitato del bullismo sui testimoni, ha omesso di presentare correttamente le prove a discarico, si rifiutò di lasciare che i giurati interrogassero i testimoni dell’accusa e ha fornito ai giurati una falsa definizione giuridica del termine “cospirazione” (per la quale Jackson era incriminato). La mozione dice: “Semplicemente non c’è alcuna prova che il signor Jackson aveva il preciso intento di concordare o cospirare con chiunque su qualsiasi cosa.”

26. Le trascrizioni del grand jury rivelano che Sneddon ha permesso alla madre dell’accusatore di rivolgersi a Jackson come “il diavolo” quando ha testimoniato.

27. Anche se lei non ha mai nemmeno incontrato Michael Jackson, una donna che ha lavorato per lui solo 10 giorni, è stata la testimone chiave dell’accusa del presunto complotto. Quando lei ha testimoniato di fronte al grand jury, ha risposto alle domande con: “non so”, “credo”, “presumo”, “non lo so esattamente,” e “penso”. Sneddon le ha permesso di procedere anche se chiaramente non era a conoscenza di qualsiasi presunta cospirazione.

28. Una mozione della difesa rivela che Sneddon ha usato la preferenza di Jackson per una casa pulita, come prova che egli è stato la mente di un complotto criminale. Scherzi a parte, nella mozione si legge: “Semplicemente non è ragionevole ritenere che la preferenza di Michael Jackson per un nucleo familiare ben gestito dimostri l’intento specifico di commettere crimini. La prova che il signor Jackson si lamentava del suo staff quando le faccende domestiche non erano state fatte correttamente non è una prova che egli dirigeva una associazione a delinquere “.

29. Mentre in un convegno in Canada il procuratore distrettuale Sneddon ha rotto il gag order [noto anche come ordine di bavaglio o di soppressione***ndt] nel caso, ha inavvertitamente rivelato la cattiva condotta da parte sua. Ha detto ai suoi colleghi della DA: “abbiamo inviato una lettera ad alcune persone dicendogli che miravamo a chiamarli come testimoni in modo da tenerli lontani dalla TV.” Come si scopre, un giornalista del Globe and Mail è stato alla conferenza e ha stampato i suoi commenti su un giornale. Il comportamento di Sneddon ha attirato le critiche di molti esperti legali che hanno giudicato questo atteggiamento come un abuso di potere da parte di Sneddon. Gli avvocati di Jackson hanno portato i commenti di Sneddon all’attenzione del giudice Melville, chiedendogli di chiarire se Sneddon aveva violato il gag order.

30. Secondo una mozione presentata dalla difesa, la quantità di mandati di perquisizione che sono stati loro forniti dalla Procura non corrisponde alla quantità di mandati di perquisizione che sono stati effettivamente rilasciati dalla Procura. Sei mandati di perquisizione sono mancanti, 10 affidavit utilizzati per sostenere i mandati di perquisizione sono stati pesantemente redatti e 49 affidavit che dovevano servire a sostenere i mandati di perquisizione non sono stati tutti consegnati alla difesa. Che cosa sta nascondendo Sneddon?

31. A Sneddon è stato ordinato di testimoniare riguardo alla sua incursione illegale nell’ ufficio di Bradley Miller. La madre dell’accusatore, il suo ex avvocato civile Bill Dickerman e il terapeuta che ha riferito le accuse alla polizia sono stati anche loro citati in giudizio per testimoniare. Sneddon ha cercato di annullare le loro citazioni in giudizio in modo che non avrebbero dovuto comparire in tribunale, il giudice ha negato la sua richiesta.

Secondo il team della difesa: “Non c’è nessun caso nella storia dello Stato della California che ha condonato niente di più simile all’abuso di potere come è stato dimostrato in questo procedimento del grand jury”.

La cattiva condotta di Sneddon nel caso di Michael Jackson non è un caso isolato, infatti, molte altre persone lo hanno accusato di aver condotto un perseguimento dannoso.

[nota dell’autore riferendosi ad un commento sull’articolo]:
Sono totalmente d’accordo con Emma: “per quanto riguarda il ruolo di Bashir? Era Bashir il personaggio principale nel processo del 2003 o… qualcuno sapeva esattamente quale stringa tirare?
In fase di costruzione perché stiamo lavorando su Bashir. “

TRADUZIONE SOMMARIA DI QUESTO VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=z6ONPBFyUd4&feature=player_embedded FATTA DA Antu Blanche ON FB:

“Wagener sta denunciando quello che successe durante il processo contro Michael nel 2005, quando nell’area di Santa Barbara tutta l’attenzione era su di lui, e nel frattempo avveniva qualcosa di illegale. Ovvero venivano confiscate illegalmente e segretamente oltre 100 fattorie dell’area della contea di Santa Barbara. Questo avveniva grazie ad una collusione tra un lavoratore della contea e il direttore dei parchi nazionali. Quello che parla nel video è un avvocato che difende i diritti della proprietà privata. Solo Wagener ha riportato la notizia in tv! Il processo contro Michael Jackson è servito per tante ragioni, Sneddon ne ha tratto tanti profitti, e non solo lui, hanno alimentato la corruzione del sistema giudiziario, potremmo parlarne per giorni! Gli avvocati che hanno denunciato certe cose sono in galera.”

*Le foto delle stanze private di Michael Jackson dopo il raid della polizia nel 2003
http://magazine.libero.it/foto/09/jacko-ra…g6045/pg1.phtml

** Michael Jackson intervista “60 Minutes” – 2003

http://www.youtube.com/watch?v=1svGBl1B9TY

***Gag order: sono spesso utilizzati contro i partecipanti coinvolti in un processo civile o in un processo penale. Essi sono anche uno strumento per impedire ai media di pubblicare informazioni indesiderate su un particolare argomento. Un giudice penale, per esempio, emette un ordine di bavaglio sui media se il giudice ritiene che i potenziali giurati in un processo futuro potrebbero essere influenzati dalle relazioni dei media o dalle speculazione sulle prime fasi di un caso.
Un altro esempio potrebbe essere quello di garantire che la polizia non sia ostacolata nelle loro indagini dai media o dalla la pubblicità su un caso.
In modo analogo, una ‘legge bavaglio’ ha lo scopo di limitare la libertà di stampa , istituendo la censura o limitare l’accesso alle informazioni. http://en.wikipedia.org/wiki/Gag_order

Fonte: http://mjthekingofpop.wordpress.com/2009/01/11/1993-2003-the-scheme/

Puoi richiedere le trascrizioni ufficiali del processo Jackson qui: Corte Superiore della California, Contea di Santa Barbara http://www.sbscpublicaccess.org/ctevents.php/

Traduzione: truth4mj.it

 

 

 

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THE MUD MACHINE. LA MACCHINA DEL FANGO. LA MACHINE DE LA BOUE.

In English, italian and french

In English:

Roberto Saviano, during a well known TV program spoke about “The mud machine” to describe those false news spreaded in order to deliberately attack a person: for example they present an episode of his life, not particularly sensationalistic, presenting it instead, in a particular way so that it assume a tabloid connotation and this lead to the fact that the victim is forced to defend himself despite not having committed any wrongdoing..

When you have more success than anyone else you generate envy and therefore you’re often targeted, vilified, accused.

“The bigger the celebrity, the bigger the target. And they have to remember that. So they’ve turned this into money. It’s like who gets the biggest ratings, you know, it’s terrible what’s happened with it…” Michael Jackson interview with Rev. Jesse Jackson

During his short life Michael Jackson had to face several times the mud machine: the accusation of being a racist, because the colour of his skin changed, due to vitiligo (as shown by the autopsy report), the accusation of being a pedophile, resulting by the pure love he had for children. He could not bear their suffering because Michael himself suffered a lot as a child. And its large generosity. He was always ready to help and trust others. He was acquitted of all charges. And during a trial held in a courtroom, a real trial, not the one portrayed by the media, it emerged that the criminal procedure was based on false testimonies promptly crumbled by the defence:

http://www.huffingtonpost.com/charles-thomson/one-of-the-most-shameful_b_610258.html)

Even beside the 1993 child abuse allegations there was an extortion plan

http://www.buttonmonkey.com/misc/maryfischer.html

http://www.sbscpublicaccess.org/docs/ctdocs/032205mjmemospprtobj.pdf

we could go on and on with the “mud machine” that MJ had to fight when he was alive and that never stopped even in death. In fact even now we hear the most ludicrous gossip news about Michael.

The latest is about his voice. This, according to the umpteenth, unprepared, post mortem writer Alain Branchereau, vascular surgeon, and not endocrinologist, at Timone hospital in Marsiglia,(http://www.timone.univ-mrs.fr/medecine/personnels/ENSEIGNANTS/C/BRANCHEREAU_Alain.html) who would have documented himself without meeting the artist once to realize in person, as he should have done being a doctor, the real facts perhaps even having an explanation from the directly involved person, might be due to the unwary intake of the hormone drug cyproterone acetate, occurred during the adolescence, 12 years of age, that might have induced both a sort of a chemical castration, improperly used term, and a raising of the voice tone; in few words MJ’s tone of voice might be the result of cyproterone administration that might have precluded the growth of the larynx (Michael Jackson and “the hypothesis of the castrato”).

We now briefly examine the drug.

Thanks to the massive antiandrogen effect, that suppresses testosterone actions, and a descreet therapeutic index, cyproterone has been experienced since 1965 and it is not possible that MJ could have taken it at the age of twelve years preeminently because it was and actually is prohibited as this article very clearly showshttp://www.calvizie.net/documento.asp?args=32.1.579 and also this one: cyproterone Acetate Drug Information, Professional (information dating back to 2000), and then because it would have been reckless, on the part of his parents, to let their teenager son take a drug that still was under testing, bearing in mind that the cyproterone should not be used by teenagers under 18 years of age that have not yet developed testicles and bones (http://drugs.webmd.boots.com/drugs/drug-139-CYPROTERONE+ACETATE.aspx?drugid=139&drugname=CYPROTERONE%2BACETATE&source=2&isTicTac=false)!

Cyproterone acetate acts blocking the androgen receptors and suppresses luteinizing hormone (that reduces the testosterone levels). It is indicated for the treatment of patients with prostatic cancer, benign prostatic hyperplasia, priapism, hypersexuality. Until the development of leuprolide, cyproterone was one of the few drugs used for the treatment of precocious puberty. Component of some oral contraceptive pills (Dianette in the UK and Diane-35 in other countries), it decreases acne and hirsutism (male-pattern hair growth). Between the side effects that tend to disappear when the treatment is over are noticeable: weight gain, asthenia, nausea and vomiting, headache, mastodynia, fluid retention. Possible hepatotoxicity and possible adverse effects on lipid metabolism. Consulting the doctor Diego Cossu, speech pathologist, he has explained to us the eventuality that the above drug could block the growth of the larynx, but that depends on subjectivity; it is different from case to case.

Consequently, even if the doctor Branchereau has requested influential doctors and experts’ consultance, among other avoiding to consider the experimental phase of the drug and its commercialization in the Usa, it does not support the hypothesis, nor yet the certain that Michael Jackson had taken cyproterone acetate. Further, being a drug that could stop the growth in general, we have to remind the autopsy report wherefrom result absolutely normal bone structure, genital organ and larynx. If there were anomalies those would have been indicated.

Perhaps the doctor would love to enjoy a moment of celebrity!

Moving on to analyze the case under the professional point of view, artistic vision, it’s a fact that MJ had as teacher Seth Riggs who gave him Speech-level singing lessons.

(Http://www.youtube.com/watch?v=edfVUXaW7Pg), SLS, which is a complete vocal training that maximizes the singer’s vocal abilities in every kind of music style. From Opera to Rock, from Jazz to Pop or R&B. It is used by over 130 Grammy Awards Pop singers winners, 5 Opera singers from Metropolitan in New York with 6 roles as protagonist in Broadway. The Speech Level Singing (SLS) is also practiced by many actors and Hollywood stars to perfect their vocal presence in the spoken voice. In many cases, the SLS rehabilitates vocal damage caused by bad teachings and years of abuse that very often restrict or even lead to prematurely end a career, Even worse, in serious cases, they require continuous medical interventions. Between the many artists who have studied the Speech Level Singing we have Michael Jackson Stevie Wonder, Josh Groban, Luther Vandross, Whitney Houston, Beyonce, Ray Charles, Linkin Park, Mika, Evanescence, Quincy Jones, Natalie Cole, Kelly Clarkson, Anita Baker, Julio Eglesias, James Ingram, Al Jarreau, George Benson, Michael Bolton, Barbara Streisand and many others.

http://www.facebook.com/topic.php?uid=221791599935&topic=12702

We contacted Prof Roberto Delli Carri, Certified Instructor of Speech Level Singing technique, enabled by Seth Riggs. He said: “Regarding the chemical castration reported by the doctor in his book Seth Riggs never spoke to me about any chemical castration concerning Michael Jackson, nor to me and nor to other teachers with whom he worked. I’ve had several students and I know several people with soprano vocal folds, female timbre. They genetically have shorter folds than the average. The castration is not necessary in order to possess this type of voice, nature does what she likes most and is still capable of surprise! “

And then asking a question to Seth Riggs on how to respond to Dr.BRANCHEREAU on the theory of castration for Michael, he said:
“It ‘s obviously false, I worked with Michael for so long and with her voice that I can say I know him the best of my pockets, this doctor isin bad faith. “

In these two videos we can hear Michael’s voice rather deep:

WMA 2006 http://www.youtube.com/watch?v=ywRMES7oHnA

Superbowl 1993 http://www.youtube.com/watch?v=8jk2a9ctihc

(MJ speaks at minute eight)

But why there’s always innuendo about Michael Jackson’ voice? They say his phenomenal voice is due to an excess of hormones ingested when he was a boy, but regarding other artists, for example Stevie Wonder, followed by his teacher using the same techniques, we do not pose similar questions?

Yeah, the mud machine… that just happens to have a single target!

