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Anti-ISIS coalition gives jihadists 48 hours to leave
“This week in Syria, more than 20 children were reportedly killed in air strikes in Manbij and a 12-year-old boy was brutally murdered on-camera in Aleppo,” said Hanaa Singer, UNICEF representative in Syria.
“Such horrific incidents confront parties to this conflict with their shared responsibility to respect international humanitarian laws that protect children in war,” she said.
“In the past six weeks, and as violence has intensified, over 2,300 people were reportedly killed in the area, among them dozens of children. We deplore all forms of violence and urge all parties to the conflict in Syria to make every effort to avoid the loss of civilian lives. No matter where they are in Syria or under whose control they live – absolutely nothing justifies attacks on children. All forms of violence against children must immediately come to an end.” The US-led anti-ISIS coalition on Thursday allegedly issued an ultimatum to jihadists in Manbij (their stronghold in northern Syria between Raqqa and Aleppo), who under siege by Arab-Kurdish troops supported by the coalition.
Activists originally from Manbij but now in Azaz, an area outside of ISIS control, told ANSA that flyers were dropped in Manbij, calling on ISIS to leave the city “within 48 hours”.
Their reports were impossible to independently verify on the ground.
21 luglio 17:13
– ROMA – L’UNICEF ha detto Giovedì che 35.000 bambini sono rimasti intrappolati all’interno e intorno alla città siriana di Manbij, a circa 80 km da Aleppo, dove la coalizione internazionale anti-ISIS sta conducendo dei bombardamenti.
“Questa settimana in Siria, oltre 20 bambini sono stati uccisi ,come riferito, in attacchi aerei a Manbij e un ragazzo di 12 anni è stato brutalmente assassinato davanti ad una fotocamera ad Aleppo”, ha detto Hanaa Singer, rappresentante dell’UNICEF in Siria.
“Tali incidenti orribili mettono a confronto le parti di questo conflitto con la responsabilità condivisa di rispettare le leggi umanitarie internazionali che proteggono i bambini in guerra,” ha detto.
“Nelle ultime sei settimane, e da quando la violenza si è intensificata, oltre 2.300 persone sono state uccise nella zona, tra cui decine di bambini. Noi deploriamo ogni forma di violenza e sollecitano tutte le parti in conflitto in Siria a fare ogni sforzo per evitare la perdita di vite civili. Non importa dove sono in Siria o sotto quale controllo vivono -. assolutamente nulla giustifica gli attacchi sui bambini .Tutte le forme di violenza contro i bambini devono immediatamente finire “.. La coalizione anti-ISIS guidata dagli Stati Uniti, Giovedì avrebbe lanciato un ultimatum per i jihadisti di Manbij (loro roccaforte nel nord della Siria tra Raqqa e Aleppo), che è sotto assedio da parte delle truppe arabo-curde sostenuti dalla coalizione.
Gli attivisti, il cui paese d’origine è Manbij ma ora si trovano ad Azaz, una zona al di fuori del controllo di ISIS, hanno detto all’ANSA che dei volantini sono stati caduti a Manbij, invitando l’ISIS di lasciare la città “entro 48 ore”.
I loro rapporti erano impossibili da verificare in modo indipendente sul terreno.
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Fonte: Ansamed
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