I have always had a soft speaking voice. I haven’t cultivated it or chemically altered it; that’s me – take it or leave it. Imagine what it must be like to be criticized for something about yourself that is natural and God given. Imagine the hurt of having untruths spread by the press, of having people wonder if you’re telling the truth – defending yourself because someone decided it would make good copy and would force you to deny what they said, thus creating another story. I’ve tried not to answer such ridiculous charges in the past because that dignifies them and the people who make them. Remember, the press is a business: Newspapers and magazines are in business to make money – sometimes at the expense of accuracy, fairness, and even the TRUTH. – Michael Jackson

Source: http://www.zimbio.com/Michael+Jackson/articles/zrpQp6j6MS9/THE+MUD+MACHINE?add=True

 

In Italiano:

Roberto Saviano, durante un noto programma televisivo, ha parlato della “macchina del fango” per definire quelle notizie false che vengono propagandate per colpire volutamente una persona: viene raccontato un particolare della sua vita, che non avrebbe nessuna impronta sensazionalistica, presentandolo, invece, in modo tale da fargli assumere una connotazione scandalistica; ciò comporta il fatto che la persona colpita è costretta a difendersi nonostante non abbia commesso nessuno sbaglio.

Quando si ha più successo di chiunque altro, si sa…..si provoca invidia e spesso si è bersagliati, denigrati, accusati.

“Più famoso è il personaggio, più grande è il bersaglio da colpire. E se lo devono ricordare tutti questo. Tutto questo lo fanno per soldi. E’ come chiedersi chi avrà il dato d’ascolto più alto. E’ una cosa orribile……” Michael Jackson- intervista col Rev. Jesse Jackson

Durante la sua breve vita Michael Jackson ha dovuto affrontare diverse volte la macchina del fango: l’accusa di essere un razzista, derivata dal cambiamento del colore della sua pelle, dovuto alla vitiligine (come ora attesta pure il referto autoptico); l’accusa di essere un pedofilo, conseguente all’amore puro che aveva verso i bambini, che non gli faceva sopportare la loro sofferenza poichè lui stesso avevo sofferto da bambino, e alla sua troppa generosità, la quale lo portava ad essere sempre ben predisposto ad aiutare il prossimo ed a fidarsi degli altri. Fu assolto da ogni accusa e dal processo, quello vero, svolto in aula e non quello che riportavano i media, emerse che il procedimento penale era basato su false testimonianze puntualmente sgretolate dalla difesa:

https://truthandmanipulations.wordpress.com/2014/03/02/uno-dei-piu-vergognosi-episodi-nella-storia-del-giornalismo-one-of-the-most-shameful-episodes-in-journalistic-history/

Pure per quanto riguarda le accuse di pedofilia mosse contro di lui nel 1993, si trattò di un’estorsione bella e buona… e anche di più:

https://truthandmanipulations.wordpress.com/2014/03/12/was-michael-jackson-framed-by-mary-a-fisher-gq-magazine-1994-michael-jackson-e-stato-incastrato-articolo-gq-del-1994/

http://www.sbscpublicaccess.org/docs/ctdocs/032205mjmemospprtobj.pdf

Si potrebbe continuare con la “macchina del fango” che ha dovuto combattere MJ quando era in vita. A quanto pare non si è arrestata neanche davanti alla morte. Ancora ora si sentono accuse e notizie di gossip assurde.

L’ultima riguarda la sua voce. Questa, secondo l’ennesimo improvvisato scrittore post mortem Alain Branchereau, chirurgo vascolare all’ospedale Timone di Marsiglia, non endocrinologo, ( http://www.timone.univ-mrs.fr/medecine/personnels/ENSEIGNANTS/C/BRANCHEREAU_Alain.html) sarebbe dovuta all’assunzione inconsapevole di un ormone, il ciproterone acetato, avvenuta in età adolescenziale, 12 anni, che avrebbe provocato sia una sorta di castrazione chimica, termine impropriamente utilizzato, sia un innalzamento della tonalità della voce; in poche parole, la tonalità della voce di MJ sarebbe una conseguenza dell’assunzione del ciproterone che avrebbe bloccato la crescita della laringe.

Questo dottore si sarebbe documentato in materia senza incontrare mai una volta l’artista e rendersi conto di persona; essendo un medico, si presume che per vedere come stavano effettivamente le cose, avrebbe quantomeno dovuto visitare il cantante ed avere una risposta direttamente dall’interessato. Ma soffermiamoci per qualche istante sul farmaco.

Grazie al potente effetto antiandrogeno, cioè sopprime le azioni di testosterone, ed un discreto indice terapeutico, il ciproterone è stato sperimentato dal 1965 ed è impossibile che MJ lo avesse potuto assumere all’età di 12 anni innanzitutto perchè negli USA era ed è vietato come questo articolo del 2003 fa ben notare http://www.calvizie.net/documento.asp?args=32.1.579 ed anche questo http://www.drugs.com/mmx/cyproterone-acetate.html (informazione risalente al 2000), e poi perché sarebbe irresponsabile da parte dei genitori permettere l’assunzione di un farmaco, ancora sotto sperimentazione, al figlio adolescente tenendo presente il fatto che NON DEVE ESSERE USATO dai ragazzi di età inferiore ai 18 anni che non hanno ancora sviluppato testicoli ed ossa (http://drugs.webmd.boots.com/drugs/drug-139-CYPROTERONE+ACETATE.aspx?drugid=139&drugname=CYPROTERONE%2BACETATE&source=2&isTicTac=false)!

Il Ciproterone ostruisce l’androgeno ricevitore che impedisce agli androgeni di legarsi a loro e sopprime l’ormone luteinizzante (che a sua volta riduce i livelli del testosterone). E’ indicato come terapia per il cancro della prostata, l’iperplasia prostatica benigna, il priapismo, l’ipersessualità.

Fino allo sviluppo del leuprolide, il cyproterone era uno dei pochi farmaci usati per trattare la puberty precocious. Componente di alcune pillole contraccettive orali unite (Dianette nel Regno Unito e Diane-35 in altri paesi) diminuisce l’acne e l’irsutismo (sviluppo dei capelli del maschio). Tra gli effetti collaterali che comunque scompaiono terminata la terapia individuiamo: incremento ponderale, astenia, nausea, cefalea, mastodinia, ritenzione idrica. Possibile epatotossicità, possibili alterazioni dell’assetto lipidico. Interpellando il dottor Diego Cossu, foniatra, egli ci ha spiegato la possibilità che tale farmaco potrebbe bloccare la crescita della laringe ma la reattività è individuale, ossia soggettiva.

Dunque che il dottor Branchereau si sia documentato ed abbia interpellato medici ed esperti di rilievo, senza tener conto del periodo di sperimentazione e della sua commercializzazione negli USA, non giustifica il fatto che lui possa ipotizzare né tantomeno avere la certezza che Michael Jackson avesse assunto il ciproterone acetato.

Inoltre, essendo un farmaco che potrebbe bloccare la crescita in genere, dobbiamo rammentare il referto autoptico da cui risultano struttura ossea, organo genitale e laringe assolutamente normali. Se ci fossero state delle anomalie sarebbero state indicate.

Magari il dottore si vorrebbe godere un angolo di celebrità!

Passando ad analizzare il caso sotto il punto di vista professionale e quindi artistico, è un dato di fatto che MJ ebbe come insegnante Seth Riggs il quale gli impartì lezioni di Speech-level singingh (http://www.youtube.com/watch?v=edfVUXaW7Pg), SLS, che è un training vocale completo che massimizza le abilità vocali di un cantante in ogni tipo di stile musicale. Dall’Opera al Rock, dal Jazz al Pop o R&B, è usata da oltre 130 vincitori di GRAMMY AWARDS nella musica Pop, 5 Vincitori del Metropolitan di New York nell’opera e 6 ruoli da protagonisti a BROADWAY. Lo Speech Level Singing (SLS) è inoltre praticata da numerosi attori e star hollywoodiane per perfezionare la propria presenza vocale nel parlato. In molti casi lo SLS riabilita danni vocali causati da cattivi insegnamenti ricevuti e anni di abusi che molto spesso limitano o addirittura portano a terminare anzitempo una carriera, ancor peggio, nei casi più gravi, portano a richiedere continui interventi medici. Tra i numerosi artisti che hanno studiato lo Speech Level Singing oltre a Michael Jackson: Stevie Wonder, Josh Groban, Luther Vandross, Whitney Houston, Beyonce, Ray Charles, Linkin Park, Mika, Evanescence, Quincy Jones, Natalie Cole, Kelly Clarkson, Anita Baker, Julio Eglesias, James Ingram, Al Jarreau, George Benson, Michael Bolton, Barbara Streisand e molti altri.

http://www.facebook.com/topic.php?uid=221791599935&topic=12702

Contattando il Prof. Roberto Delli Carri, ISTRUTTORE CERTIFICATO della tecnica Speech Level Singing, abilitato da Seth Riggs, egli ha detto:

Riguardo al discorso della castrazione chimica riportato nell’articolo del dottore. Seth Riggs non mi ha mai parlato di alcuna castrazione chimica riguardo Michael Jackson, nè a me nè ad altri insegnanti con i quali ha lavorato. Ho avuto diversi allievi e conosco diverse persone con corde da sopranista, timbro femminile, posseggono geneticamente corde molto corte rispetto alla media, non è insomma necessaria alcuna forma di castrazione per possedere una vocalità del genere, la natura fa ciò che più le piace ed è sempre capace disorprendere!

E poi facendo una domanda diretta a Seth Riggs su come risponderebbe al Dr. Branchereau sull’ ipotesi di castrazione di Michael, egli ha detto:

E’ ovviamente falso, ho lavorato per così tanto tempo con Michael e con la sua voce che posso dire di conoscerlo meglio delle mie tasche, questo dottore è in malafede“.

In questi due video possiamo sentire la voce di Michael alquanto profonda:

WMA 2006 http://www.youtube.com/watch?v=ywRMES7oHnA

Superbowl del 1993 http://www.youtube.com/watch?v=8jk2a9ctihc

(MJ parla dall’ottavo minuto circa)

Ma come mai riguardo Michael Jackson ci si permette di ipotizzare che la sua voce fenomenale sia dovuta ad un eccesso di ormoni ingeriti da ragazzino e riguardo ad altri artisti, tra cui ad esempio Stevie Wonder, seguito professionalmente dal suo insegnante utilizzando le stesse tecniche, non ci si pongono simili interrogativi?

Già, la macchina del fango…che guarda caso ha un unico bersaglio!

Ho sempre avuto un tono di voce delicato. Non l’ho prodotto o alterato chimicamente: sono io, prendere o lasciare. Immaginate come ci si debba sentire ad essere criticato per qualcosa che riguarda voi stessi che fa parte della vostra natura e vi è stato donato da Dio. Immaginate quanto possa far male avere la stampa che diffonde falsità sul proprio conto o persone che si chiedono se tu stai dicendo la verità nel difendere te stesso perché qualcuno ha deciso che sarebbe stata materia di interesse forzandoti a negare quanto affermato da loro, creando di conseguenza un’altra storia ancora. Ho provato a non rispondere a simili ridicole accuse in passato perché questo dà attenzione alle persone che le fanno. Ricordate che la stampa è un business: i giornali e le riviste ne fanno parte per guadagnare soldi e qualche volta a discapito dell’accuratezza, dell’equità e persino della VERITA’.”Michael Jackson

Fonte:http://www.zimbio.com/Michael+Jackson/articles/IoNE-8kcCO5/LA+MACCHINA+DEL+FANGO?add=True

En français

Roberto Saviano, au cours d’une émission de télévision a parlé de la «Machine de la boue » pour décrire ceux qui sont informations fausses délibérément diffusées à vouloir frapper une personne: on parle des détails de sa vie qui n’ont pas l’empreinte sensationnaliste, en présentant lui, au lieu, de manière à lui faire suppose un tabloïd, ce qui signifie que le victime est forcée de se défendre en dépit de ne pas avoir commis tout acte répréhensible.


Lorsque on a plus de succès que d’autre, on sait ….. on provoque l’envie et souvent on est pris pour cible, vilipendés, accusés. “Le plus célèbre est la personne, plus grande est la cible à frapper. Et il faut rappeler tout cela. Tout cela fait pour l’argent. C’est comme demander qui aura l’élément d’écoute le plus haut. C’est horrible ..”

-Michael Jackson entretien avec le révérend Jesse Jackson.


Au cours de sa courte vie, Michael Jackson a dû faire face à plusieurs reprises la machine de la boue: l’accusation d’être un raciste, provenant du changement du couleur de sa peau, à cause de la vitiligo (comme le rapport d’autopsie atteste), l’accusation d’être un pédophile, résultant de l’amour pur qu’il avait pour les enfants, parce qu’il ne supportait pas leurs souffrances, comme il avait souffert lorsqu’on est enfant, et sa générosité excessive, ce qui faisait de lui toujours être bien préparé pour aider les autres et à faire confiance à les autres. Il a été acquitté de toutes les charges et du procès, le procès vrai, qui s’est tenu à la salle de classe et pas ce que disaient les médias, est apparu que la procédure criminel a été fondée sur de faux témoignages ponctuellement s’effondrer de le défense.

http://www.huffingtonpost.com/charles-thomson/one-of-the-most-shameful_b_610258.html

Même en ce qui concerne les accusations d’être un pédophile portées contre lui en 1993, c’était une «extorsion de fonds des belles et bonnes … et plus:

http://www.buttonmonkey.com/misc/maryfischer.html

http://www.sbscpublicaccess.org/docs/ctdocs/032205mjmemospprtobj.pdf

On pourrait poursuivre avec la «machine de la boue» qui MJ a combattu quand il était vivant; ça ne semble pas arrêtée même pas devant la mort. Plus se sentent maintenant accusations absurdes et nouvelles ragots.


Enfin sa voix. Selon encore un autre écrivain post mortem Alain BRANCHEREAU, chirurgien vasculaire, pas endocrinologue, dans l’hôpital de la Timone à Marseille,

(http://www.timone.univ-mrs.fr/medecine/personnels/ENSEIGNANTS/C/BRANCHEREAU_Alain.html)


sa voix serait due au fait de assumer inconscientement par hypothèse une hormone, la cyprotérone acétate, qui a eu lieu à l’adolescence, âge de 12 ans, qui aurait provoqué soit une sorte de castration chimique, une fausse appellation utilisé, soit un ton de la voix plus haut, dans quelques mots le ton de la voix de MJ c’est une conséquence de l’apport de la cyprotérone qui aurait bloqué la croissance du larynx.

Ce médicin se serait documenté en la matière sans jamais rencontrer une fois l’artiste et se rendre compte en personne ;en étant un médecin, se présume que pour voir comme les choses étaient en effet, il aurait au moins dû visiter le chanteur et obtenir une réponse directement par l’individu.

Mais nous nous arrêtons brièvement sur le médicament.Grâce à l’effet puissant anti-androgène, qui supprime les actions de testostérone, et un indice thérapeutique raisonnable, la cyprotérone a étée testé depuis 1965 et c’est impossible que MJ aurait pu prendre ça de l’âge de 12 ans, principalement parce que en USA le médicament a été et c’estinterdit comme cet article de 2003 fait remarquer bien

http://www.calvizie.net/documento.asp?args=32.1.579

et aussi ça

http://www.drugs.com/mmx/cyproterone-acetate.html

(information de 2000), puis ce serait irresponsable de la part des parents permettre de prendre un médicament, encore en cours l’expérimentation, avec un fils adolescent à l’esprit le fait que ne doit pas être utilizé par les enfants de moins de 18 ans qui n’ont pas encore mis au point des testicules et des os

http://drugs.webmd.boots.com/drugs/drug-139-CYPROTERONE+ACETATE.aspx?drugid=139&drugname=CYPROTERONE%2BACETATE&source=2&isTicTac=false

La cyprotérone obstrue l’ androgène récepteur qui empêche aux androgènes de se lier à eux et de supprimer l’hormone lutéinisante (qui son tour, réduit les niveaux de testostérone). C’est indiqué comme traitement du cancer de la prostate, hyperplasie bénigne de la prostate, le priapisme, l’hypersexualité.

Jusqu’à le développement de leuprolide, la cyprotérone a étée l’un des rares médicaments utilisés pour traiter la puberté précoce. Composante de certains contraceptifs oraux combinés (Dianette au Royaume-Uni et Diane-35 dans d’autres pays) diminue l’acne et l’irsutisme (développement des cheveux de l’homme). Au milieu des effets secondaires qui de toute façon disparaissent après le traitement: le gain de poids, fatigue, nausées, céphalées, mastodynie, rétention d’eau. Possible
hépatotoxicité, d’éventuelles modifications du profil lipidique.

En consultant le Dr Diego Cossu, orthophoniste, il a expliqué la possibilité que le médicament pourrait bloquer la croissance du larynx, mais la réaction est individuelle, c’est subjective.
Alors que le Dr BRANCHEREAU se soit documenté et il ait consulté des médecins et d’experts en relief, sans tenir compte du période d’expérimentation et sa commercialisation en USA, ceci ne justifie pas le fait qu’il peut supposer et moins d’avoir la certitude que Michael Jackson eut pris l’acétate de cyprotérone.

De plus, en étant un médicament qui pourrait bloquer la croissance en générale, nous devons rappeler le rapport d’autopsie qui énoncent la structure osseuse, organes génitaux et le larynx absolument normaux. Si anomalies y eussent étées, elles aient étées indiquées.
Peut-être que le médecin souhaite profiter d’un coin de célébrités!

En passant à analyser le cas dans le cadre du point de vue professionnel et artistique, c’est un fait établi que MJ avait comme professeur Seth Riggs, qui lui donnait des leçons de Speech-level singingh, SLS,

www.youtube.com/watch?v=edfVUXaW7Pg

qui est une training voyelle complete qui maximise les capacités vocales d’un chanteur dans tous les styles de musique. De l’opéra au rock, du jazz à la pop ou R & B c’est utilisée par plus de 130 Grammy Awards dans la musique pop, 5 gagnants du Metropolitan de New York et 6 rôles de acteurs principaux à Broadway. Le Speech-level singingh (SLS) est également pratiquée par de nombreux acteurs et stars d’ Hollywood pour perfectionnair leur présence dans la voix parlée. Dans de nombreux cas, le SLS réhabilite dommages vocals causés par mauvaises enseignements reçus et années d’abus qui, souvent, restreindre ou même conduire à mettre fin prématurément à une carrière, pire encore, dans les cas graves, ils ont besoin continuellement de interventions de médecin. Au milieu des nombreux artistes qui ont étudié le SLS en dehors de Michael Jackson : Stevie Wonder, Josh Groban, Luther Vandross, Whitney Houston, Beyoncé, Charles Ray, Linkin Park, Mika, Evanescence, Quincy Jones, Natalie Cole, Kelly Clarkson, Anita Baker, Julio Eglesias, James Ingram, Al Jarreau, George Benson, Michael Bolton, Barbara Streisand et bien d’autres.

http://www.facebook.com/topic.php?uid=221791599935&topic=12702

En contactant Prof. Roberto Delli Carri, Instructeur certifié de SLS, activée par Seth Riggs, il a dit:
“En ce qui concerne le discours de la castration chimique rapporté dans l’ article du médecin, Seth Riggs, il n’a jamais parlé d’ aucun castration chimique sur Michael Jackson à moi ou à d’autres enseignants avec lesquels il a travaillé. J’ai eu plusieurs élèves et je sais plusieurs personnes avec les soprano-cordes, le timbre féminin, qui ont génétiquement cordes très courtes que la moyenne, en somme c’est pas nécessaire aucun forme de castration pour posséder un timbre vocal pareil, la nature fait ce qu’elle aime le plus et c’est toujours capable de surprendre!”

Et puis en faisant une demande à Seth Riggs sur la façon de répondre à M. BRANCHEREAU sur l’hypothèse de la castration de Michael, il a dit:
“C’est évidemment faux, j’ai travaillé avec Michael depuis si longtemps et avec sa voix que je peux dire que je le connais mieux de mes poches, ce médecin est de mauvaise foi.”

Dans ces deux vidéos, nous pouvons entendre la voix de Michael qui est plutôt
profonde:

WMA 2006 http://www.youtube.com/watch?v=ywRMES7oHnA

Superbowl del 1993 http://www.youtube.com/watch?v=8jk2a9ctihc

(MJ parle à peu près de l’huitième minute)


Mais pourquoien ce qui concerne Michael Jackson on se permit de supposer que sa voix phénoménale est due à un excès d’hormones ingérées lorsqu’on est garçon et sur d’autres artistes, y compris par exemple Stevie Wonder, suivi professionnellement par son professeur, en utilisant les mêmes techniques, on ne se pose pas des questions similaires?

Oui, la machine de la boue … ce qui se passe juste pour avoir un seul objectif!

« J’ai eu toujours un ton de voix délicat. Je ne l’ai pas produit ou modifié chimiquement: c’est moi, prendre ou laisser. Imaginez comme on se devait sentir d’être critiqué pour quelque chose qui concerne vous même qui fait partie de votre nature et il a été donné à vous par Dieu. Imaginez dans quelle mesure ce puisse faire du mal la presse qui propage des mensonges sur propre compte ou des gens qui se demandent si tu dis la vérité pour se défendre parce que quelqu’un a décidé que ce aurait étée une question d’intérêt en te obligeant à nier les affirmations faite par eux, en créant donc encore un’ autre histoire. J’ai essayé de ne pas répondre à ces accusations ridicules dans le passé car ce accorde une attention aux personnes qui les font. Rappelez-vous que la presse est un business: les journaux et les magazines font partie de celui-ci à faire de l’argent et parfois au détriment de l’exactitude, l’équité et même de la vérité. » Michael Jackson

 

http://www.zimbio.com/Michael+Jackson/articles/r_q3EZlKIDC/LA+MACHINE+DE+LA+BOUE?add=True

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The Mirror, the People, and the settlement that never was… THE MIRROR, PEOPLE E LA RISOLUZIONE ECONOMICA CHE NON C’E’ MAI STATA

By Charles Thompson

Cattura thomson

In English:http://charlesthomsonjournalist.blogspot.ca/2013/06/the-mirror-people-and-settlement-that.html

30 Giugno 2013

E ‘una cosa curiosa. Da quando il processo di alto profilo per la morte di Michael Jackson ha cominciato ad andare male per i promoter della AEG Live, un sacco di giornali che fanno pubblicità a grande diffusione ai loro eventi a scopo di lucro, sono diventati più intenti a “macchiare” Michael Jackson più che mai.
Ad aprire la strada è stato The Mirror nel Regno Unito. Qualche settimana fa, alcune e-mail presentate al processo , hanno dimostrato che il capo della AEG, Randy Phillips, aveva “schiaffeggiato” Michael Jackson perché lui aveva paura di partecipare a una conferenza stampa. “L’ha schiaffeggiato e gli ha urlato così forte che i muri hanno tremato”.
Questa scioccante rivelazione è stata ampiamente ignorata dalla stampa. Alcuni giorni dopo che la prova è stata mostrata in udienza pubblica, solo un quotidiano ha avuto il coraggio di pubblicarla. Il corrispondente dal tribunale non ha incluso questa testimonianza nel suo rapporto quotidiano e un altro giornalista ha affermato su Twitter che, nel momento in cui c’era questa testimonianza in aula, lui era fuori per inviare delle e-mail.
E’ stato solo quando i fan hanno iniziato a farsi sentire su siti come Twitter che, a malincuore, altri media hanno dovuto pubblicare i commenti. I giornali sponsorizzati dalla AEG come The Mirror, hanno invece cercato di dipingere Michael Jackson come il cattivo. Secondo l’articolo pubblicato da The Mirror, Jackson “ Aveva bisogno di essere schiaffeggiato”. E’ interessante notare che lo stesso Mirror, era stato molto più veloce a pubblicare una storia l’anno scorso in cui si accusava Janet Jackson di aver schiaffeggiato una minorenne. Storia che si è rivelata essere una bugia.
Questo weekend – giorni dopo che il figlio di Jackson ha preso parola e ha testimoniato di aver visto Phillips nella sua casa mentre suo padre non c’era e di averlo visto comportarsi “in modo aggressivo” verso il medico di Jackson – l’edizione domenicale di The Mirror, che si chiama People, l’ha combinata di nuovo. Ha pubblicato una storia altamente fuorviante su alcuni “documenti dell’FBI”, che presumibilmente mostrano che Michael Jackson era un molestatore di bambini secondo le testimonianze di alcuni dipendenti di Neverland.
In particolare, questi “documenti dell’FBI” parlano di un presunto accordo con un giovane accusatore nel 1992 – prima che del caso Jordy Chandler.
In realtà, la storia non ha alcun senso, “un nido di uccelli” pieno di accuse strazianti ed errate che non sono né “nuove” né “esclusive” , nonostante la rivendicazione di People. Infatti,prima di tutto, i documenti non sono “documenti dell’FBI”. Inoltre queste affermazioni sono state di dominio pubblico per un periodo di tempo molto lungo e sono state screditate due decenni fa.
Naturalmente, la maggior parte dei lettori non si preoccupa del fatto di controllare la storia. Perché dovrebbe farlo? Il giornale dovrebbe farlo prima di pubblicarla. Purtroppo, però,sembra che alcuni media non si prendono il disturbo di farlo. Il giornale britannico ha rimaneggiato questa storia, evidentemente senza fare alcun sforzo di indagare sulla sua veridicità prima di pubblicarla.
Potrei andare in un sacco di dettaglio circa le affermazioni fatte da People – e dai vari giornalisti pigri che copieranno e incolleranno la storia sui loro siti e sui loro giornali centinaia o forse migliaia di volte nei prossimi giorni. Ma, qual è il punto? Le informazioni sono già di dominio pubblico.
Quelli che odiano Jackson adotteranno questa storia di People come prova per supportare la loro causa. Coloro che sono interessati a sentire entrambi i lati del caso Jackson sapranno già che queste affermazioni sono state già smontate da tempo. Alcuni non si prenderanno nemmeno la briga di leggere la storia. I lettori di People comprano il giornale perché a loro piace e si fidano e, come previsto, crederanno a questa storia e non la metteranno in discussione.
In breve, comunque, per la cronaca:
1) I “documenti dell’FBI” non sono documenti dell’FBI. Sono trascrizioni di interviste compilate da un giornalista di tabloid che aveva pagato le sue fonti – tra cui una che si è rivelata non esistere. Queste trascrizioni sono state acquisite da un investigatore privato che lavorava per il team di difesa di Jackson(Pellicano) che un decennio più tardi è stato perseguito per intercettazioni telefoniche. L’FBI sequestrò tutti i suoi documenti, fra i quali queste interviste rilasciate a tabloid.
2) Le accuse a Jackson non provengono da diversi dipendenti, come deduce People e si trovano tutte in uno solo documento – la trascrizione di un’intervista con una coppia – i LeMarques- che avevano lavorato a Neverland dalla fine degli anni ’80 fino ai primi anni ’90. Il People, volutamente, non afferma che tutte queste -non provate- accuse, provengono da uno solo dei documenti, fuorviando i lettori e suggerendo loro che sono state ricavate da un sacco di prove. I LeMarques non hanno mai chiamato la polizia per denunciare gli abusi ai quali sostenevano di aver assisistito, scegliendo invece di negoziare accordi economici con i giornali scandalistici – fra i quali The Mirror. Le loro affermazioni furono indagate dalla polizia che si occupava del caso Jackson che scoprì che la coppia aveva deciso di aggiungere sempre più dettagli grafici per le loro interviste al fine di ottenere sempre più soldi. Gli investigatori conclusero, negli anni ’90, che la coppia non aveva nessuna credibilità e che non era in possesso di nessuna prova che sostenesse le loro accuse di abuso. Furono chiamati per disperazione a testimoniare nel processo contro Jackson del 2005 dopo che i magistrati cominciarono a capire che il loro caso si stava disintegrando ma vennero distrutti sotto interrogatorio. I giurati respinsero la loro testimonianza e Jackson fu assolto all’unanimità.
3) La presunta “risoluzione economica” del 1992 venne raccontata a un giornalista di tabloid, per soldi, da una fonte femminile che affermava di lavorare per lo studio legale che si occupava di Jordan Chandler. Non mostrò mai un documento al reporter – glielo “lesse” semplicemente al telefono. Un’indagine della polizia su questa faccenda dimostrò che il ragazzo di cui si parla nella risoluzione non esisteva, che non c’era traccia di alcuna risoluzione economica, che la fonte femminile non lavorava per nessun studio legale e che, di fatto, questa fonte femminile, non esisteva nemmeno.
Tutto questo lascia ancora in piedi un elemento della storia di People;che Jackson abbia “presumibilmente” pagato 35 milioni di dollari a due dozzine di giovani accusatori. Il giornale non presenta alcuna prova per corroborare questa affermazione. Solo un appunto nei documenti di un giornalista di tabloid che il People presenta volutamente come “documenti dell’FBI”. Contrariamente a quanto sostiene il People, gli investigatori conoscevano e hanno studiato questi documenti per le loro indagini del 2003/4 in cui sono stati assistiti dal FBI. Nonostante tutte le loro risorse, né la polizia californiana né L’FBI è mai riuscita a trovare alcuna prova che con nessun bambino, oltre a Jordan Chandler o Jason Francia sia mai stato fatta una risoluzione economica .


Fonte:

http://charlesthomsonjournalist.blogspot.ca/2013/06/the-mirror-people-and-settlement-that.html

 

Traduzione: Emanuela Arezzi

 

 

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Proof of Vindictive Prosecution in Jackson Case? Prove di un perseguimento vendicativo nel caso di Jackson?

In English and in Italian

In English

ABCNews has obtained documented evidence showing that the current district attorney of Santa Barbara, Tom Sneddon, is involved up to his eyeballs in not only the prosecution of the case, but also in the investigation of Michael Jackson. So much so that, depending on what he learned, he could be a witness in the case. A memo, written by Sneddon, provides some startling details of his questionable (at best) activities in the case.

Reporter Jessica Yellin broke the news on Good Morning America yesterday (April 29). This memo wasn’t the only document viewed by ABCNews. The memo, however, was dated for Nov 2003 and says that Sneddon personally investigated aspect of the case against Jackson, by himself. The memo also details a secret meeting with the mother of the accuser:

According to the memo, Sneddon drove to Los Angeles and met alone with the mother of Jackson’s alleged victim in a parking lot behind a federal building.

These secret meetings, where he was alone with the accuser’s mother, are suspicious beyond belief for a number of reasons. ABC also reports that Sneddon himself took pictures of the offices of one of the defense private investigators working on the case. Most legal experts agree that this is completely unusual. There is also some question as to whether this was the same P.I.’s office that was later raided by Sneddon and the police. Legal expert Linda Fairstein told ABCNews:

It’s way too personal. It’s way out of line. If he does any substantive parts of an investigation, he may become a witness in this caseIt also let’s these very talented defense attorneys take him apart before the jury, and explain that it’s not his [Sneddon’s] place to do that. He created trouble in and out of the courtroom for himself by taking on that role.

Remember, according to a Fox news report, Sneddon sought contact with this family now accusing Jackson as far back as Feb 16 2003. This is months before a second investigation was launched by the Santa Barbara Sheriff’s Department, after the first, 2 month long investigation by them was closed citing no criminal activity on Jackson’s part:

In fact, I am told, [Frank] Tyson and [Vincent] Amen will recount how, when they returned the family to their own apartment in East Los Angeles on February 16, 2003, a business card belonging to Sneddon had already been slipped under the door of their apartment. The mother  fresh from the uproar 10 days earlier of her two sons being featured in the Martin Bashir special “Living with Michael Jackson” , picked up the card and called Sneddon, they will say. And that could suggest that Sneddon, long before there was any accusation against Jackson of child molestation, was already looking for a case that might develop into something more. (see MJ Accuser’s Testimony Shaky)

Why was he trying to contact this family since Feb 2003? He has already publicly stated via a press release then that he would not investigate Jackson because admitting to sharing a bed (letting a child sleep in your bed while you sleep on the floor) with a child in and of itself is not criminal conduct. So just why was Sneddon so eager to contact this family? Why was he meeting alone with the accuser’s mother in a parking lot behind a federal building? Did he not want anyone from his office or the police to find out he was meeting with her? Was this a benign meeting or was this secrecy used to solicit an allegation of abuse from her child? As expected, yesterday(April 29) on the Abrams Report, both prosecution mouthpiece Jim Thomas and Gloria Allred were unsuccessfully attempting to explain-away the incredible seriousness of this and what it means to this case. I’m just going to say it because people are still trying to ignore this information: There’s no way in hell this isn’t a problem and helps add to the shady activities that have gone on thus far in this case. This is yet another layer of questionable actions by the prosecutors. And one of the guests on the Abrams Report, Mercedes Colwin, was completely right about this being very problematic. Colwin says that as a prosecutor, you have to have a dispassionate interest. That means you cannot be gathering evidence yourself from star witnesses in the case in some parking lot behind a federal building. She continues:

You can’t be so personally involved that you’re gathering evidence. As a defense attorney, he [Sneddon] would be the first witness I would call. He’s gathering evidence. He’s talking to witnesses. He has no one present in the room. This is a very sensitive case and involves a child. And certainly, that child can be very impressionable.

Colwin, who has worked in a prosecutor’s office before, says that she would never have gone to talk with a witness by herself. She says:

“what can happen at the time of the trial is suddenly this witness is testifying to something entirely different than what they told me. Extraordinarily problematic”

What may also be highly challenging is the chain of custody of this alleged evidence Sneddon collected from the mother, by himself with no witnesses in a parking lot behind a federal building, is the chain of custody.

certainly, gathering evidenceas you [Abrams] had stated earlier is he’s collecting documentation. Where’s the chain of custody? You have to show where that evidence was from beginning to end. Who else is going to be able to testify?

Where did that evidence go when I took it from this witness?

Someone who has access of older information from the 1993 case is not someone who should be allowed to handle and handle it alone anything new coming into this case. It would reek of corruption and suspicion immediately. Many people are indeed questioning the motives behind this prosecution and the prosecution’s tactics thus far. Colwin says that this gathering of evidence, as reported by MSNBC, is concerned by the personal involvement with this information gathered by the prosecution:

My concern is this: That this person has been following Michael Jackson—the surveillance is extraordinarily problematic. Since 1993, he’s been trying to prosecute Michael Jackson. And if they  if he continues and he’s gathering this evidence, and he’s trying to collect this information, I think it’s extraordinarily problematic. First of all, I have represented prosecutors that have done less than what Sneddon has done, and suddenly you have a due process issue when individuals have been wrongfully convicted for evidence gathered by these prosecutors.

Colwin asked the same questions many people who heard the news yesterday have been asking since. So far, no one has been able to satisfactorily answer the question: Why in the world couldn’t Sneddon have taken someone else with him or allowed some other parties to meet with the accuser’s mother. Colwin explains:

What would have been the problem, though, if Sneddon had gone with someone else? And that’s what I think defines why this is problematic. What—because you, look at the situation. Now he is and Dan [Abrams], you’re exactly right he has placed himself in this vulnerable position. He has been a district attorney for a very long time. He’s a seasoned lawyer. Why would he place himself in this situation? Why not bring someone else with him? He’s got a large office. He’s got many attorneys that work for him. Bring them along. Bring an investigator along. I find that problematic.

One could also ask questions as to why Sneddon would tell jokes and appear overly jocular at the first very first press conference; why he would answer over 100 questions at another press conference; why he would hold off initially filing charges against Jackson to get a media website ready; why he would then run to Judge Melville whining that a gag order should be placed on the parties in the case; why he would then crawl to a grand jury to get an indictment for fear of having his witnesses’ stories torn apart by defense attorneys in a preliminary hearing. This is by far not the first weird happening in this case. It is just another one of those things that make absolutely no sense at all. It also could be extremely detrimental to a case that is already riding on fumes towards a jury trial.

In Italiano

Venerdì 30 Aprile 2004 ABCNews ha ottenuto prove documentate che dimostrano che il procuratore distrettuale della corrente di Santa Barbara, Tom Sneddon, è coinvolto fino al collo non solo nel perseguimento della causa, ma anche durante l’inchiesta di Michael Jackson. Tanto che, a seconda di ciò che egli apprese, poteva essere un testimone nel caso. Una nota, scritta da Sneddon, fornisce alcuni particolari sorprendenti della sua discutibile (nella migliore delle ipotesi) attività nel caso. La Reporter Jessica Yellin ha dato la notizia a Good Morning America ieri (29 aprile). Questa nota non è l’unico documento visualizzato da ABCNews. La nota, tuttavia, è stato datata Novembre 2003 e riporta che Sneddon ha personalmente esaminato l’aspetto del caso contro Jackson, da solo. La nota riferisce anche di dettagli riguardo ad una riunione segreta con la madre del accusatore:

Secondo la nota, Sneddon si è spinto fino a Los Angeles e ha incontrato da solo la madre della presunta vittima di Jackson in un parcheggio dietro un edificio federale.

Queste riunioni segrete, dove era solo con la madre dell’accusatore, sono sospette al di là di ogni convinzione per una serie di motivi. ABC riferisce inoltre che Sneddon stesso ha preso la foto degli uffici di uno degli investigatori privati della difesa che stava lavorando sul caso. La maggior parte degli esperti legali concordano sul fatto che questo comportamento è assolutamente inusuale. Vi è anche qualche domanda a riguardo: è stato lo stesso ufficio che è stato successivamente perquisito da Sneddon e dalla polizia? Linda Fairstein esperto giuridico ha detto ad ABCNews:

Il suo modo di agire è troppo personale. Non è un comportamento lineare. Se egli non è parte sostanziale di un’inchiesta, può diventare una testimonianza in questo Caso. Ha anche lasciato che gli avvocati della difesa, molto competenti, prendessero lui prima di smontare la giuria per spiegargli che questo non era ne il modo ne il luogo [di Sneddon] per farlo. Egli ha creato problemi dentro e fuori l’aula di tribunale per se stesso, svolgendo tale ruolo.

Bisogna ricordare che, secondo un report della Fox news, Sneddon ha cercato un contatto con questa famiglia che ora accusa Jackson fin dal 16 febbraio 2003. Questo è successo mesi prima che una seconda indagine fosse stata avviata dal Dipartimento dello sceriffo di Santa Barbara, dopo che la prima inchiesta, durata 2 mesi è stata chiusa da loro in quanto non è stata rilevata nessuna attività criminale da parte di Jackson:

In realtà, io ho detto che, Tyson [Frank] e [Vincent] Amen hanno raccontano di come, quando hanno accompagnato la famiglia nel proprio appartamento a est di Los Angeles il 16 febbraio 2003, un biglietto da visita appartenente a Sneddon era già stata fatto scivolare sotto la porta del loro appartamento. La madre forte dal frastuono che 10 giorni prima i suoi due figli sicuramente avrebbero provocato partecipando allo special di Martin Bashir “Living with Michael Jackson”, raccolse il biglietto e chiamò Sneddon. Il ché potrebbe suggerire che Sneddon, molto tempo prima quando non c’era ancora alcuna accusa di molestie contro Jackson,  stava già cercando un caso che avrebbe potuto trasformarsi in qualcosa di più. (vedi MJ Accuser’s Testimony Shaky) Perché egli stava cercando di contattare questa famiglia dal febbraio 2003? Ha già dichiarato pubblicamente tramite un comunicato stampa che egli non avrebbe indagato su Jackson perché ammette la condivisione di un letto (lasciare un bambino dormire nel tuo letto, mentre tu dormi sul pavimento), con un bambino in quanto in se e per sé non è un comportamento criminale. Quindi, perché Sneddon era così ansioso di contattare questa famiglia? Perché era da solo quando incontrò la madre l’accusatore in un parcheggio dietro ad un edificio federale? Forse lui voleva che nessuno del suo ufficio o della polizia scoprisse dell’incontro con lei? È stata una riunione benigna o era questo il segreto utilizzato per sollecitare l’accusa di abusi a suo figlio?

Come previsto, ieri (29 aprile) su Abrams Report, entrambi i portavoce dell’accusa Jim Thomas e Gloria Allred hanno cercato invano di spiegare la gravità incredibile di questo e che cosa significa per il caso.. io sto solo cercando di diffondere la notizia perché la gente sta ancora cercando di ignorare queste informazioni: Non è possibile che in quest’inferno, questo non sia considerato un problema, va ad aggiungersi alle altre attività oscure che vanno avanti in questo caso. Questo è ancora un altro strato di azioni discutibili da parte dei pubblici ministeri. E uno degli ospiti a Report Abrams, Mercedes Colwin, è stata completamente d’accordo sul fatto che questo atteggiamento è alquanto problematico. Colwin dice che essendo un pubblico ministero, devi avere un interesse spassionato. Ciò significa che non si possono raccogliere le prove individualmente dagli stessi testimoni della star nel caso in qualche parcheggio dietro un edificio federale. E continua:

Non si può essere così coinvolto personalmente da spingerti a raccogliere le prove da solo. In qualità di avvocato difensore, lui [Sneddon] sarebbe la prima testimonianza che chiamerei. Lui sta recuperando le prove. Sta parlando con testimoni. Egli non ha nessuno presente in aula. Questo è un caso molto delicato e coinvolge un bambino. E certamente, quel bambino può essere molto impressionabile.

Colwin, che ha lavorato in un ufficio del pubblico ministero, dice che lei non sarebbe mai andata a parlare con un testimone da sola. Lei ha detto: “Ciò che può accadere al momento del processo è che improvvisamente questo testimone sta dichiarando qualcosa di completamente diverso da quello che mi hanno detto. Tutto ciò è estremamente problematico ” Quello che può anche essere molto interessante è la catena di custodia[*] di questi presunti elementi di prova che Sneddon ha raccolto dalla madre, lui da solo senza testimoni in un parcheggio dietro un edificio federale. “certamente, raccogliendo le prove, come [Abrams] aveva dichiarato in precedenza, egli mette insieme la documentazione. Dov’è la catena di custodia? Si deve dimostrare da dove tali prove provengono, tutto la prassi dall’inizio alla fine. Chi altro è in grado di testimoniare? In quale direzione mi portava questa prova quando la presi da quel testimone? A qualcuno che ha un accesso maggiore alle informazioni al caso del 1993, non dovrebbe essergli consentito di trattare e gestire da solo gli elementi nuovi relativi a questo caso. Si avrebbe immediatamente il sospetto di corruzione. Molte persone infatti mettono in discussione le motivazioni dietro questa accusa e dietro a questa tattica di persecuzione messa in atto finora. Colwin dice che in questa raccolta di prove, come riportato da MSNBC, è preoccupata per il coinvolgimento personale nelle informazioni raccolte dal pubblico ministero:

La mia preoccupazione riguarda il fatto che questa persona ha seguito Michael Jackson, ne deduco che la sorveglianza è straordinariamente problematica. Dal 1993 lui ha cercato di perseguire Michael Jackson. E se continua con la raccolta di tali prove, e con la continua ricerca di queste informazioni, penso che tutto ciò sia estremamente problematico. Prima di tutto, io ho rappresentato pubblici ministeri che hanno fatto meno di quello che ha fatto Sneddon, e all’improvviso si ha un problema a causa del processo quando gli individui sono stati ingiustamente condannati per le prove raccolte da questi pubblici ministeri.

Colwin fece le stesse domande a molte persone che sentirono le notizie ieri e stanno ancora chiedendo. Finora, nessuno è stato in grado di rispondere in modo soddisfacente alla domanda: perché nessuno al mondo poteva andare con Sneddon o perché non ha consentito a terze parti di incontrarsi con la madre l’accusatore? Colwin spiega:

Quale sarebbe stato il problema, se Sneddon sarebbe andato con qualcun’ altro? Ed è quello che penso che definisce perché questo è problematico. Egli stesso si è messo in una posizione di vulnerabilità. E ‘stato procuratore distrettuale per un tempo molto lungo. È un avvocato esperto. Perché egli stesso si è posto in questa situazione? Perché non portare qualcun altro con lui? Ha un grande ufficio. Ha molti avvocati che lavorano per lui. Portane qualcuno con te. Portati un investigatore. Il perché lui non l’abbia fatto, lo trovo alquanto problematico.

Si potrebbero fare anche domande sul perché Sneddon avrebbe raccontato barzellette e sia apparso troppo scherzoso alla prima conferenza stampa; perché lui avrebbe risposto a più di 100 domande in un’altra conferenza stampa; perché inizialmente avrebbe voluto tenere a bada il deposito delle prime accuse contro Jackson per ottenere un sito web già pronto; perché avrebbe rincorso il giudice Melville con la richiesta di emettere un ordine di bavaglio sulle parti in causa; perché avrebbe strisciato ai piedi di un gran giurì per ottenere un atto di accusa, temendo di vedere le storie dei suoi testimoni smontate da avvocati della difesa in una udienza preliminare? Questo non è di gran lunga il primo avvenimento strano in questo caso. E ‘solo un’altra di quelle cose che non hanno assolutamente alcun senso. Oltre al fatto che potrebbe essere estremamente dannoso per il caso che sta già cavalcando verso un processo con giuria. [*]Catena di custodia (CoC): si riferisce alla documentazione cronologica o traccia cartacea , che dimostra il sequestro, la custodia, il controllo, il trasferimento, l’analisi e la disposizione degli elementi di prova , fisica o elettronica. Affinché la prova possa essere usata in tribunale per condannare una persone di un reato, deve essere gestita in modo attento e scrupoloso per evitare accuse di manomissione successiva o di un comportamento che può compromettere il caso nel procedimento verso un proscioglimento o al rovesciamento di un verdetto di colpevolezza su ricorso . L’idea che sta dietro la registrazione della catena di custodia è di stabilire che le prove presunte sono di fatto relative al presunto crimine, piuttosto che, ad esempio, sono stati impiantati in modo fraudolento per fare apparire una persona colpevole. Fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Chain_of_custody

 

Fonte: http://mjthekingofpop.wordpress.com/2009/04/25/proof-of-vindictive-prosecution-in-jackson-case/

Traduzione: truth4mj.it

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Chandler Suicide Highlights Media Bias Against Jackson. Il Suicidio di Chandler Sottolinea la Parzialità dei Media Contro Jackson

By Charles Thomson

Cattura thomson

In English: http://charlesthomsonjournalist.blogspot.it/2009/11/evan-chandler-suicide-higlights-media.html

21 novembre 2009

Quando è emerso ieri che due settimane fa Evan Chandler, padre di Jordan Chandler, si è sparato alla testa, poche lacrime sono state versate, nonostante gli sforzi dei media per elogiarlo . La maggior parte dei media hanno reclamizzano Chandler come ‘il padre del ragazzo che ha accusato Jackson di molestie su minori’. Sbagliato. Chandler è il padre che ha accusato Jackson di aver molestato suo figlio. Le iniziali accuse non sono state effettuate da Jordy Chandler, ma da suo padre Evan, nonostante l’insistenza di Jordy che Jackson non lo toccava in modo inappropriato, un atteggiamento che il ragazzo ha mantenuto per diversi mesi .

I rapporti tra il padre del ragazzo e Jackson si erano inaciditi nei primi mesi del 1993, quando Evan ha chiesto alla popstar di costruirgli una casa e Jackson ha gentilmente declinato. Uno sceneggiatore fallito, Chandler ha contattato Jackson poco dopo e gli ha chiesto di negoziare tre contratti per la scrittura di sceneggiature per suo conto. Se Jackson non lo avrebbe rispettato, ha detto, lo avrebbe accusato di aver molestato suo figlio. Jackson non è stato ai patti – e il resto è storia.

Come rivelato da Mary Fischer nel suo articolo pubblicato nel 1994 su GQ: ‘Was Michael Jackson Framed?*’’ [‘Michael Jackson è stato incastrato? presente anche sul nostro blog] Jordan Chandler affermava solo di essere stato molestato da Jackson dopo che Evan – un dentista di professione – gli ha somministrato un farmaco “spremi-meningi” chiamto Sodium Amytal , che è noto per indurre la sindrome di falsa memoria.

Anche quando Jordan Chandler ha cominciato a seguire la linea del padre, la sua testimonianza era così poco convincente che il DA Tom Sneddon ha presentato il suo caso a tre Grand Juries separate e nessuna di loro gli ha permesso di formulare accuse contro Michael Jackson. Contrariamente al mito ampiamente riportato, Jordan Chandler non descrive con precisione i genitali di Jackson. Tra le altre inesattezze, ha affermato che Jackson era circonciso, mentre le fotografie della polizia hanno dimostrato che non lo era.

Non sorprende che nessuna di queste informazioni si sia fatta strada nei reportage dei principali media che hanno trattato la morte di Evan Chandler. Invece, il suicidio di Chandler è visto come un’ulteriore opportunità di infangare Michael Jackson e perpetuare gli stessi, vecchi e stanchi miti sulle accuse del 1993 – soprattutto per quanto riguarda l’insediamento.

Le news di tutti gli outlet del mondo riportano ancora una volta che nel 1994, Jackson ha pagato i Chandler per risolvere il caso. Si tratta di un’invenzione.
I documenti della Corte da parte dello Stato da tempo chiariscono che la compagnia di assicurazione di Jackson ha “negoziato e pagato l’insediamento nonostante le proteste del signor Jackson e del suo personale consulente legale.”
Jackson non era nemmeno d’accordo sull’insediamento figuriamoci se voleva pagare.

Tra le pubblicazioni che hanno rimaneggiato questa vecchia sciocchezza c’è stato The Sun, che io spesso ho considerato come esperto di Michael Jackson. Li ho contattati ieri e ho chiesto di fornire informazioni su Evan Chandler e sulle accuse del 1993, cosa che ho fatto . Tuttavia, nessuna delle mie informazioni è stata utilizzata – molto probabilmente perché riflettevano troppo bene l’immagine di Jackson. I miti che implicano la colpevolezza di Jackson sono evidentemente più importanti della verità che lo esonera.

Notando che l’articolo del The Sun sul suicidio di Chandler contiene diverse inesattezze fattuali (la più prominente è che Jordy ha avviato le pretese di molestie e che Jackson ha pagato la famiglia per risolvere il caso) ho contattato due membri del personale presso il quotidiano – il mio contatto abituale è con il giornalista che ha scritto l’articolo. Nessuna delle mie e-mail ha ricevuto risposta e l’articolo non è stato modificato.

Altrove, ‘The Mirror’ ha messo in risalto uno dei luoghi comuni più alti nella scala delle assurdità. Ha cercato di ritrarre Chandler come un martire di qualche tipo. «Michael Jackson sex case: papà Evan Chandler voleva giustizia ma ha finito per distruggersi», si legge nel titolo.

Giustizia?

Se Evan Chandler voleva avere giustizia, perché ha contatto Jackson per chiedergli un accordo sulle scenografie di tre film prima di andare alla polizia? Se voleva giustizia, perché ha accettato un accordo dalla compagnia assicurativa di Jackson?

Infatti, il regolamento contiene una clausola in cui si afferma che accettare il pagamento in sostituzione a un processo civile non pregiudicherebbe la capacità della famiglia a testimoniare in un procedimento penale. Quindi, se Evan Chandler voleva giustizia, perché non ha permesso alla polizia di portare avanti le loro indagini?

Il titolo, insieme a gran parte dell’articolo, è una sciocchezza.

Dopo aver preso dalla compagnia di assicurazione di Jackson poco meno di $ 15 milioni (non i $ 20 milioni di solito menzionati dalla stampa), nel 1996, Evan Chandler ha cercato di citare in giudizio Jackson per ulteriori $ 60 milioni dopo aver sostenuto che l’album della star, HIStory, era una violazione della clausola di riservatezza della liquidazione. Oltre a cercare di citare Jackson, Chandler ha chiesto che il giudice gli permettesse di produrre un album di confutazione chiamato EVANstory.

Sì, davvero.

Così l’uomo che The Mirror sostiene volesse ‘solo giustizia’ ha pensato che la migliore linea d’azione dopo che la tempesta mediatica si era calmata sarebbe stata quella di pubblicare un album musicale per il presunto abuso di suo figlio in età prepuberale.

The Mirror alludeva al fatto che i rapporti tra Jordan e i suoi genitori erano tesi a partire dal 1993, ha dato la colpa a Jackson, sostenendo che il trauma dovuto al caso li aveva divisi.

In realtà, Jordan Chandler è andato in tribunale quando aveva 16 anni ed ha guadagnato l’emancipazione legale da entrambi i suoi genitori. Quando viene chiamato a comparire al processo di Jackson nel 2005, si è rifiutato di testimoniare contro il suo ex amico. Se avesse preso posizione, il team legale di Jackson aveva una serie di testimoni che erano pronti a testimoniare che Jordan – che ora vive a Long Island sotto falso nome – aveva detto loro negli ultimi anni, che odiava i suoi genitori per quello che gli hanno fatto dire nel 1993, e che Michael Jackson non l’aveva mai toccato.

La stragrande maggioranza delle prove che circondano le accuse del 1993 supportano l’innocenza di Michael Jackson. Ed è per questo motivo che durante la lunga indagine, che continuò per molti mesi prima che la compagnia assicurativa di Jackson negoziasse un accordo, Michael Jackson non è mai stato arrestato e non è mai stato accusato di alcun crimine.

La stragrande maggioranza delle prove suggerisce che Evan Chandler ha architettato le accuse come un sistema per fare soldi, credendo che lo avrebbero aiutato a realizzare il suo sogno di lavorare a Hollywood. In un nastro registrato delle conversazioni telefoniche si sente respingere il benessere del bambino come ‘irrilevante’ e afferma che sarà pronto a prendere da Jackson tutto quello per cui ne vale la pena.
Le prove fornite da Mary Fischer dimostrano che, oltre a falsificare gli abusi sessuali di suo figlio in un complotto elaborato per estorsione, quando Jordan ha rifiutato di collaborare con lui, Evan gli ha somministrato psicofarmaci nel tentativo di ingannarlo facendogli credere che era stato molestato.
Ma, drogare suo figlio come parte di un complotto per estorsione non è stato il punto più basso di Evan Chandler. Ha toccato il fondo quando ha chiesto alla Corte di permettergli di pubblicare un album di musica per il presunto abuso sessuale del proprio figlio.

Se Evan Chandler voleva giustizia, l’ha ottenuta due settimane fa.

Per quanto riguarda i media, questo ultimo incidente cementa una volta di più la quasi totale mancanza di volontà del settore a riportare accuratamente o equamente notizie su Michael Jackson, in particolare sulle accuse di falsi abusi sessuali che sono state mosse contro di lui. Nessuna delle informazioni e delle prove di cui sopra sono state incluse in ogni articolo sul suicidio di Chandler che io abbia letto finora, nonostante il fatto che io personalmente ho consegnato ad almeno un giornale che più volte mi ha pagato come un esperto di Jackson su altre storie.
Gli elementi a discarico sono trascurati a favore di miti salaci. Un umanitario nero è stato infamato di essere un pedofilo e il suo estorsore bianco è stato dipinto come un martire.

Per quanto riguarda Jordy Chandler, magari adesso che il padre è scomparso egli troverà il coraggio di fare una cosa onorevole. Forse verrà allo scoperto e dirà al mondo quello che ha raccontato ai suoi amici per oltre un decennio – che Michael Jackson non ha mai messo un dito su di lui. Fino ad allora, ho il sospetto che vivrà con lo stesso tormento che sembra alla fine abbia rivendicato suo padre, sospettosamente poco dopo la scomparsa della più grande vittima in tutto questo, Michael Jackson.

 

Fonte: http://charlesthomsonjournalist.blogspot.c…ghts-media.html

Traduzione: Zeromarcy

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Conjuring a Chorus of Boos; The Truth About Michael Jackson’s UK Comeback. EVOCANDO UN CORO DI FISCHI: LA VERITA’ SUL RITORNO DI MICHAEL JACKSON NEL REGNO UNITO

By C. Thomson

Cattura thomson

In English: http://charlesthomsonjournalist.blogspot.co.uk/2013/11/the-truth-about-michael-jacksons-uk.html

17 Novembre 2013

“Mi sono sentito obbligato a scrivere questo blog oggi perché, come siedo qui davanti al mio computer, sono 7 anni dal giorno in cui ho vissuto una sorta di rivelazione circa la copertura mediatica su Michael Jackson. Avevo seguito il suo processo con molta attenzione, naturalmente,confrontando le trascrizioni del tribunale con la copertura mediatica e preoccupandomi di quanto essi riportavano in modo orrendamente parziale.. I giornalisti falsavano completamente le testimonianze o, nella maggior parte dei casi, “mentivano” semplicemente per omissione.

Ciò che accadde 7 anni fa fu qualcosa di diverso. Testimoniai in prima persona la fabbricazione di una storia puramente inventata, una che ha girato tutto il mondo rendendo ancora una volta Michael Jackson una figura ridicola a livello globale e diventò subito accettata come “fatto”.Ancora oggi leggo occasionali notizie di stampa che menzionano questo evento fabbricato come se fosse una verità oggettiva. È stato indicato anche come un evento significativo nella carriera di Jackson nelle biografie che parlano di lui. Testimoniare la creazione di una leggenda fu un’esperienza che è rimasta in me da allora. Per un appassionato di giornalismo, studente allora, fu una penetrazione scioccante e triste nelle macchinazioni più deplorevoli dei media. Il 15 novembre del 2006, Michael Jackson apparve ai World Music Awards all’Arena Earls Courtdi Londra. Era la sua prima apparizione ufficiale nella capitale dopo la sua assoluzione nel giugno 2005 ed io ho avuto la fortuna di essere lì. Alcuni fan rimasero in fila tutto il giorno per assicurarsi i posti esclusivi davanti al palco, ma io dovetti andare prima all’università e poi dirigermi verso Londra in serata. Ciò nonostante io ed i miei amici occupammo con facilità un posto contro la transenna frontale, appena a lato, subito accanto al banco di mixaggio. Trascorremmo parte della serata parlando con i tecnici del suono e il personale di sicurezza, che ci raccontò che erano stati alle prove e avevano sentito Jackson provare “quella canzone che salva il mondo”. Incontrammo anche Katie Melua.

 Sembrava che tutti fossero lì per Michael Jackson. In qualsiasi intervallo della cerimonia, canti che invocavano il suo nome esplodevano nell’arena. Altri artisti in cartellone includevano Enya,Beyoncé e Andrea Bocelli, ma per lo più ricevettero risposte tiepide e le loro esibizioni spesso terminarono con cori sempre più forti di “Michael! Michael! Michael!”La serata risultò afflitta dai ritardi. Lindsay Lohan, in veste di conduttrice, incespicò quasi su ogni battuta che diceva e dovette registrare più volte tutti i suoi collegamenti. I cambi tra le varie sequenze erano lenti. A un certo punto ci fu una mezz’ora o più assolutamente di nulla: un palcoscenico vuoto. Quando alla fine apparve Michael Jackson per ricevere un Diamond Award per aver venduto oltre 100 milioni di album, il posto esplose. Ho visto Paul McCartney. Ho visto Madonna. Ho visto Prince. Ho visto George Michael. Non ho mai visto in vita mia, né prima né dopo di allora,un qualunque altro artista provocare la risposta che Michael Jackson suscitò quella sera. Lui ricevette la risposta più fragorosa e prolungata che abbia mai visto. Rimase in scena per diversi minuti per proclamare due brevi discorsi, uno per il suo DiamondAward e uno per la presentazione di un Guinness World Record. Per tutta la durata dei suoi discorsi, riuscii a stento a sentire quello che disse, nonostante il sistema audio era al massimo delle sue capacità. La maggior parte degli artisti vengono fortemente acclamati quando entrano sul palco, poi il pubblico si assesta. Michael Jackson provocò isteria. Urla e lacrime. Non si placò mai dal momento in cui lui apparve su l palco fino al momento in cui sparì di nuovo dietro le quinte. Fu uno spettacolo indimenticabile. Uscì di nuovo più tardi per una breve esibizione. Camminò sul palco ricevendo un’altra acclamazione fragorosa come il suo singolo umanitario da record We Are The World risuonò dagli altoparlanti. Cantò alcuni versi e sembrò guardare supplichevole verso il mixer . Il mio sospetto è che i fan stavano facendo un tale baccano che lui non riusciva a sentire se stesso. Fu come uno dei suoi concerti degli anni ’80. Vidi corpi tirati dalla folla e portati via di corsa sulle sedie a rotelle. Pochi minuti più tardi i tecnici curiosamente sfumarono il brano proprio mentre lui aveva ripreso a cantare. Non importa. Quel posto divenne ancora più pazzo.

Fu un momento emozionante guardarlo ricevere una simile accoglienza entusiastica dopo gli eventi dell’estate precedente. Dopo essere rimasto per un po’ sul corridoio che sporgeva dal palco sulla folla, cominciò a uscire, ma dal momento che l’acclamazione crebbe – il pubblico non voleva perderlo di vista così velocemente – si fermò e si voltò. Scherzosamente, mise un dito sulle labbra come per chiedere: “Devo restare o devo andarmene?” Il clamore della folla si intensificò. Rimase per un po’, sorridendo, semplicemente nel mezzo dell’adulazione, quindi alzò il pugno in un trionfale saluto da potere nero. Con questo, si girò e camminò con padronanza di sé per uscire di scena, con gli applausi a proseguire intensamente quando lui sparì. Non ho mai visto un essere umano causare un tale caos. Fu assordante. Si può vedere qui un video di quella performance:http://www.youtube.com/watch?v=J_0cshPg52Q

Il giorno dopo tornai all’università. Mentre camminavo lungo il corridoio verso la mia prima lezione, incontrai due compagne di corso. Guardandomi con compassione, mi chiesero: “Com’è andata?” Iniziai a raccontare loro la formidabile risposta che Jackson aveva ricevuto, di come ero scioccato per il livello di affetto. Era stato uno degli spettacoli più incredibili che avessi mai visto. Notai che a quel punto mi guardavano come se fossi pazzo. Chiesi loro cosa non andava e venne fuori che i media non stavano riferendo la serata com’era stata in realtà. Una volta avuto accesso ad internet, scoprii che più pubblicazioni stavano sostenendo che lui era uscito di scena tra i fischi.“Michael Jackson è uscito di scena su un coro di fischi la notte scorsa”, affermava Tom Bryant del Mirror. “La folla, in attesa di una versione corretta della sua canzone, ha fischiato la star che è poi fuggita precipitosamente dal palco”.Fuggito precipitosamente dal palco .Guardate il video: http://www.youtube.com/watch?v=J_0cshPg52QJackson non solo non“fugge precipitosamente dal palco” su “un coro di fischi”, ma resta sul palco per alcuni minuti dopo che la sua esibizione è finita assorbendo la reazione più enfaticamente positiva che io abbia mai testimoniato.

Julia Kuttner del Daily Record scrisse una storia quasi identica: “Michael Jackson è uscito dal palco su un coro di fischi ieri sera – appena quattro versi per la sua prima esibizione nel Regno Unito dopo nove anni. Pochi minuti prima Jacko aveva ricevuto un gong ai World Music Award di Londra. Ma dopo aver cantato solo il ritornello del suo singolo di beneficenza We Are TheWorld, si è fermato per dire ripetutamente al pubblico: “I love you”. Jackson è fuggito precipitosamente dal palco dopo essere stato fischiato dalla folla che si aspettava una versione corretta della canzone”.Anche l’Evening Standard entrò in azione. I giornalisti Chris Elwell-Sutton e Valentine Low scrissero: “La sua riapparizione tanto decantata si è trasformata in un imbarazzante disastro, diverse note alte mancate e un’uscita su un coro di fischi da parte del pubblico “I love you” ha detto loro –benché se il sentimento fosse reciproco è una questione aperta”.

Ero del tutto incredulo. Fosse stato un singolo giornalista canaglia ad affermare che MichaelJackson era stato fischiato fuori dal palco, non sarei stato così arrabbiato. Ogni professione ha le sue mele marce. Ma che una moltitudine di giornalisti che avevano partecipato ad un evento nel quale Michael Jackson palesemente e categoricamente non era stato affatto fischiato fuori dal palco, avessero poi scritto tutti articoli sostenendo che lo fosse stato, dimostrava una chiara cospirazione tra più parti per fabbricare e perpetuare una storia fasulla. Questa leggenda fece il giro del mondo. Michael Jackson accompagnato dai fischi fuori da palco divenne la maggiore fonte di allegria in molti programmi sulle celebrità. Richiese ulteriori storielle. Martin Hyde del Guardian ripetè le menzogne proclamando Jackson l’ “ex Re delPop” e affermando che era riuscito a cantare solo pochi versi “prima che cominciassero i fischi”.Il Sunday Mirror sottotitolò: “Il ritorno del mostro di plastica è stato veramente diabolico”.Persino il giornalista delle celebrità Max Clifford fu attirato a commentare la storia fasulla,dicendo al Daily Record: “L’unica cosa che lo ha contraddistinto è che, come performer,era uno dei grandi. Questa settimana ha distrutto quell’immagine. Gli articoli sugli awards riferiscono che ha cantato una strofa stonata, ha mancato diverse note alte ed è uscito su un coro di fischi.

Come performer questo è stato incredibilmente dannoso, e questo è tutto ciò che gli è rimasto. Penso che Michael probabilmente sia senza speranza”.

Ricercando la storia anni dopo utilizzando il servizio di archivio dei giornali Infotrac, ho scoperto qualcosa di molto interessante: un precedente articolo del Mirror che contraddiceva completamente la versione rilasciata in seguito. In almeno una edizione del 16 Novembre, un racconto di Eva Simpson e Carline Hedley diceva: “ E’ tornato Michael jackson, è stato il grande vincitore degli Awards, dando la sua prima esibizione in pubblico dopo nove anni. La star è stata onorata con un Diamond Award per aver venduto più di 100 milioni di dischi nella sua carriera.. Condotto da Lindsay Lohan, l’evento tempestato di star alla Earls Court di Londra ha visto Jacko dare una straordinaria performance di We Are The World. Tu lo sei di sicuro, Jacko”.

Quindi sembrerebbe che a un certo punto fu presa una decisione editoriale per cui, invece di continuare a riferire ciò che era realmente accaduto, il giornale avrebbe riscritto gli eventi della serata per affermare l’esatto contrario della verità – e diverse altre pubblicazioni avrebbero fatto lo stesso. Mi è sembrato come se i media già avessero deciso che storia volessero raccontare sull’apparizione di Michael Jackson a Londra – solamente era irritante per loro che lui non avesse cooperato. Quando la sua apparizione suscitò una potente effusione di adulazione – fan portati via di corsa in sedia a rotelle come nei tour del suo periodo di massimo splendore – non si addiceva alla narrativa preconcetta del settore. Certe figure erano determinate a rendere Jackson l’ “ex Re del Pop”. Quando Earls Court in realtà impazzì per lui esattamente come avrebbe fatto 20 anni prima, la cosa non si adattava e semplicemente ignorarono quegli eventi scomodi per loro ed evocarono un “coro di fischi” dal nulla. Se Jackson non avesse interpretato il suo ruolo da “ex Re del Pop” come un bravo bambino, avrebbero tentato di costruirlo loro. Fu una classica torsione da tabloid britannico. La frustrazione e la tristezza che sentii quel giorno quando osservai che questa menzogna veniva divulgata volutamente, e l’impotenza che provai solo a guardare presentatore televisivo dopo presentatore televisivo, comico dopo comico, riciclare quell’assurdità per il consumo di milioni di persone che non erano lì e non avrebbero mai saputo che era tutto inventato, mi ribolle il sangue ogni volta che ricordo la debacle. Fu una giornata spiacevole per il giornalismo – ma questa professione ne ha contati molti del genere quando si tratta di Michael Jackson.

Non sono sicuro del perché non abbia mai scritto niente prima a riguardo, ma un amico ha pubblicato un video dell’evento su Facebook per ricordarne l’anniversario.

E’ ora che qualcuno metta in chiaro le cose su questa falsità.

 Fonte: http://charlesthomsonjournalist.blogspot.co.uk/2013/11/the-truth-about-michael-jacksons-uk.html

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Michael Jackson, Feeling Ugly, Plastic Surgery And Body Dysmorphic Disorder. Michael Jackson e la verità sui suoi cambiamenti fisici

In English and in Italian

In English

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There’s been much speculation that Michael suffered from body dysmorphic disorder. With various media pundits, armchair psychologists, and real psychologists alleging he suffered from this disorder, as well as a host of many other mental disorders, normally only focusing on either soundbites out of context, photos taken at odd angles, or worse, just unfounded tabloid gossip. They also almost unanimously ignore the real issues Michael had with his appearance which were beyond his control.

Some of the external factors which influenced his appearance:

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What we do know and what is often trivialized in any of those discussions is that: Michael suffered from two disfiguring diseases, vitiligo and lupus. The vitiligo resulted in loss of pigment in almost all areas of his body leaving his skin translucent and not white, and the physical manifestations of lupus resulted in hair loss, skin rashes and skin lesions.

He also suffered from severe acne as a teenager which caused scarring and he suffered a third degree burn on his scalp in 1984, something which according to his autopsy report had never healed, leaving a permanent bald patch.

To compensate for his vitiligo he initially tried to use treatments like PUVA to restore his skin color, but after they failed it was only in 1990, according to jury transcripts from 1994, that he was prescribed creams to even out the remainder of his skin. On top of that, he had begun to wear the glove and long sleeved clothing and heavy make up to hide the visible parts of himself which were not evenly pigmented. Something many vitiligo sufferers empathize with doing.

As a result of his lupus and vitiligo he had his scalp, eyebrows, and eyelashes tattooed with dark pigment in order to disguise the recurring loss of hair and pigment in those areas. He also had treatments to his face to help restore the damage caused by his lupus lesions and rashes.

Initially, with the burn, he attempted to have a “balloon” inserted into his scalp in order to expand the skin there in the hopes of growing out the scar tissue, allowing hair to grow naturally there again, but after many attempts this failed. In the mid 90s it seems he gave up and had to start using hair pieces and other wigs to disguise the loss of hair. It’s also reported that he would sometimes wear the fedora to disguise this lump caused by the balloon on the back of his head, too.

With his nose, according to reports from a doctor for the District Attorney in 1993 who had looked over his medical records, it seems that his second nose job in 1983 had resulted in complications due to a flare up he was suffering with his discoid lupus, which was undiagnosed at the time, and because lupus can cause skin in the areas involved to “die”, especially with surgery, he had to have further reconstructive work there to fix it.

He seems to have kept much of this private because obviously  most of this would have been embarrassing and traumatic to him, as they would be for most other people.

These very real issues he had with his appearance which were beyond his control were added to how he had been bullied and teased as a child by his father and family over his nose and appearance. This was further compounded by the media who publicly also teased, mocked and vilified him over his appearance and how he was reluctant to seemingly just give them an extensive list of what he had done and why he had done it.

What we also know: According to the autopsy report Michael’s nose had not “fallen off” and there is no evidence that it had ever fallen off.

He never had his eyes altered, his lips thinned, or received cheek implants.

We know most of this from a simple look at his family: Michael, Janet, LaToya, Paris and Blanket all have the same large doe eyes and all the Jackson family have the same cheekbones that Michael had.

He had to go through so much with his appearance, under such scrutiny that it seems inevitable he would feel insecure and anxious about it.

I’m not sure if the media were satisfied in hearing him repeatedly state how unhappy he was with his physical appearance. On the one hand they would question why Michael didn’t feel good about his appearance, on the other, they’d spend countless news articles, TV documentaries, interviews with doctors who’d never met him/best friends who met him at a party once in the 80s, mocking and laughing about his appearance, especially his vitiligo.

So, my biggest problem is not that people want to state Michael was unhappy with how he looked and that he likely suffered from a complex about it, but that they never seem to use this empathy with his plight in order to understand him better, instead only seeming to wish to use this to vilify him further and erase what had really happened to him, ex. “He had body dysmorphic disorder and therefore this proves he had 100 nose jobs; he hated how he looked so this means he never really had vitiligo and just re-creationally bleached his skin; he changed absolutely everything about his appearance, including his actual bone structure. I know that he did all this because he felt he was ugly and so clearly he wished to utterly redo his face from scratch and because we know he had those nose jobs it must mean he was willing to bleach his skin and reconstruct his entire face.”

Nobody ever chooses to discuss or commend him on how hard he fought to look “normal” and to keep these issues private. He chose to wear make up, gloves, tattoos, long sleeved clothing, hats, wigs, so that people wouldn’t have to see things about him that could make them feel sorry for him, but instead people use this as a means to condemn him. “Well, why didn’t he just show us? Why didn’t he walk around half naked at all times carrying his medical records so that I could see all these things going wrong with him for myself? That’s the only way anyone could really know the truth about him. I really promise I wouldn’t just laugh at him again, and again, and again, the way I did when he spoke about his other problems.”

People also neglect to mention that illnesses like Body Dysmorphic Disorder are rooted in shame.  Sufferers are ashamed about the aspect of themselves they hate, they’re ashamed about what they do to disguise it, they’re ashamed at having it brought to anyone’s attention. So wondering why Michael wouldn’t address these issues while at the same time insisting he had this disorder shows that most people don’t wish to understand him, only to continue to label him. In the Oprah and Bashir interview he is visibly distressed and uncomfortable when asked about his skin, his plastic surgery and the bullying about his looks. Even when he isn’t being filmed and is just on audio his voice grows faint as he talks about it. But people still seem to have wished he could have made himself utterly vulnerable for them, to feel humiliated and degraded (it doesn’t matter if people say he wouldn’t have been; he would have felt as if he were), just so people could satisfy their ideas about how and why he looked the way he did.

One of my favorite quotes about this was from, Tom Chiarella, in Esquire Magazine of all places: “I never liked the glove, although when I saw his monstrous hand, I got it. And I admired what he’d done to cover it up. It was never clear to me if that hurt or not, but I imagine it did. Think about the beauty of that. Putting sequins on your open wounds. Think about the entire world staring at the one thing that makes you feel most ugly.”

 

In Italiano

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Ci sono molte speculazioni sul fatto che Michael Jackson soffrisse di dismorfofobia (“una sensazione soggettiva di deformità o di difetto fisico, per la quale il paziente ritiene di essere notato dagli altri, nonostante il suo aspetto rientri nei limiti della norma”, ndr.). Vari media sapientoni, psicologi da salotto e veri psicologi hanno affermato che lui soffrisse di questa patologia e di molti altri disturbi mentali, basandosi semplicemente su voci estrapolate fuori dal contesto, foto prese da angolature strane, o peggio, su infondati gossip dei tabloid. Loro, per di più unanimemente, ignorano i problemi reali che Michael aveva in relazione al proprio aspetto, che andavano oltre il suo controllo. 

Ecco alcuni dei fattori esterni che influenzavano il suo aspetto: 

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Ciò che noi sappiamo davvero e che spesso viene misconosciuto in tutte queste discussioni è questo: Michael soffriva di 2 malattie “sfiguranti”, la Vitiligine e il Lupus. 

La Vitiligine lo portò a perdere la pigmentazione in quasi tutte le aree del suo corpo, lasciando la sua pelle traslucida, non bianca, e le manifestazioni fisiche del Lupus lo portarono a perdere i capelli, a eruzioni cutanee e lesioni della pelle. 

Ha inoltre sofferto di una grave forma d’acne quando era adolescente che gli ha causato cicatrici profonde, e di un’ustione di 3° grado sul cuoio capelluto nel 1984 (durante le riprese per lo spot Pepsi: http://www.youtube.com/watch?v=NUMAKJpNrqc ) che, anche dai risultati dell’autopsia, risulta non essere mai guarita, lasciandogli una calvizie permanente al centro della testa. 

Per compensare gli effetti della Vitiligine all’inizio Michael Jackson provò ad utilizzare i trattamenti UVA per ripristinare il pigmento della sua pelle nera, ma quando questi fallirono fu solo nel 1990, secondo le trascrizioni della giuria del 1994, che gli furono prescritte delle creme schiarenti per uniformare il colore della sua pelle. Aveva anche cominciato ad indossare il guanto, maniche lunghe e un pesante trucco per nascondere le parti visibili del suo corpo che non erano pigmentate in modo uniforme, pratiche adottate da molte persone affette da Vitiligine. 

I danni provocati dal Lupus e dalla Vitiligine lo hanno portato a tatuarsi con pigmento scuro ciglia, sopracciglia e cuoio capelluto per cercare di nascondere la ricorrente perdita di capelli e pigmentazione in quelle aree. Ha anche dovuto sottoporsi a dei trattamenti sul viso per aiutarlo a correggere i danni estetici delle lesioni e delle eruzioni cutanee provocate dal Lupus. 

Per l’ustione, inizialmente ha provato a farsi inserire una specie di “palloncino” nel cuoio capelluto allo scopo di espandere la pelle in quel punto, nella speranza di lasciar crescere tessuto cicatriziale e permettere ai capelli di ricrescere naturalmente, ma dopo numerosi tentativi questa procedura si rivelò fallimentare. A metà degli anni ’90, pare che vi rinunciò, cominciando allora ad usare extention e altre parrucche per mascherare la perdita di capelli. Inoltre, è stato riportato che a volte indossava il fedora per nascondere questo sollevamento cutaneo causato dal palloncino. 

Per quanto riguarda il suo naso, secondo la relazione di un medico per il procuratore distrettuale che nel 1993 aveva controllato le sue cartelle cliniche, sembra che il suo secondo intervento al naso del 1983 abbia avuto delle complicazioni dovute ad un’infiammazione di cui stava soffrendo a causa del Lupus, che allora non gli era stato ancora diagnosticato, e dal momento che il Lupus può provocare che la pelle “muoia” nelle aree coinvolte, specialmente con la chirurgia, ha dovuto subire ulteriori interventi di ricostruzione per sistemarlo. 

Sembra che abbia tenuto gran parte di tutto questo in privato, senza renderlo pubblico, perché ovviamente sarebbe stato imbarazzante e traumatico per lui, come lo sarebbe per la maggior parte delle persone. 

A questi problemi reali molto seri legati al suo aspetto, che lui non poteva controllare, si aggiunse il modo in cui lui era stato preso in giro e ridicolizzato da suo padre e da alcuni membri della sua famiglia per il suo naso ed il suo aspetto quando era un bambino. Questo è stato ulteriormente aggravato dai media, che lo hanno pubblicamente deriso e denigrato per il suo aspetto, e dalla sua riluttanza nel fornir loro la lista completa di ciò che aveva fatto (a livello estetico, ndr) e perché (molto comprensibilmente! ndr) 

Cosa sappiamo ancora: dai risultati dell’autopsia emerge che il naso di Michael non era “collassato” e non c’è alcuna prova che questo sia mai avvenuto. 

Michael non ha mai modificato gli occhi, assottigliato le labbra o rifatto gli zigomi. Per saperlo, basta una semplice occhiata alla sua famiglia: Michael, Janet, La Toya, Paris e Blanket hanno tutti gli stessi grandi occhi da cerbiatto e tutta la famiglia Jackson ha gli stessi zigomi che aveva Michael. 

Ha dovuto passarne così tante per via del suo aspetto fisico, è stato messo così tanto sotto i riflettori che sembra inevitabile si sentisse insicuro e ansioso a questo riguardo. 

Non so se i media erano soddisfatti quando lo sentivano ripetere quanto fosse infelice per il suo aspetto. Da una parte volevano sapere il perché, dall’ altra producevano un numero infinito di articoli, documentari televisivi, interviste con dottori che non lo avevano mai nemmeno visto o migliori amici che lo avevano incontrato una volta sola ad una festa negli anni ‘80, deridendolo e ridendo del suo aspetto fisico, specialmente per la Vitiligine. 

Il mio più grosso fastidio non è dovuto al fatto che la gente voglia sostenere che Michael non era felice del suo aspetto e che probabilmente aveva dei complessi in merito, ma perché sembra non abbiano mai provato ad usare empatia verso la sua situazione per capirlo meglio, piuttosto sembra vogliano usare tutto questo solamente per umiliarlo ulteriormente, cancellando quello che gli è successo veramente, per esempio: “Aveva la dismorfofobia, quindi questo prova che si è rifatto il naso 100 volte; odiava il suo aspetto, questo perciò significa che non ha mai avuto davvero la Vitiligine e ha semplicemente voluto sbiancarsi la pelle; ha modificato tutto del suo aspetto, inclusa la sua struttura ossea, so che ha fatto tutto questo perché si sentiva brutto ed è così chiaro che volesse rifarsi completamente la faccia daccapo e dal momento che sappiamo che si è rifatto il naso, questo deve voler dire che lui era disposto a sbiancarsi la pelle e ricostruirsi tutta la faccia.” 

Nessuno sceglie mai di parlare o lodarlo in merito a quanto duramente lui abbia lottato per apparire “normale” e tenere questi problemi in privato. Lui ha scelto di truccarsi, tatuarsi, indossare guanti, maniche lunghe, cappelli, parrucche, cosicché la gente non avrebbe dovuto vedere cose che lo riguardavano che avrebbero potuto farli sentire dispiaciuti per lui, e invece la gente usa tutto questo per condannarlo! 

Beh, perché non ci ha fatto semplicemente vedere tutto questo? Perché non se ne andava in giro mezzo nudo per tutto il tempo portando con sé le sue cartelle cliniche in modo che io potessi verificare personalmente tutte queste cose che non andavano in lui? Questo è l’unico modo per cui ognuno avrebbe potuto sapere davvero la verità su di lui. Prometto che non avrei riso di lui ancora, e ancora, e ancora come ho fatto quando lui ha parlato dei suoi problemi”. 

La gente dimentica anche di dire che le malattie come la dismorfofobia sono radicate in un sentimento di vergogna. Coloro che ne soffrono si vergognano del loro aspetto che odiano, si vergognano di ciò che fanno per nasconderlo, si vergognano di richiamare l’attenzione di chiunque. Perciò, chiedendosi perché Michael non abbia parlato di questi problemi, insistendo al tempo stesso che lui aveva questo disturbo, mostra solo che la maggior parte della gente non vuole affatto capirlo, ma solamente continuare ad etichettarlo. 

Durante le interviste con Oprah e con Bashir è visibilmente stressato e a disagio quando gli vengono fatte domande sulla sua pelle, la chirurgia plastica e le prepotenze che subiva in relazione al suo aspetto. Persino quando non veniva ripreso e c’era solo l’audio, la sua voce si faceva flebile quando ne parlava. Ma sembra che la gente voglia ancora che lui si fosse reso totalmente vulnerabile per loro, che si fosse umiliato (non importa se la gente dice che non sarebbe successo questo: è così che si sarebbe sentito se fosse successo), semplicemente perché così la gente poteva soddisfare le loro idee sul come e sul perché lui apparisse in quel modo. 

Una delle mie citazioni preferite su questo argomento è quella di Tom Chiarella dall’Esquire Magazine: “Non mi è mai piaciuto il guanto, ma quando ho visto la sua mano deturpata (dalla vitiligine ndr) l’ho accettato. E ho ammirato quello che lui aveva fatto per coprirla. Non mi è mai stato chiaro se questo lo facesse soffrire o meno, ma immagino di sì. Pensate al bello di questo. Mettere lustrini sulle tue ferite aperte. Pensate al mondo intero che fissa l’unica cosa che ti fa sentire bruttissimo.”

 

Source/Fonte:rhythmofthetide.com

Traduzione:  trut4mj.it

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Michael Jackson: Spiritual Messenger Hiding in Plain Sight. Michael Jackson: messaggero spirituale nascosto in bella vista

By One Wordsmith

In English: http://voiceseducation.org/content/michael-jackson-spiritual-messenger-hiding-plain-sight

20/03/10

Sono rari i visionari che emergono, magari qualcuno ogni mille anni: i ‘Bodhisattva’ del mondo. Essi sono di solito empatici e cominciano dall’infanzia a sentire letteralmente il dolore del mondo e fanno voto al cosmo molto presto nella loro vita, di cambiarlo o migliorarlo. Vanno a diffondere la consapevolezza e la mobilitazione delle forze per il cambiamento, al fine di rendere il mondo un posto migliore. Annoverati tra loro sono: Gandhi, Martin Luther King Jr., Madre Teresa, John Lennon, Lady Diana Spencer, Sua Santità il Dalai Lama, Mattie Stepanek, Nelson Mandela e un piccolo Moonwalker.

L’uomo più famoso della terra, ha letteralmente fermato il mondo e Internet quando è diventato immortale il 25 giugno 2009. Michael Jackson è stato quel qualcuno che ha rappresentato una figura che potrebbe essere descritta come – “un cheerleader” per l’umanità, una forza per la coalescente compassione e la mobilitazione di forze globali per il cambiamento, un filantropo e un riformatore sociale. Un messaggero globale che ha dovuto far fronte all’ aumento della sua notorietà che gli ha concesso una visibilità su una piattaforma mondiale da cui partire per trasmettere il suo messaggio. La sua audacia e maestria hanno attirato l’attenzione e Michael sapeva come ottenere attenzione. Quando ha tirato a se abbastanza persone e avuto l’attenzione di tutti ha espresso con forza il suo messaggio. E gli ha dato una forma che potesse arrivare a tutti – il linguaggio universale della musica.

Come un bambino, ha acutamente sentito il dolore del mondo e soprattutto dei bambini del mondo. Le parole di Michael nel suo libro “Dancing the Dream” rivelano un filo di spiritualità e misticismo rare per un ragazzo così giovane. La sua opera è piena di miti, di metafore e la storia musicale e visiva, codifica uno splendido e assordante messaggio spirituale per la razza umana. Si deve guardare da vicino e nel profondo per percepire il vero messaggio: il suo cortometraggio Ghost, detiene uno sbalorditivo messaggio sull’umanità, specchio e ombra.

La sua canzone Man in the Mirror scritta da Siedah Garrett, è diventata un inno Gandhi-esque (sullo stile di Gandhi ndt) per una generazione. Ha donato il 100% dei proventi di quella canzone in beneficenza come ha fatto con molti dei suoi concerti tra cui il Victory Tour con i suoi fratelli. Man in the Mirror incoraggia la riflessione e la padronanza di sé e ad essere il cambiamento che si vuole vedere nel mondo: “Io sto iniziando con l’uomo nello specchio; Gli sto chiedendo di cambiare i suoi modi, nessun messaggio può essere più chiaro , se si vuole rendere il mondo un posto migliore, date un’occhiata a voi stessi e fate quel cambiamento“.

http://www.youtube.com/watch?v=PivWY9wn5ps&ob=av2n

Michael ha anche prodotto They Don’t Care About Us e altre canzoni che affrontano le brutalità della polizia e i maltrattamenti da parte delle autorità. La sua canzone e il video Black or White hanno cambiato le menti e contribuito a fare un passo avanti verso l’uguaglianza razziale e la diversità multiculturale. La sua We are the World composta con Lionel Richie e il video che l’accompagna ha riunito 39 dei volti più riconoscibili della terra per raccogliere milioni di dollari per salvare vite in Africa. Heal the World è stata cantata dai bambini di tutto il mondo e alla fine del primo tempo del Super Bowl nel 1993, tutto lo stadio è diventato un collage dei figli della terra di tutte le razze e le origini etniche. http://www.youtube.com/watch?v=yK77q5Clmnw

Michael è stato l’impulso dietro Live Aid, Band Aid* ed è responsabile per aver dato inizio al trend che spinge musicisti e celebrità a impegnarsi in raccolte di fondi e nella filantropia.

Il suo inno ambientale e la musica epica del video della canzone Earth Song, erano una caratteristica di rilievo del suo concerto di ritorno This Is It. Earth Song con il suo messaggio ci chiede di diventare non solo i custodi, ma anche “gli stewards” del pianeta altrimenti rischiamo di distruggerlo o di perderlo. I suoi messaggi spirituali in forma di auto-riflessione assunsero audacemente l’azione contro: il razzismo, la disuguaglianza, la guerra, la povertà, le bande, le droghe illegali, l’apatia, l’abuso di potere, il male, e l’impegno nel non mettere a rischio la gioventù, l’istruzione, i legami familiari e tutta una serie di questioni sociali contemporanee. I video live di Earth Song si possono trovare su You Tube e sono incredibilmente crudi nel trasmettere la loro emozione e forti nel loro messaggio.

http://www.youtube.com/watch?v=pxLslTZKMFA

Don’t Stop Till You Get Enough contiene dentro se un messaggio simile alla ‘Force’ presentata su Star Wars da George Lucas. Era un fan di entrambi Lucas e Spielberg e ha capito il concetto di “The Force”, un’energia intuitiva consapevole che pervade la creazione. Spesso ha detto che è stata questa energia intuitiva, questa Force, o Dio, che ha scritto i suoi testi, che si è esibita e ha lavorato attraverso lui. Egli ha negato la propria genialità dicendo che la sua creatività e il potere che sprigiona non è venuto da lui, ma attraverso di lui. Ha scritto molto a proposito di questo su Dancing the Dream. Nell’ultimo album che Michael ha prodotto, Invincible è inclusa Cry, una canzone su di noi – in quanto umanità- e lui essendo uno spirito eletto necessita di un qualche tipo di segno che siamo: “on it”… con lui nella missione di cambiare il mondo e creare una versione migliore dell’essere umano.

I concerti internazionali di Michael portavano un carro militare sul palco e un soldato che depone la sua arma per un bambino che estende un’offerta di pace. Ha organizzato concerti in luoghi difficili del mondo come la zona smilitarizzata tra Nord e Sud Corea chiedendo ai suoi promotori di mandarlo dove era necessario. Ha collaborato con Pavarotti per l’organizzazione benefica Warchild per aiutare i bambini in Kosovo e in Guatemala. Ha organizzato una serie di concerti di beneficenza in Germania e Corea. Ha reclutato Slash, gli Scorpions, Boyz II Men, Luther Vandross, Mariah Carey, AR Rahman, Prabhu Deva Sundaram, Shobana Chandrakumar, Andrea Bocelli e Luciano Pavarotti per il Michael Jackson and Friends concerts. I proventi sono stati donati al Nelson Mandela Children’s Fund, alla Croce Rossa e all’UNESCO.

Dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre a New York City, Michael Jackson ha contribuito a organizzare l’ United We Stand: What More Can I Give concerto di beneficenza al RFK Stadium di Washington DC, che è stato trasmesso il 21 ottobre 2001 e ha incluso decine di grandi artisti. La sua canzone What More Can I Give è stata scritta per beneficenza e i proventi sono stati donati alle famiglie coinvolte nella tragedia. Ha fondato la Michael Jackson Burn Center a Culver City Memorial Hospital in California. All’inaugurazione ha partecipato il presidente Clinton e Michael ha chiesto più fondi per la ricerca sull’AIDS dopo che Ryan White, un altro bambino di cui era amico, è morto di questa malattia.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=IcNamirwTaY

Scritta e dedicata alla memoria di Ryan White, un emofilico a cui è stato diagnosticato il virus dell’AIDS all’età di undici anni e che è morto subito dopo averne compiuto diciotto nel mese di aprile del 1990.
Michael si è esibito il 19 gennaio 1993, alla “An American Reunion – The 52nd Presidential Inaugural Gala”, per il presidente eletto Bill Clinton. Michael, oltre a dedicare la canzone al suo compianto amico Ryan, ha colto l’occasione per parlare a favore del finanziamento della ricerca relativa all’AIDS:

Grazie Signor Presidente per avermi invitato al galà inaugurale. Vorrei prendere un attimo da questa cerimonia pubblica per parlare di qualcosa di molto personale. Si tratta di un mio caro amico che non è più con noi. Il suo nome è Ryan White. Era un emofilico a cui è stato diagnosticato il virus dell’AIDS quando aveva undici anni. Morì poco dopo averne compiuto diciotto, proprio nel periodo in cui i giovani stanno iniziando ad esplorare le possibilità meravigliose della vita. Il mio amico Ryan è stato molto brillante, molto coraggioso e un giovane uomo che non ha mai voluto essere un simbolo o un portavoce di una malattia mortale. Nel corso degli anni, ho condiviso tanti momenti spensierati, felici e dolorosi con Ryan e io ero con lui al termine del suo viaggio breve ma intenso. Ryan se ne andato e così come chi ha perso una persona cara a causa dell’AIDS, mi manca profondamente e costantemente. Se n’è andato, ma io voglio che la sua vita abbia un significato al di là della sua scomparsa. È la mia speranza, Presidente Clinton, che voi e la vostra amministrazione impegniate le risorse necessarie per eliminare questa terribile malattia che ha portato via il mio amico e ha spezzato tante vite promettenti prima del loro tempo. Questa canzone è per te Ryan.http://www.youtube.com/watch?v=J1uhuQwnAEs

http://en.wikipedia.org/wiki/Gone_Too_Soon

Michael Jackson è elencato nel Guinness dei primati come l’intrattenitore che ha sostenuto più enti di beneficenza in assoluto, ben 39. Ha incontrato capi di stato e sfilato con gli eserciti di tutto il mondo. La fascia al braccio che portava ogni giorno sulla sua manica è stata un omaggio ai bambini e ha promesso di portarla fino a quando non ci sarebbero state più guerre sul pianeta e non più bambini affamati. I suoi cerottini sulle dita servivano a ricordare che vi erano ancora bambini feriti e sofferenti nel mondo.

Michael, durante i suoi tour, ha visitato orfanotrofi e ospedali nei Paesi dove suonava per un concerto pubblico. Spesso ne ha incontrato i leader e se ha trovato condizioni deplorevoli durante le sue visite, lui minacciava di cancellare un concerto a meno che le condizioni non miglioravano nel giro di 24 ore. http://www.youtube.com/watch?v=GTWsEDA0nJI

Nessuno ha mai ignorato le sue richieste perché probabilmente avrebbero causato rivolte dei cittadini. Ci sono anche centinaia di testimonianze di persone che sono state contattate personalmente da Michael Jackson. Dopo che un cecchino ha aperto il fuoco alla Cleveland Elementary School a Stockton, in California, Michael ha chiamato lo sceriffo locale per richiedere una scorta dall’aeroporto alla scuola per visitare i bambini; http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9613717

Dave Dave era un bambino che è stato gravemente ustionato quando suo padre lo cosparse di cherosene e accese il fuoco, Michael, dopo aver sentito la storia, ha insistito per incontrarlo e fare amicizia con lui; Bela Farcas aveva bisogno di un trapianto di fegato quando Michael lo ha incontrato al Bethesda Hospital di Budapest, Michael ha pagato per il suo fegato nuovo. http://www.youtube.com/watch?v=NZ8il9KAf1g

Michael ha finanziato sepolture per i bambini le cui famiglie non potevano permettersele e in un caso ha inviato la sua giacca di lustrini e un guanto per essere sepolte insieme ad un bambino suo fan; donò indumenti ed oggetti per la raccolta di fondi ed è stato il destinatario di premi umanitari troppi da menzionare durante la sua vita e ancora di più dopo il riconoscimento del suo contributo dopo la sua morte.

http://www.youtube.com/watch?v=iFijoyBsSpk

Per decenni, il suo Neverland Valley Ranch ha accolto mensilmente ospiti in vacanza, che lui fosse stato lì o in viaggio, Neverland era aperta a bambini che erano gravemente malati, provenienti da zone degradate, handicappati, poveri, giovani a rischio, componenti di qualche gang, diseredati e disillusi. Il video realizzato per la sua famosa Beat It è caratterizzato da veri e propri membri delle gang reclutati da Michael- i Crips e i Bloods che hanno collaborato per le riprese; i due gruppi non avevano mai cooperato su niente tranne che per la violenza. Il suo lavoro comprendeva legioni di bambini ed era molto caro al suo cuore. Due volte durante la sua carriera, la sua celebrità, la sua ricchezza e le sue tasche profonde hanno portato accusatori e accuse nella sua vita -di scorrettezze con i bambini. Le accuse lo hanno profondamente ferito e successivamente è stato dimostrato che erano false e solo dei tentativi di estorcergli del denaro. Anche se dichiarato innocente, il calvario del suo processo nel 2005 aveva danneggiato la sua reputazione e lui così profondamente da indurlo a non ospitare più i bambini nel suo fantastico ranch, né a continuare a viverci. Ha lasciato la sua casa sentendo che era stata macchiata irrimediabilmente da accusatori senza scrupoli e dal personale subdolo delle forze dell’ordine. Non avrebbe mai più dormito nella sua camera da letto, in realtà dormire era diventato qualcosa che riusciva a fare molto di rado, i suoi problemi di sonno si sono intensificati e, infine, lo hanno portato alla sua morte prematura e misteriosa.

La maggior parte del lavoro di Michael ci chiede di essere emissari del cambiamento e dell’evoluzione della coscienza umana. L’Uomo ha lasciato sulla sua scia un patrimonio umanitario ineguagliabile, come un “ostetrico planetario” ha utilizzato il potere alchemico del Bodhisattva per migliorare l’umanità e il pianeta. Ha usato la voce, la magia, la maestà, l’arte, la danza, il mistero, la sensualità, il genio musicale, l’incanto e il talento colossale per ottenere l’attenzione, attirando le persone ha schierato le forze e messo a disposizione il suo messaggio affinché fosse disseminato in ogni dove: “guarire il mondo, per farne un posto migliore; fai quel cambiamento e cambierai il mondo “.

Se si scava sotto il sensazionalismo montato ad arte, e la rappresentazione medialoid** di Jackson, si trova un visionario e un vero umanitario. Se si guarda oltre l’etichetta di “folli” attribuita ai suoi fan, ciò che si trova sono persone intelligenti e riflessive che sono la più grande eredità che ha lasciato in questo mondo. Come il più famoso umanitario del mondo e “il cheerleader” con la più grande visibilità globale, egli lascia dietro di sé una famiglia in tutto il mondo di 250 milioni di ammiratori che stanno prendendo sul serio i suoi insegnamenti. Michael ha sempre detto ai suoi fan che sono la sua eredità. Molti media li hanno congedati velocemente classificandoli al solo livello di “fan”. Ma loro hanno capito il messaggio e cosa vuol dire essere il cambiamento che vuoi vedere in tutto il mondo e renderlo un posto migliore. Loro sono un esercito di operatori umanitari che stanno per essere quel cambiamento. Mobilitano le loro risorse per cause umanitarie come per i terremoti ad Haiti e in Cile e per molto altro ancora. Hanno colto il messaggio di Michael e lo stanno tessendo nella loro vita.

Forse è tempo per Michael Jackson di essere riconosciuto per chi era veramente e non per come i mezzi di una comunicazione frenetica e la rappresentazione dei tabloid hanno assecondato un ubriaco e sophomoric [Sophomoric: termine riferito a chi si considera sicuro di sé e supponente, ma grezzo e immaturo. ndt] pubblico fissato con il culto della celebrità. La sua genialità è lì per chi vuole dare un’occhiata più da vicino, è lì per chi vuole la verità e non la caricatura dei tabloid. Se fosse stato riconosciuto per le cose che ha realizzato veramente, avremmo visto un genio incompreso e visionario, un maestro spirituale tra di noi che si nascondeva in bella vista fingendosi un Moonwalking Maker of Magic. Se senti la spinta a dare uno sguardo da vicino puoi rimanere a bocca aperta e la tua sorpresa sarà sconcertante. E si potrebbe anche arrivare a capire la ‘Force’ che è stato Michael Jackson, ed è così che la vera leggenda continua.

(c) B. Kaufmann One Wordsmith

http://www.youtube.com/watch?v=5-9GzAw8HzU&feature=player_embedded

*Band Aid è il nome del gruppo che ha registrato il singolo “Do They Know It’s Christmas? / Feed The World”.

www.youtube.com/watch?v=w5cX_ncZLls

www.herald.co.uk/local_info/live_aid.html

**Medialoid: un fenomeno che si pensa sia nato negli anni ’80 e che intende promuovere gli indici di ascolto. Questo è quello che ci ha portato a non avere più una netta distinzione tra il giornalismo etico e il sensazionalismo dei tabloid:

http://www.urbandictionary.com/define.php?term=Medialoid

Es: L’attacco Medialoid di Michael Jackson lo ha reso colpevole e lo ha condannato alla corte dell’ opinione pubblica dalla quale non è mai stato pienamente vendicato a dispetto dell’assoluzione giuridica.

Fonte: http://voiceseducation.org/content/michael-jackson-spiritual-messenger-hiding-plain-sight

Traduzione: truth4mj.it 

Incomplete list about Michael Jackson’s charities/ Elenco incompleto delle opere di beneficenza di Michael Jackson: